samanta
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lunedì 5 aprile 2021
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l''eroe madigan
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Don Siegel è stato un importante regista di Hollywood, con all'attivo numerosi film di successo (L'invasione degli ultracorpi, Fuga da Alcatraz), girando spesso polizieschi o di azione anche con Clint Eastwood che lo riconobbe pubblicamente come suo maestro (L'uomo dalla cravatta di cuoio, L'Ispettore Callaghan), non trascurando il western (Ultima notte a Cottonwood, Il pistolero ultimo film di John Wayne), si caratterizza per uno stile lineare, di classe ma con pochi fronzoli, con una sola inquadratura irapppresenta una situazione o un personaggio, quando cercò l'introspezione psicologica con La notte brava del soldato Jonathan, il film non gli riuscì.
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Don Siegel è stato un importante regista di Hollywood, con all'attivo numerosi film di successo (L'invasione degli ultracorpi, Fuga da Alcatraz), girando spesso polizieschi o di azione anche con Clint Eastwood che lo riconobbe pubblicamente come suo maestro (L'uomo dalla cravatta di cuoio, L'Ispettore Callaghan), non trascurando il western (Ultima notte a Cottonwood, Il pistolero ultimo film di John Wayne), si caratterizza per uno stile lineare, di classe ma con pochi fronzoli, con una sola inquadratura irapppresenta una situazione o un personaggio, quando cercò l'introspezione psicologica con La notte brava del soldato Jonathan, il film non gli riuscì.
Il film che recensiamo del 1968, ebbe un notevole successo tanto che il personaggio di Madigan venne ripescato per una serie TV interpretato dallo stesso attore. Madigan (Richard Widmark) è un detective di un distretto di polizia di New York e fa copia con con il collega ed amico Rocco Bonaro (Harry Guardino noto caratterista della TV e del cinema anche con l'Ispettore Callaghan: Il caso Scorpio è tuo, Cielo di Piombo), Madigan è un bravo poliziotto, disinvolto (non paga al ristorante o al bar) ma non è corrotto, con il collega va a fare un arresto di routine per un interrogatorio, ma non sono stati avvvisati che il soggetto Barney (Steve Ihnat) in realtà è un criminale ricercato per omicidio. Barney usando come distrazione la sua amichetta nuda, s'impadronisce di una pistola e disarma i 2 polizioti impadronendosi delle loro pistole e riesce a fuggire. I 2 agenti non solo vengono rampognati ma l'inflessibile capo della polizia Russel (Henry Fonda) concede solo 72 ore di tempo per catturare il criminale pena il loro licenziamento. Russel ha a sua volta dei problemi: ha una relazione con una donna sposata Tricia (Susan Clark) e soprattutto ha la registrazione telefonica in cui il suo vice l'Ispettore Capo Kane (James Whitmore, noto caratterista:Prima dell'uragano, Il pianeta delle scimmie) promette al proprietario di locali equivoci (gioco, prostituzione, droga) propmette che non farà fare irruzioni dalla polizia, Russel è in angoscia perchè Kane è il suo unico amico fin dall'infanzia ed è stato allevato dal padre dell'Ispettore Capo. Anche Madigan ha non solo l'incombenza di catturare Barney che nel frattempo ha ucciso un poliziotto ma un problema personale riguardante il rapporto con la moglie Julia (Inger Stevens), i 2 si amano ma lei vorrebbe uscire qualche volta con lui e non essere una casalinga annoiata. Il film si risolve grazie a Madigan che uccide il criminale ma viene ferito mortalmente, la moglie che la sera prima era stato sul punto di tradirlo accorre disperata in Ospedale dove Madigan muore, quanto a Russel risolve in modo equo la vicenda con Kane respingendo le sue dimissioni, l'Ispettore Capo a sua volta ordina alla polizia l'irruzione nei locali in questione.
