Il solitario

Un film che non può lasciare indifferenti per tutto ciò che non funziona.la povertà dei mezzi non giustifica ne assolve un'operazione come questa.Non basta dimostrare di aver visto (e probabilmente amato)Di Leo,Melville e tutti i piccoli e grandi epigoni di un genere che tranne per pochissimi casi,in italia è morto da almeno tre decenni.Capellini,veste i panni di un moderno Prof.Frankenstein. Assembla e cuce assieme i topos del noir,per dar vita ad una creatura informe,senza lampi di vita.Ciò che annichilisce,nella visione del film,non è tanto l'atmosfera che a tratti,assume una sua forma,quanto la messa in scena,la recitazione,i dialoghi. Tutto sa di artificioso,tanto da apparire ridicolo.Se proprio si vuole trovare un riferimento cinematografico nel quale,in qualche modo,ritrovare altrettanta povertà,si può pensare al Mario Bianchi di PROVINCIA VIOLENTA(1978)o di LA BANDA VALLANZASCA(1978). [+]

Un film che non può lasciare indifferenti per tutto ciò che non funziona.la povertà dei mezzi non giustifica ne assolve un'operazione come questa.Non basta dimostrare di aver visto (e probabilmente amato)Di Leo,Melville e tutti i piccoli e grandi epigoni di un genere che tranne per pochissimi casi,in italia è morto da almeno tre decenni.Capellini,veste i panni di un moderno Prof.Frankenstein. Assembla e cuce assieme i topos del noir,per dar vita ad una creatura informe,senza lampi di vita.Ciò che annichilisce,nella visione del film,non è tanto l'atmosfera che a tratti,assume una sua forma,quanto la messa in scena,la recitazione,i dialoghi. Tutto sa di artificioso,tanto da apparire ridicolo.Se proprio si vuole trovare un riferimento cinematografico nel quale,in qualche modo,ritrovare altrettanta povertà,si può pensare al Mario Bianchi di PROVINCIA VIOLENTA(1978)o di LA BANDA VALLANZASCA(1978).Pochi soldi,attori al minimo sindacale,dialoghi asfittici e tristi location improvvisate. Gli errori si perdonano,la presunzione di fare del cinema "col nulla",no! [-]

Recitazione pessima, regia quasi inesistente. Gli attori hanno difficoltà a incarnare i ruoli. Si direbbe una prova di recitazione con giovani alle prime armi, invece è un film. La storia in sè ha un suo perchè, ma tutto il resto non regge.

Si passa da attimi di concitazione a una noia mortale. La recitazione a tratti sembra una parodia e la musica è veramente tremenda. Per il resto basta accontentarsi.

Sostanzialmente è la recitazione a rovinare questo lavoro: gli attori non professionisti non reggono la trama e non riescono ad immedesimarsi realmente nei panni dei crudi personaggi che interpretano. Nemmeno il professionista Francesco Sicialiano riesce ad essere convincente. Peccato, poichè Campanini e Luca Magri, autori del film ci hanno messo tutto l'impegno ed oltretutto, hanno dovuto occuparsi anche della produzione e dell'organizzazione. La sceneggiatura spesso ha dialoghi forzati, che messi in bocca agli attori improvvistai, risultano poco credibili. Non sono poi le banconote visibilmente false (fotocopie in bianco e nero) e gli schizzi di sangue finti a far cadere il film nel ridicolo, quanto un voler scimmiottare storie ed atmosfere da gang movie, che non possono competere ad una produzione senza mezzi. [+]

Sostanzialmente è la recitazione a rovinare questo lavoro: gli attori non professionisti non reggono la trama e non riescono ad immedesimarsi realmente nei panni dei crudi personaggi che interpretano. Nemmeno il professionista Francesco Sicialiano riesce ad essere convincente. Peccato, poichè Campanini e Luca Magri, autori del film ci hanno messo tutto l'impegno ed oltretutto, hanno dovuto occuparsi anche della produzione e dell'organizzazione. La sceneggiatura spesso ha dialoghi forzati, che messi in bocca agli attori improvvistai, risultano poco credibili. Non sono poi le banconote visibilmente false (fotocopie in bianco e nero) e gli schizzi di sangue finti a far cadere il film nel ridicolo, quanto un voler scimmiottare storie ed atmosfere da gang movie, che non possono competere ad una produzione senza mezzi.
La regia è sufficiente, ma non basta per salvare un prodotto decisamente mediocre. [-]

