The Watchers - Loro ti guardano

Non basta una ambientazione dark per creare suspance, .in un film che presenta una trama.che definire imbarazzante oltre che scontata è il minimo.
Finale che ricerca il solito effetto sorpresa.

Filmetto fantasy, vedibile ma sottotono, con situazione e svolgimenti a volte poco credibili.
Si salva solo il finale discreto.

Tale padre tale figlia si sarebbe potuto dire, ma purtroppo l’esordio nel lungometraggio di Ishana Shyamalan si caratterizza per una vena di romanticismo muliebre vecchio stampo, quasi infantile, che di solito manca nei film di papà Night e che fa virare a metà film l’horror psicologico, così come si preannunciava nel plot tratto dall’omonimo romanzo di Shine, in un fantasy per adulti, catapultando lo spettatore in un mondo abitato da fate mutaforma dall’aspetto stregonesco, demoni animaleschi alti sei metri, e mostri mezziumani, personaggi che mal si conciliano con la suspense che le sequenze iniziali promettevano. Cast formato da pochi attori, tanti quanti le dita di una mano con eroina protagonista l’ex bambina prodigio di Hollywood Dakota Fanning.

Ma che senso ha, cambiare il nome originale, che dovrebbe essere GLI OSSERVATORI, con LORO TI GUARDANO?

Non mi è piaciuto

Pensavo fosse bello, ma invece....

In vista degli europei di calcio ho potuto godermi in una sala semi-vuota (anche purtroppo) di venerdì l’esordio di Ishana Night Shyamalan al suo primo film thriller horror THE WATCHERS-LORO TI GUARDANO. Ovviamente prodotto da papà Manoj e con una egregia Dakota Fanning.

Mina, una disegnatrice che lavora in un negozio per animali e con dei brutti trascorsi infantili, deve portare un pappagallo attraversando in automobile una fitta foresta. Si ritroverà smarrita, senza auto e braccata da delle presenze misteriose e per salvarsi si rifugerà in un piccolo edificio munito solo di una stanza, poche cose e un’enorme parete a specchio a due vie in compagnia di altre tre persone. Di lì possono uscire solo di giorno per sopravvivere tra alti alberi e buche profonde mentre la notte diventano una sorta di animali da zoo per le creature che le osservano da fuori. [+]

In vista degli europei di calcio ho potuto godermi in una sala semi-vuota (anche purtroppo) di venerdì l’esordio di Ishana Night Shyamalan al suo primo film thriller horror THE WATCHERS-LORO TI GUARDANO. Ovviamente prodotto da papà Manoj e con una egregia Dakota Fanning.

Mina, una disegnatrice che lavora in un negozio per animali e con dei brutti trascorsi infantili, deve portare un pappagallo attraversando in automobile una fitta foresta. Si ritroverà smarrita, senza auto e braccata da delle presenze misteriose e per salvarsi si rifugerà in un piccolo edificio munito solo di una stanza, poche cose e un’enorme parete a specchio a due vie in compagnia di altre tre persone. Di lì possono uscire solo di giorno per sopravvivere tra alti alberi e buche profonde mentre la notte diventano una sorta di animali da zoo per le creature che le osservano da fuori.

Sicuramente ha molte attinenze con The Village, almeno dall’atmosfera e l’ambientazione, ma prende piano piano una visione più folk e fiabesca per certi versi. La scelta di mettere lo spettatore quasi nello stesso piano delle creature che osservano i quattro individui come una sorta di voyerismo attraverso lo specchio è anche girata bene. La tensione inizialmente si sente tutta, i personaggi, specialmente Mina, sono più o meno ben scritti, musica, montaggio e fotografia sono ben curati, pochi effetti in cgi, ma dosati bene e ci sono dei colpi scena anche belli interessanti che porteranno lo spettatore a chiedersi se magari nel mondo reale qualcuno potrebbe essere chissà cosa…Poi un finale niente male davvero tra un superamento del trauma e un soprannaturale forse ultraterreno.

Di contro, essendo un’opera prima, si ha forse troppa voglia di raccontare, di rivelare, infatti dopo la prima metà arrivano le rivelazioni e gli spiegoni che, nonostante siano buoni, tolgono buona parte della tensione e del mistero che si respiravano prima. Certi elementi narrativi e certe logiche un po’ si perdono per strada andando avanti e alcune rivelazioni sono un po’ comprensibili. Inoltre l’ultimo quarto d’ora si vede che ha una fretta indiavolata di finire.