Don Siegel in questo film da una lezione di cinema, nella pellicola non ci sono scene superflue, non ci sono particolari effetti speciali, ci sono risparmiati i soliti inseguimenti folli in auto, anche le scene di violenza sono misurate, ma nello stesso tempo lo spettatore è coinvolto dall'azione non ci sono momenti di rilassamento nello scorrere della storia. I dialoghi, concisi, permettono però di inquadrare il personaggio e di approfondirne la psicologia, tennedo conto che si alternano momenti di azione a quelli sentimentali. I personaggi sono ben definiti, non esiste l'eroe assolutoma un poliziotto che cerca di fare al meglio il suo lavoro, anche il criminale è ben dipinto nella sua follia, quando sta per morire chiede con un sorriso "Ma l'ho ucciso?" riferendosi a Madigan, Inger Stevens rappresenta bene la donna che ama il marito e nello stesso tempo casalinga frustrata alla festa della polizia lasciata sola da marito si ubriaca e sta per cedere alle lusinghe di un collega di Madigan. Quanto a Henry Fonda e Richard Widmark sono due autentiche star, brava Inger Stevens attrice di ottimo livello e bravi anche i comprimari specie James Whitmore.
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elgatoloco
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martedì 17 marzo 2020
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grande film di siegel
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Questo"Madigan"(Donald Siegel, 1968-inutilmente"gridato"il titolo italiano"Squadra omicidi!Sparate a vista!"-)è un grande film di un grande autore, dove la vicenda di un distretto della polizi di New York, che coinvolge in particolare due agenti, particolarmente"dinamici"(in realtà non particolarmente violenti, attenzione), si allarga a quella dell'intera città, mostrando/descrivendo una situazione in qualche modo esplosiva, dove la violenza criminale raggiunge dimensioni terribili, senza che vi sia un sufficiente coordinamento nella necessaria repressione. Perfetta ogni inquadratura, perfetto il ritmo e la successione che coordina le stesse, senza che ci sia mai nulla di"inutile"o"pletorico": persino la colomba che passa per strada dopo sequenze di inseguimento-fuga nella prima parte del film non è in alcun modo"accidentale"o "pleonastico", ma senza ad accentuare l'alternanza, che caratterizza il film, di climax e anticlimax(con la colombra siamo in questa seconda condizione)di tensione.
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Questo"Madigan"(Donald Siegel, 1968-inutilmente"gridato"il titolo italiano"Squadra omicidi!Sparate a vista!"-)è un grande film di un grande autore, dove la vicenda di un distretto della polizi di New York, che coinvolge in particolare due agenti, particolarmente"dinamici"(in realtà non particolarmente violenti, attenzione), si allarga a quella dell'intera città, mostrando/descrivendo una situazione in qualche modo esplosiva, dove la violenza criminale raggiunge dimensioni terribili, senza che vi sia un sufficiente coordinamento nella necessaria repressione. Perfetta ogni inquadratura, perfetto il ritmo e la successione che coordina le stesse, senza che ci sia mai nulla di"inutile"o"pletorico": persino la colomba che passa per strada dopo sequenze di inseguimento-fuga nella prima parte del film non è in alcun modo"accidentale"o "pleonastico", ma senza ad accentuare l'alternanza, che caratterizza il film, di climax e anticlimax(con la colombra siamo in questa seconda condizione)di tensione. Non manca la nota su quanto nella polizia"non va", senza però che ci si crogioli nello "sterco"anti-polizia diffuso spesso anche un po'"per moda"in film più recenti. Il film è del 1968, come si è detto, ma ciò, in realtà, non ha alcun rilievo per il film, che parla d'altro e comunque ne ha poco per gli States, dove la contestazione studentesca scoppia prima(Berkeley)e successivamente si esprime, pur se con modalità diverse(e anche molto diverse, anzi) da quelle europee in anni anche decisamente successivi. Film di straordinaria efficacia e pregnanza, dove il significante basta a se stesso, esprimendo compiutamente anche significato e referente, "Madigan"è anche film di grandi interpreti, da Richard Widmark e Harry Guardino(i due agenti-clou)a Henry Fonda, capo-distretto, a Jaems Whitmore, capitano della polizia con qualche"problema", a Raymond St.Jacques, in un ruolo forse secondario ma oltremodo"pregnante", a Susan Clark, allora giovane quasi-esordiente, a molti altri. E le musiche di Don Costa, mai troppo"aggettanti"nè "avvolgenti", hanno una funzione comunque di estrema importanza per commentare-supportare il film stesso. Da segnalare che allievo di Siegel è poi, poco dopo questo film, Clint Eastwood, che ne prenderà in qualche modo il "testimone"divenendo presto, poco più di due anni dopo, un regista-autore di particoalre importanza nel cinema di quegli anni, fino ad oggi, dopo essere stato un interprete capacissimo, cosa che comunque sarà poi anche sempre successivamente, insieme al ruolo di regista-.autore. El Gato
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nico g.