Una sorta di sequel del precedente e assai meno riuscito"Nel cuore della notte",di cui riprende il protagonista.Le ambizioni alte non mancano e le così pure le citazioni(oltre al poliziottesco nostrano e i film di Melville[ il nome del personaggio principale è una fusione tra Ugo Piazza,prrotagonista di "MIlano calibro 9" e Fernando Di leo,il regista;un'altro si chiama Attardi come in un altro film di DiLeo,"Il boss"],"Zombi" di Romero,che il protagonista guarda durante l'attesa).L'atmosfera di oppressione e paranoia è ben creata,ma il budget ristretto si fa sentire,gli interpreti non sono sempre all'altezza e la sensazione di dejavù impera. [+]

Una sorta di sequel del precedente e assai meno riuscito"Nel cuore della notte",di cui riprende il protagonista.Le ambizioni alte non mancano e le così pure le citazioni(oltre al poliziottesco nostrano e i film di Melville[ il nome del personaggio principale è una fusione tra Ugo Piazza,prrotagonista di "MIlano calibro 9" e Fernando Di leo,il regista;un'altro si chiama Attardi come in un altro film di DiLeo,"Il boss"],"Zombi" di Romero,che il protagonista guarda durante l'attesa).L'atmosfera di oppressione e paranoia è ben creata,ma il budget ristretto si fa sentire,gli interpreti non sono sempre all'altezza e la sensazione di dejavù impera.I dialoghi poi,sono spesso artificiosi.C'è di meglio in giro,ma anche molto peggio.Per una serata con amici andrà più che bene. [-]

Se fosse così io sarei almeno da Oscar!! Pessimo prodotto, con una regia indegna e interpreti da censurare assolutamente. La scena iniziale, quella della rapina finita nel sangue è l'emblema del film...dilettantistico!! Per spiegarmi meglio questo è cinema alla Calvagna. Qui sul sito, basta vedere sopra, manco le foto dei protagonisti ci sono, sostituiti dalla stellina. Immaginiamoci un pò...

d'accordissimo, se non che il film debba essere visto in una certa ottica e quasi giustificato per il low badget e per l'apparente buona volontà. il risultato se non si compatisce più del dovuto è imbarazzante.

Il genere Noir/Crime non è mai stato esplorato come si deve in questi ultimi anni di cinema italiano fatta eccezione per "Romanzo Criminale". Questo giovane regista ha costruito un' ottimo impianto narrativo: Tutto ruota attorno al denaro (sporco) di cui un antieroe compiendo azioni efferate si impossessa durante un colpo ai danni di un' organizzazione criminale, ma alla fine grazie al suo codice d' onore questo personaggio si riscatta rinunciando al denaro e andando incontro all' autodistruzione per potere aiutare un' amico. Grandi temi (amicizia virile,codice e desiderio di riscatto) affiorano in questo "piccolo" ma come intenzioni "grande" film.

Ho visto il film domenica sera, ci sono capitato per caso e sono rimasto sorpreso sia in negativo che in positivo. In negativo perche è una produzione in stile " quasi amatoriale" girato in digitale,con mancanza di mezzi e scenografia scarsa e tutto ciò non giova alla messa in scena e danneggia il film nel suo insieme. In positivo perche è un film che si lascia guardare dall' inizio alla fine con una bella storia, una regia solida e degli interpreti (sopratutto il protagonista), con delle facce giuste per questo genere. Mi ha colpito molto lo svilupparsi della vicenda, a tratti il film è d' azione e adrenalinico mentre in alcuni momenti è introspettivo e onirico. I fan del poliziesco all' italiana si divertiranno molto a vederlo.

...........Veramente appassionante meno male che c' è ancora chi crede nel cinema come questo regista