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rocco gibilras
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martedì 1 luglio 2025
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il film pi? brutto dell''anno
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Davvero imbarazzante... film orrendo, cantato e pieno di stonature. Lucia Sardo una mummia (non fatela cantare mai più). Risparmiatevi i soldi
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angelo
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venerdì 6 giugno 2025
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quello che le parole non bastano a dire
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Pur raccontando la storia di una cantastorie con sua figlia, non è solo un film biografico. La storia di Rosa Ballistreri è la storia di una donna che si ribella alla condizione femminile in Sicilia (e in Italia) nel primo novecento, fino a raggiungere le conquiste di autonomia e libertà dagli anni '70 in avanti. Le tre interpreti di Rosa sono perfettamente all'altezza del ruolo, con un punto esclamativo in fondo al nome di Anita Pomari -Rosa giovane, brillante. E con loro tutto il cast. Il film procede in avanti e indietro lungo la memoria, e lo fa con senso e precisione, svelando l'indicibile della condizione femminile anche attraverso le canzoni.
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Pur raccontando la storia di una cantastorie con sua figlia, non è solo un film biografico. La storia di Rosa Ballistreri è la storia di una donna che si ribella alla condizione femminile in Sicilia (e in Italia) nel primo novecento, fino a raggiungere le conquiste di autonomia e libertà dagli anni '70 in avanti. Le tre interpreti di Rosa sono perfettamente all'altezza del ruolo, con un punto esclamativo in fondo al nome di Anita Pomari -Rosa giovane, brillante. E con loro tutto il cast. Il film procede in avanti e indietro lungo la memoria, e lo fa con senso e precisione, svelando l'indicibile della condizione femminile anche attraverso le canzoni. Emozionante, commovente, una dichiarazione d'amore autentica per l'arte e per la sua espressione, che molto ci ha salvato e che forse continuerà a salvarci dalle nostre miserie.
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concetto
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mercoledì 4 giugno 2025
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notevole, un piccolo capolavoro
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Un film biografico ben fatto, commovente, ti lascia un segno. Pieno di flashback e flashforward che non disturbano anzi ben fatti e aiutano molto a decifrare la storia. Fotografia bellissima. Ma a tutto ci? il giovane regista Paolo Licata ci aveva gi? abituati con Picciridda. Anche questo un film notevole. Lucia Sardo, protagonista in entrambi i film, ? strepitosa e completa cos? la sua lunga eccellente carriera teatrale. Sono certo che lo rivedr
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domenica 18 maggio 2025
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non sono per niente d?accordo su giudizio circa la durata e il paragone con l?arte della gioia.
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Un pugno allo stomaco che ti prende e non ti lascia pi? per tutto il film! Magistrale l?interpretazione di Lucia Sardo! Tutti bravissimi complimenti! Finalmente una storia vera visivamente ed emotivamente rappresentata.
*L?amore che ho* da qualche giorno in programmazione a Catania ? la storia di *Rosa Balistreri*, la prima cantastorie siciliana e la prima donna che ha combattuto contro tutto il maschilismo malato che imperversava in troppe famiglie siciliane dell?epoca e che purtroppo continua ancora, una femminista, una donna che si ? battuta per l?indipendenza e per una societ? pi? giusta, una combattente, la cui arma pi? minacciosa era la sua voce. Le sue canzoni di denuncia sono una poesia dell?anima alla ricerca di un briciolo di amore.
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Un pugno allo stomaco che ti prende e non ti lascia pi? per tutto il film! Magistrale l?interpretazione di Lucia Sardo! Tutti bravissimi complimenti! Finalmente una storia vera visivamente ed emotivamente rappresentata.
