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felicity
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domenica 10 agosto 2025
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thriller poliziesco e horror demoniaco
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Longlegs di Oz Perkins è un thriller psicologico che si trasforma in un horror.
Inquietante al punto da rimanere con lo spettatore per diversi giorni dopo la visione, il film può contare su due protagonisti eccezionali.
Cage si vede pochissimo: è il suo personaggio a dare il nome al film, ma la protagonista è Lee Harker, dichiaratamente ispirata alla Clarice Sterling di Il silenzio degli innocenti.
La Monroe è fantastica: lavora per sottrazione, fornendo una prova attoriale trattenuta ed efficace.
Longlegs regala una delle interpretazioni migliori di tutta la carriera di Cage. Spesso deriso dalla critica per le sue performance bizzarre e deliranti, nei panni del killer eponimo deve essere bizzarro e delirante.
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Longlegs di Oz Perkins è un thriller psicologico che si trasforma in un horror.
Inquietante al punto da rimanere con lo spettatore per diversi giorni dopo la visione, il film può contare su due protagonisti eccezionali.
Cage si vede pochissimo: è il suo personaggio a dare il nome al film, ma la protagonista è Lee Harker, dichiaratamente ispirata alla Clarice Sterling di Il silenzio degli innocenti.
La Monroe è fantastica: lavora per sottrazione, fornendo una prova attoriale trattenuta ed efficace.
Longlegs regala una delle interpretazioni migliori di tutta la carriera di Cage. Spesso deriso dalla critica per le sue performance bizzarre e deliranti, nei panni del killer eponimo deve essere bizzarro e delirante. Cage potrebbe sfogarsi, ma non strafà. Si lascia vedere il giusto, ma per la maggior parte del tempo esiste in forma di presenza invisibile e incombente.
Anche le scene più cruente e sanguinose sono tenute fuori dallo schermo per la maggior parte del film.
Longlegs, horror soprannaturale travestito da thriller, intenso e violento, è reso ancora più disturbante da sprazzi di umorismo sottile, nerissimo e asciutto. La tensione non si allenta mai per tutta la durata della pellicola grazie alla direzione di Perkins, stilista delle atmosfere claustrofobiche che riesce a infondere una grazia, un'eleganza impossibili alla sua rappresentazione del male più insensato.
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luca percival
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venerdì 1 novembre 2024
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sei magra e sei debole
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Realizzare un intero film "climatico" (soprattutto se horror/thriller), basandolo quasi esclusivamente sull'atmosfera che s'impegna a creare strada facendo, non è per tutti. Per questa ragione dietro la cinepresa ci sono Oz Perkins e la sua maestria nel far aderire una sceneggiatura ben scritta ad una scenografia efficiente, e viceversa. Un'ora e quaranta di puro godimento visivo, composta da un buon numero di scene in prospettiva, di primissimi piani e vaghi virtuosismi che si tengono a debita distanza da esagerazioni arroganti. Il tono azzurrino tanto caro ai predecessori del genere anni 90, qui riproposto splendidamente, è l'assist al bacio alla colonna sonora presente e capace di accentuare le scene madre dell'intera pellicola.
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Realizzare un intero film "climatico" (soprattutto se horror/thriller), basandolo quasi esclusivamente sull'atmosfera che s'impegna a creare strada facendo, non è per tutti. Per questa ragione dietro la cinepresa ci sono Oz Perkins e la sua maestria nel far aderire una sceneggiatura ben scritta ad una scenografia efficiente, e viceversa. Un'ora e quaranta di puro godimento visivo, composta da un buon numero di scene in prospettiva, di primissimi piani e vaghi virtuosismi che si tengono a debita distanza da esagerazioni arroganti. Il tono azzurrino tanto caro ai predecessori del genere anni 90, qui riproposto splendidamente, è l'assist al bacio alla colonna sonora presente e capace di accentuare le scene madre dell'intera pellicola. Nel bel mezzo di un plot a tinte "true detective", compare la svolta paranormale inaspettata (per i più distratti) e la mefistofelica madre interpretata da Alicia Witt, funge da estensione del villain e dal mattatore vero, che non può non essere "gambe lunghe", Nicolas Cage: make up solido e inquietante, sotto il quale si manifesta l'overperforming tanto caro all'attore, un meraviglioso connubio di angoscia e sinistre presenze. Ed è proprio qui che il film sbanca, nonostante il minutaggio relativo di Longlegs, si ha la netta sensazione della sua presenza in ogni scena, dietro ogni albero, a fianco alle case, stipato infondo all'inquadratura.. l'esatto intento del regista. Un plauso gigantesco anche alla Monroe, abile nel rendere il suo personaggio interiormente prevaricata da un passato oscuro che scopriremo durante la visione. Seriamente organico, il miglior thriller dark degli utimi anni con al suo interno, uno dei character più riusciti anche al di fuori del genere di appartenenza. Futuro classico.
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(di dreamers)
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