candido89
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martedì 5 maggio 2020
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una perla dal risorgimento
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Altra perla di Luigi Magni. In pieno Risorgimento, il film narra della storia degli ultimi due condannati a morte sotto il regno temporale della Chiesa. Pagine di storia eccezionalmente narrate e con un Manfredi
quanto mai sincero e vero nel suo ruolo di prete ormai consapevole che un'era è ormai al tramonto. La frase sui ribelli merita di da sola la visione. Consigliatissimo.
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parsifal
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martedì 17 aprile 2018
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il potere temporale
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Secondo capitolo della trilogia, dedicata da Luigi Magni al potere temporale della Chiesa di Roma. In quest'occasionela trama è liberamente tratta dal romanzo " I misteri del processo Monti e Tognetti" di G. Sanvittore, avente in oggetto una sentenza ai danni dei suddetti , ritenuti responsabili di un'attentato alla caserma della guardia pontificia ed usati come capro espiatorio e monito per le generazioni future dalla spietatezza del tribunale ecclesiastico, in virtù del principio " Salus Pubblica , suprema Lex" enunciato durante l'arringa del pubblico ministero, ovviamente ai danni degli accusati. Uno degli imputati , Cesare Costa ( Danilo Mattei) , risulta essere il figlio segreto della contessa Flaminia ( C.
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Secondo capitolo della trilogia, dedicata da Luigi Magni al potere temporale della Chiesa di Roma. In quest'occasionela trama è liberamente tratta dal romanzo " I misteri del processo Monti e Tognetti" di G. Sanvittore, avente in oggetto una sentenza ai danni dei suddetti , ritenuti responsabili di un'attentato alla caserma della guardia pontificia ed usati come capro espiatorio e monito per le generazioni future dalla spietatezza del tribunale ecclesiastico, in virtù del principio " Salus Pubblica , suprema Lex" enunciato durante l'arringa del pubblico ministero, ovviamente ai danni degli accusati. Uno degli imputati , Cesare Costa ( Danilo Mattei) , risulta essere il figlio segreto della contessa Flaminia ( C.Scarpitta), mentre tutti credono che sia il suo giovane amante. Sarà proprio lei a svelare tale segreto al Monsignor Colombo da Priverno ( lieve incongruenza storici, poichè il paese in questione si chiamava Piperno sino all'avvento del regime fascista, che cambiò il nome in Priverno), un grande ed ineguagliabile Nino Manfredi, poichè egli risulta essere il padre. I due ebbero una fugace relazione in gioventù dalla quale nacque il ribelle Cesare. Superato l'impatto della notizia, Monsignor Colombo si reca personalmente alle carceri e fa pesare il proprio ruolo di giudice ecclesiastico. IL primo confronto tra i due avviene in cella e risulta difficile per entrambi. Cesare restio ad ogni mediazione, viene tramortito dai carcerieri e portato via, mentre i suoi compagni di congiura restano in cella. Ora inizia una fase difficile e contemporaneamente esilarante del confronto tra padre e figlio ( sebbene ignaro di ciò). In casa di Monsignor Colombo, dove Cesare viene nascosto, si avvicendano scene molto divertenti che vedono di volta in volta protagonosti differenti; Battibecchi continui con il perpetuo Serafino ( C. Bagno ottimo sodale artistico di Manfredi E MAgni), tentativi aspri e grotteschi di confronto con Cesare, pieno di sè e del proprio impeto rivoluzionario, le ansie da chioccia della Contessa Flamina che vorrebbe tenere sotto la sua ala il figlio irrequieto ed iconoclasta. Memorabile poi la scena in cui Mons.Colombo , durantre lo svolgimento del Processo, tenta di fare il punto della situazione, spiegando ai suoi confratelli che ormai il loro potere è al tramonto. Ma non verrà ascoltato, la giustizia del potere ecclesiastico non può attuare modfifiche, anzi si muove secondo il motto " Immota Manent". Girato quasi interamente a Montepulciano, con un cast di notevole livello, rappresenta un degno secondo capitolo della trilogia di Magni.
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paolo_89
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martedì 19 febbraio 2013
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in nome del buon senso
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Chiamatelo come volete: pietra miliare, cult, must. In nome del papa re è un film imprescindibile, uno di quei film che i guri americani dei manuali di sceneggiatura farebbero a gara per avere nei loro libri.
Ma non basta: Nino Manfredi è bravissimo e perfettamente convincente nella parte di un monsignore membro della Sacra Consulta, dalla fede genuina e pieno di buon senso. Ecco perchè quando un'influente contessa gli chiede di salvare il suo figlio segreto Cesare, rivoluzionario reo di aver partecipato a un attentato contro degli zuavi francesi filo-papali, cerca prima di convincerlo a tornare dalla madre e poi lo nasconde con la forza in casa sua.
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Chiamatelo come volete: pietra miliare, cult, must. In nome del papa re è un film imprescindibile, uno di quei film che i guri americani dei manuali di sceneggiatura farebbero a gara per avere nei loro libri.