Un buon esordio? Sicuramente non proprio col botto e a tratti un po’ acerbo, ma vorrei ricordare che anche Stanley Kubrick e Martin Scorsese sono partiti così. Il resto è storia… [-]

“The Watchers – Loro ti guardano”, esordio al lungometraggio di Ishana Night Shyamalan, figlia del più famoso M. Night, vive di vita propria e ha una sua dignità, anche se ha molti riferimenti e inevitabili collegamenti col cinema del padre.
Liberamente tratto dal romanzo omonimo fantasy-horror di A. M. Shine, la pellicola non propone niente di originale o innovativo, però è godibile, evocativo ed inquietante quanto basta, vanta di atmosfere opprimenti e allucinate, un plot intrigante, il colpo di scena che costringe alla rilettura della vicenda, una regia che sa il fatto suo e una brava Dakota Fanning.
Coinvolgente, seppur discontinua nel ritmo (regge bene per buona parte della sua durata, ma arriva scarica verso il finale dove sconta il bisogno di spiegare troppe cose e appare privo dell’impatto sperato) e non sempre compiuta/risolta nella sceneggiatura (troppo didascalica, alcuni passaggi poco sviluppati, buchi di trama, forzature, incongruenze interne e nel ritratto della protagonista, personaggi abbozzati, etc. [+]

“The Watchers – Loro ti guardano”, esordio al lungometraggio di Ishana Night Shyamalan, figlia del più famoso M. Night, vive di vita propria e ha una sua dignità, anche se ha molti riferimenti e inevitabili collegamenti col cinema del padre.
Liberamente tratto dal romanzo omonimo fantasy-horror di A. M. Shine, la pellicola non propone niente di originale o innovativo, però è godibile, evocativo ed inquietante quanto basta, vanta di atmosfere opprimenti e allucinate, un plot intrigante, il colpo di scena che costringe alla rilettura della vicenda, una regia che sa il fatto suo e una brava Dakota Fanning.
Coinvolgente, seppur discontinua nel ritmo (regge bene per buona parte della sua durata, ma arriva scarica verso il finale dove sconta il bisogno di spiegare troppe cose e appare privo dell’impatto sperato) e non sempre compiuta/risolta nella sceneggiatura (troppo didascalica, alcuni passaggi poco sviluppati, buchi di trama, forzature, incongruenze interne e nel ritratto della protagonista, personaggi abbozzati, etc.), l’opera sa trasmettere comunque un discreto senso di mistero allo spettatore e si fa perdonare alcuni difetti che minano il tutto.
La giovane regista si affida al tono lugubre della narrazione e ad immagini che hanno le forme di dipinti (efficaci in tal senso fotografia e colonna sonora), si ritaglia spazi di riflessione concettuale, e regala anche alcuni momenti tensivi molto interessanti (sia nella messinscena, sia nella resa figurativa felicemente gotiche e filtrate attraverso le passioni cinefile, letterarie e pittoriche della cineasta). Notevole in questo caso sono la sequenza iniziale, ma anche le scene di fronte allo specchio.
“The Watchers – Loro ti guardano” intrecciando l’ordinario e lo straordinario; e restando sospeso tra l’horror, il folklore, il fantasy e le suggestioni ambientali; punta sulla complessa filosofia della sfumata percezione che si ha di se stessi, e sulla dimensione eccessivamente voyeuristica della società attuale.
Ishana Night Shyamalan infatti riflette sottotraccia la spettacolarizzazione che si fa di ogni cosa, anche del dolore, della morte e della paura. In questo senso il racconto è introspettivo, una metaforica descrizione dell’elaborazione del trauma (un lutto per la protagonista), che assume forme differenti per ogni personaggio.  
Per concludere, “The Watchers – Loro ti guardano”  è un esordio a suo modo interessante; un film d’intrattenimento, dignitoso ma diseguale, che tra pregi e difetti, si lascia guardare e sa mescolare con abilità e onestà archetipi ed elementi eterogenei finalizzati a sospendere l’incredulità dello spettatore. [-]