Un documentario appassionato ma incapace di trovare uno sguardo davvero incisivo sul contesto che racconta. Così procede per fiammate ma rischia di ingolfare gli spazi su cui vuole ragionare
di Alessio Baronci Sentieri Selvaggi
Sul palco contro il bigottismo, il sentimento conservatore, il pregiudizio di una società che vorrebbe le donne soggette a leggi ormai incomprensibili e per portare il pubblico, spesso composto in maggioranza di uomini, di fronte alle loro responsabilità.
In The Brink of Dreams arte e militanza si incrociano come ne I gatti persiani, solo che la lotta stavolta si fa in strada, con il teatro più che con la musica dal vivo. È tra i vicoli di un piccolo villaggio copto nel sud dell'Egitto, infatti, che un gruppo di ragazze cerca di portare avanti la loro lotta, organizzando spettacoli che, con piglio punk, provano a portare all'attenzione del loro pubblico i loro problemi quotidiani, tra matrimoni combinati (o organizzati quando le ragazzine sono ancora troppo piccole), l'atteggiamento patriarcale intrinseco della loro cultura, il desiderio di emanciparsi dalla stretta dei loro padri. [...]
di Alessio Baronci, articolo completo (3208 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 14 ottobre 2025