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sabato 3 maggio 2014
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quando anche i pacifisti dicono: "così si fa!"
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Fa parte di quel filone "sparate a vista!" (proprio come nel titolo italiano), di cui Don Siegel è stato un famoso rappresentante. In Italia il filone corrispondente fu quello poliziottesco, con le dovute italianizzazioni delle vicende e del "clima" intorno a esse.
E' comunque un film trascinante, sia pure con i suoi limiti, tanto che nel finale, quando il fuorilegge viene letteralmente riempito di piombo dalla polizia ... è molto difficile rimanere lucidi pacifisti garantisti.
Una domanda ironica: Harry Guardino ha mai recitato senza un'arma da fuoco?
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harvey
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sabato 29 marzo 2008
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straordinariamente poco riuscito
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Pur essendo un grande fan di Siegel,son rimasto a dir poco sconcertato dopo la visione di questo film. Non ho letto il romanzo da cui è stato tratto,ma son sicuro che gli sceneggiatori devono aver rispettato fin troppo il canovaccio letterario. Infatti l'azione è continuamente spezzettata dal racconto della vita privata dei protagonisti,con storie che non sono assolutamente funzionali alla vicenda. Cosa ci importa,ad esempio, del rapporto che ha Peter Fonda con la sua amante? Tutto ciò toglie respiro alla narrazione,e la cosa fa rabbia,soprattutto perchè l'idea di base (ritrovare un fuggitivo entro 72 ore pena l'esclusione dalla polizia)era grandiosa. Mi chiedo cosa sarebbe stato questo film nelle mani di un certo Fernando Di Leo.
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Pur essendo un grande fan di Siegel,son rimasto a dir poco sconcertato dopo la visione di questo film. Non ho letto il romanzo da cui è stato tratto,ma son sicuro che gli sceneggiatori devono aver rispettato fin troppo il canovaccio letterario. Infatti l'azione è continuamente spezzettata dal racconto della vita privata dei protagonisti,con storie che non sono assolutamente funzionali alla vicenda. Cosa ci importa,ad esempio, del rapporto che ha Peter Fonda con la sua amante? Tutto ciò toglie respiro alla narrazione,e la cosa fa rabbia,soprattutto perchè l'idea di base (ritrovare un fuggitivo entro 72 ore pena l'esclusione dalla polizia)era grandiosa. Mi chiedo cosa sarebbe stato questo film nelle mani di un certo Fernando Di Leo. Probabilmente un capolavoro. Cmq Don Siegel,da persona intelligente,nel corso del tempo correggerà il tiro e realizzerà opere più personali e riusite,tese fino allo spasimo e senza fronzoli,come il bellissimo "Chi ucciderà Charley Varrick?".
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lino
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sabato 14 febbraio 2004
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widmark dalla parte della legge
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Richard Widmark invecchiato al punto giusto per questa bellissima interpretazione
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