*L?amore che ho* da qualche giorno in programmazione a Catania ? la storia di *Rosa Balistreri*, la prima cantastorie siciliana e la prima donna che ha combattuto contro tutto il maschilismo malato che imperversava in troppe famiglie siciliane dell?epoca e che purtroppo continua ancora, una femminista, una donna che si ? battuta per l?indipendenza e per una societ? pi? giusta, una combattente, la cui arma pi? minacciosa era la sua voce. Le sue canzoni di denuncia sono una poesia dell?anima alla ricerca di un briciolo di amore. Una donna umile, sincera, che ha sofferto tutto quello che non si pu? nemmeno immaginare, troppo dolore per un essere umano. Sono andata ieri a vedere questo film, meno male che non hanno acceso le luci subito dopo la fine e ti danno il tempo di riprenderti, perch? ne esci veramente scossa. Non puoi fare a meno di applaudire per esternare un sentimento che non puoi reprimere, perch? ? davvero un capolavoro. E? un pugno allo stomaco che fai fatica a digerire di una intensit? magistrale che ti avvolge di emozioni e sentimenti e ti spinge assieme a Rosa a una volont? di riscatto e di serenit? come nessun altro film ha saputo trasmettere. *Lucia Sardo* ? la sua incarnazione riesce a trasferire solo attraverso lo sguardo, ormai l?ultimo a dar sfogo alla vita di una donna cos? tanto provata, la sua intensit? e il suo dolore. Tutte le attrici che interpretano la vita di Rosa nelle varie fasi sono bravissime e *Carmen Consoli* ha saputo dirigerle artisticamente e musicalmente con maestria. Il dipanarsi della storia attraverso i ricordi di Rosa adulta ti danno la possibilit? di riprenderti da questa angoscia e nello stesso tempo ti fanno entrare ancora di pi? nella sua anima. Questo elemento distintivo ? stato abilmente inserito con sensibilit? dal registra Paolo Licata. Le canzoni, tutte cantante e interpretate dalle stesse attrici, sono di una intensit? pazzesca e ti danno la continuit? della vita di Rosa. Ho letto qualche critica sul film come quella ad esempio che ? troppo lungo per sopportare tutta questa intensit? di dolore, qualcuno l?ha paragonato all?arte della gioia, sottolineando il fatto che nell?arte della gioia era tutto pi? fluido, a mio avviso sono due vite totalmente differenti due personaggi che non hanno niente in comune. L?intensit? della vita di Rosa non poteva essere rappresentata meglio di cos? perch? lei era vera, sincera, autentica e fondamentalmente altruista e buona. Il dolore che ti trasmette il film si dipana proprio nella sua lunghezza e te lo fa assorbire meglio. L?arte della gioia sembra invece quasi uno scherzo, la protagonista ? diabolica e tutto quello che fa si presta meglio a questo distacco dallo spettatore. Credo sinceramente che valga la pena andare a vedere questo film non solo per conoscere la vita di Rosa Balistreri e darle il giusto riconoscimento e riscatto, ma anche per la sua realizzazione. Un applauso speciale a Lucia Sardo che ha saputo regalarci momenti di intensa bravura, anche canori, riportandoci a riconciliare con il cinema e i suoi racconti di vite vissute, troppo spesso trattati come feuilleton.
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domenica 18 maggio 2025
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non sono affatto d?accordo.
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Un pugno allo stomaco che ti prende e non ti lascia pi? per tutto il film! Magistrale l?interpretazione di Lucia Sardo! Tutti bravissimi complimenti! Finalmente una storia vera visivamente ed emotivamente rappresentata.
*L?amore che ho* da qualche giorno in programmazione a Catania ? la storia di *Rosa Balistreri*, la prima cantastorie siciliana e la prima donna che ha combattuto contro tutto il maschilismo malato che imperversava in troppe famiglie siciliane dell?epoca e che purtroppo continua ancora, una femminista, una donna che si ? battuta per l?indipendenza e per una societ? pi? giusta, una combattente, la cui arma pi? minacciosa era la sua voce. Le sue canzoni di denuncia sono una poesia dell?anima alla ricerca di un briciolo di amore.
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Un pugno allo stomaco che ti prende e non ti lascia pi? per tutto il film! Magistrale l?interpretazione di Lucia Sardo! Tutti bravissimi complimenti! Finalmente una storia vera visivamente ed emotivamente rappresentata.
