La serie si connette con la percezione ultraterrena che permea il profondo Sud e il loro rapporto con la Morte, i segni arcaici e premonitori con cui Mezzapesa evita il morboso.
di Sergio Sozzo Sentieri Selvaggi
La chiave che Pippo Mezzapesa e la sua squadra di collaboratori scelgono per affrontare il delitto di Avetrana del 2010 porta con sé una connessione forte con la maniera in cui il profondo Sud, dove l'omicidio di Sarah Scazzi si è consumato, vive la Morte, il senso del destino, la percezione di una dimensione ultraterrena delle cose: si tratta della felice intuizione con cui la serie Disney+ si tiene al riparo dagli aspetti più morbosi di un giallo che i media italiani hanno aggredito come cani da caccia affamati nel corso di quell'estate di quattordici anni fa, assaltando le viuzze del paesino nel tarantino, gli schermi dei televisori e le prime pagine dei tabloid. [...]
di Sergio Sozzo, articolo completo (3825 caratteri spazi inclusi) su Sentieri Selvaggi 30 ottobre 2024