Ma non basta: Nino Manfredi è bravissimo e perfettamente convincente nella parte di un monsignore membro della Sacra Consulta, dalla fede genuina e pieno di buon senso. Ecco perchè quando un'influente contessa gli chiede di salvare il suo figlio segreto Cesare, rivoluzionario reo di aver partecipato a un attentato contro degli zuavi francesi filo-papali, cerca prima di convincerlo a tornare dalla madre e poi lo nasconde con la forza in casa sua. Il conflitto più grande, però, non è contro l'autorità che sta cercando Cesare. È contro il potere giuridico, temporale, che la Chiesa esercita in modo ottuso e intransigente, commettendo gli stessi soprusi che commetterebbe una qualsiasi altra istituzione statale ma giustificandoli dietro la parola di Dio. Ma non basta, ancora: la vicenda, drammatica e avvincente, è racchiusa in una cornice di sagace ironia, critica intelligente e umorismo, magnificamente alternati sia dall'interpretazione di Manfredi e dei suoi comprimari (Salvo Randone soprattutto), sia dai ritmi calibrati della narrazione. Il genere di meccanismo che gratifica sia chi guarda un film per puro piacere personale, sia chi lo fa con più consapevolezza perchè del mestiere. Poco importa che In nome del papa re abbia vinto quattro Nastri d'argento, perchè un'opera di valore la si riconosce a prescindere dai riconoscimenti 'ufficiali'.
Da notare e ricordare: una coppia di scene, set-up e pay-off, in cui Manfredi dà la Comunione alla madre di uno dei condannati, rifiutato e al Generale Gesuita / Salvo Randone poi, questa volta negandogliela lui. Che bellezza!
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santucci
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venerdì 19 giugno 2009
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la perfezione assoluta
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Uno dei film italiani più belli in assoluto !!
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niki_p
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venerdì 15 maggio 2009
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il miglior manfredi
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Uno dei miei film preferiti, con un Manfredi al limite della perfezione ed interpreti ispiratissimi.
Eticamente istruttivo come non mai.
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manfredi 4ever
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lunedì 13 aprile 2009
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meraviglioso
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Uno dei film più belli di Manfredi diretto da Magni che come sempre ci dirotta indietro nel tempo, nella Roma papalina e rivoluzionaria, quest'ultima ancora una volta la più debole perdente
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chicco
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sabato 1 novembre 2008
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nino manfredi eccezionale
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Un film intelligente e Nino Manfredi un grande attore drammatico che con la sua ironia pungente riesce a trasformare ogni affermazione in momenti di riflessione per lo spettatore.
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nikol
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mercoledì 20 agosto 2008
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falso storico?
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ieri hanno dato su la7 il film di Luigi Magni "In nome del papa re" devo dire che non lo avevo mai visto prima, mi è piaciuto moltissimo, (sopratutto la recitazione del grande nino manfredi.
ho cercato tuttavia di documentarmi circa i personaggi (alcuni esistenti altri..non so) anche per dovere di "verità" se così si puo dire. è indubbio le nefandezze politiche di una chiesa spesso (purtroppo quasi semrpe) schierato con il potere e quasi mai dalla parte dei poveri ( come vangelo comanda) però intorno alla figura di Pio IX ci sono molti punti che non mi quadrano, inoltre la figura di Colombo da Priverno, è realmente esistito?
non posso che lodare massimamente il film in questione, ho letto inoltre giudizzi in questo forum per lo più positivi e questo mi fa molto piacere.
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ieri hanno dato su la7 il film di Luigi Magni "In nome del papa re" devo dire che non lo avevo mai visto prima, mi è piaciuto moltissimo, (sopratutto la recitazione del grande nino manfredi.
ho cercato tuttavia di documentarmi circa i personaggi (alcuni esistenti altri..non so) anche per dovere di "verità" se così si puo dire. è indubbio le nefandezze politiche di una chiesa spesso (purtroppo quasi semrpe) schierato con il potere e quasi mai dalla parte dei poveri ( come vangelo comanda) però intorno alla figura di Pio IX ci sono molti punti che non mi quadrano, inoltre la figura di Colombo da Priverno, è realmente esistito?
non posso che lodare massimamente il film in questione, ho letto inoltre giudizzi in questo forum per lo più positivi e questo mi fa molto piacere. ma vorrei comprendere di più di quell'epoca e di come una pellicola possa aiutarci a comprendere la storia che quasi mai può avere una sua limpidezza obiettiva.
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[+] il film e' fedele alla storia.
(di basagni.umberto)
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ztè
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lunedì 18 agosto 2008
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fazioso chi?
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Quando si lancia un'accusa ad un capolavoro come questo film si dovrebbe avere la buona creanza di circostanziare quanto si scrive. Purtroppo nell'Italietta attuale questo tipo di "contributi" sembrano particolarmente in voga, ma i riconoscimenti e l'apprezzamento che il film ha avuto restano la più grande testimonianza di quanto questo film rimanga uno dei capolavori del cinema italiano.
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fra83
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giovedì 7 agosto 2008
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stupendo!!
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film bellissimo!! come si fa a dare solo 2,8?? nella scena finale mi è venuto un brivido lungo la schiena. A volte penso che sia manfredi il miglior attore del vecchio cinema italiano.
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