*L?amore che ho* da qualche giorno in programmazione a Catania ? la storia di *Rosa Balistreri*, la prima cantastorie siciliana e la prima donna che ha combattuto contro tutto il maschilismo malato che imperversava in troppe famiglie siciliane dell?epoca e che purtroppo continua ancora, una femminista, una donna che si ? battuta per l?indipendenza e per una societ? pi? giusta, una combattente, la cui arma pi? minacciosa era la sua voce. Le sue canzoni di denuncia sono una poesia dell?anima alla ricerca di un briciolo di amore. Una donna umile, sincera, che ha sofferto tutto quello che non si pu? nemmeno immaginare, troppo dolore per un essere umano. Sono andata ieri a vedere questo film, meno male che non hanno acceso le luci subito dopo la fine e ti danno il tempo di riprenderti, perch? ne esci veramente scossa. Non puoi fare a meno di applaudire per esternare un sentimento che non puoi reprimere, perch? ? davvero un capolavoro. E? un pugno allo stomaco che fai fatica a digerire di una intensit? magistrale che ti avvolge di emozioni e sentimenti e ti spinge assieme a Rosa a una volont? di riscatto e di serenit? come nessun altro film ha saputo trasmettere. *Lucia Sardo* ? la sua incarnazione riesce a trasferire solo attraverso lo sguardo, ormai l?ultimo a dar sfogo alla vita di una donna cos? tanto provata, la sua intensit? e il suo dolore. Tutte le attrici che interpretano la vita di Rosa nelle varie fasi sono bravissime e *Carmen Consoli* ha saputo dirigerle artisticamente e musicalmente con maestria. Il dipanarsi della storia attraverso i ricordi di Rosa adulta ti danno la possibilit? di riprenderti da questa angoscia e nello stesso tempo ti fanno entrare ancora di pi? nella sua anima. Questo elemento distintivo ? stato abilmente inserito con sensibilit? dal registra Paolo Licata. Le canzoni, tutte cantante e interpretate dalle stesse attrici, sono di una intensit? pazzesca e ti danno la continuit? della vita di Rosa. Ho letto qualche critica sul film come quella ad esempio che ? troppo lungo per sopportare tutta questa intensit? di dolore, qualcuno l?ha paragonato all?arte della gioia, sottolineando il fatto che nell?arte della gioia era tutto pi? fluido, a mio avviso sono due vite totalmente differenti due personaggi che non hanno niente in comune. L?intensit? della vita di Rosa non poteva essere rappresentata meglio di cos? perch? lei era vera, sincera, autentica e fondamentalmente altruista e buona. Il dolore che ti trasmette il film si dipana proprio nella sua lunghezza e te lo fa assorbire meglio. L?arte della gioia sembra invece quasi uno scherzo, la protagonista ? diabolica e tutto quello che fa si presta meglio a questo distacco dallo spettatore. Credo sinceramente che valga la pena andare a vedere questo film non solo per conoscere la vita di Rosa Balistreri e darle il giusto riconoscimento e riscatto, ma anche per la sua realizzazione. Un applauso speciale a Lucia Sardo che ha saputo regalarci momenti di intensa bravura, anche canori, riportandoci a riconciliare con il cinema e i suoi racconti di vite vissute, troppo spesso trattati come feuilleton.
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giuseppe
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giovedì 15 maggio 2025
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film meraviglioso.
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Passione, Amore, Lottare per i diritti , non piegarsi di fronte a nessuno e rispettare tutti. Il film ? meraviglioso: Le attrici sono state stupende, bravissime: la Sardo ? una garanzia: il suo viso gi? dice tutto senza dire una parola.. Grazie per le emozioni. W Rosa Balistreri. Sempre.
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lorenzo adorisio
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martedì 6 maggio 2025
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piccolo errore nella recensione :-)
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La fotografia l'ha fatta Lorenzo Adorisio e non Pietro Vaglica che ? il montatore
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lorenzo adorisio
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martedì 6 maggio 2025
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piccolo errore nella recensione :-)
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Bellissima recensione ma la Fotografia l'ha fatta Lorenzo Adorisio Pietro Vaglica ? il montatore
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