Un'opera cupa e asfissiante dove la forma cinematografica assume una dimensione radicale. E davanti ad una visione di questo tipo, sembra di trovarsi di fronte ad un bivio morale. LOCARNO77. Concorso
di Giorgio Amadori Sentieri Selvaggi
Una presenza invisibile aleggia tra le immagini di Drowning Dry, secondo lungometraggio del lituano Laurynas Bareiša, regista vincitore nella sezione Orizzonti di Venezia 2021 con il suo lungometraggio d'esordio, Pilgrims. Nell'opera prima del regista lituano c'era la ricostruzione di un omicidio a cui noi spettatori era negato l'accesso visivo (e quanto si è parlato nell'ultimo anno di film che non forniscono allo spettatore l'accesso alla flagranza del crimine?). L'assenza del corpo, dell'azione materiale che avrebbe portato al brutale assassinio di un uomo veniva, però, rievocata dalla rigorosa, quanto dolorosa ricostruzione che ne facevano i due protagonisti del film. [...]
di Giorgio Amadori, articolo completo (3514 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 11 agosto 2024