Ci sono film che cercano di emozionare, e poi ci sono film che pretendono di farlo. Questo rientra nella seconda categoria, con una sfrontatezza tale da meritare quasi rispetto per la sua coerenza nella mediocrit?.
La trama (se cos? possiamo chiamarla) racconta la storia di una ragazza di vent?anni che si innamora di un uomo di quaranta dopo essersi bloccata con lui in ascensore. Fin qui, nulla di esaltante, ma il colpo di genio arriva quando, per qualche motivo che sfugge alla logica, decidono di leggere Shakespeare come se stessero improvvisamente evocando il vero amore, e si convincono immediatamente che il destino abbia appena suonato al campanello dei loro cuori.
Da l?, una spirale di banalit? che farebbe impallidire anche il pi? indulgente spettatore.
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Ci sono film che cercano di emozionare, e poi ci sono film che pretendono di farlo. Questo rientra nella seconda categoria, con una sfrontatezza tale da meritare quasi rispetto per la sua coerenza nella mediocrit?.
La trama (se cos? possiamo chiamarla) racconta la storia di una ragazza di vent?anni che si innamora di un uomo di quaranta dopo essersi bloccata con lui in ascensore. Fin qui, nulla di esaltante, ma il colpo di genio arriva quando, per qualche motivo che sfugge alla logica, decidono di leggere Shakespeare come se stessero improvvisamente evocando il vero amore, e si convincono immediatamente che il destino abbia appena suonato al campanello dei loro cuori.
Da l?, una spirale di banalit? che farebbe impallidire anche il pi? indulgente spettatore. Dialoghi da manuale di psicologia spicciola e una fotografia che tenta disperatamente di dare profondit? a qualcosa che non ne ha. Ciliegina sulla torta: i due si ammalano insieme, ovviamente, perch? il destino non fa mai le cose a met?, e finiscono entrambi in carrozzina. Ma attenzione, non ? una riflessione sulla fragilit?, sulla resilienza o sull?amore oltre i limiti fisici. No, ? solo un espediente per spremere lacrime, come se la sofferenza fosse un accessorio estetico.
Il film non vuole insegnare, non vuole far riflettere, non vuole nemmeno intrattenere. Vuole solo convincerti che la banalit?, se abbastanza insistita, pu? sembrare profondit?. In definitiva, non ? stato un film, ma un test di resistenza.
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