A' Muzzarell è un film che mescola realtà, sogno e allucinazione in un viaggio surreale e visivamente affascinante. Diretto da un regista che non teme di esplorare territori narrativi e visivi complessi, il film racconta la storia di Daniele, un dodicenne napoletano che, dopo un tiro di crack con il suo amico Lucio, viene trascinato in un viaggio psichedelico dove la dimensione reale si fonde continuamente con quella onirica.
La trama ruota attorno a una missione apparentemente semplice: portare delle mozzarelle di bufala alla nonna morente, che desidera gustarne una per l'ultima volta. Eppure, questa premessa lineare si trasforma presto in un'avventura dai contorni surreali e grotteschi. Il viaggio di Daniele, che parte in motorino con la sua coetanea Martina – aspirante influencer.
Il regista gioca con il contrasto tra l'innocenza dell'adolescenza e l'oscurità del mondo adulto, presentando Daniele come un protagonista vulnerabile ma coraggioso, che si trova intrappolato tra le aspettative della famiglia e le minacce di un clan di spacciatori, al quale deve delle spiegazioni per una consegna saltata. In questo viaggio di formazione distorto, Daniele incontra personaggi bizzarri e misteriosi.
La regia riesce a tenere insieme il caos della trama con un'estetica vivida e dai colori saturi, creando un’atmosfera che ricorda a tratti i mondi allucinati del cinema di Gaspar Noé e l'approccio simbolico di Alejandro Jodorowsky. La fotografia è uno degli aspetti memorabili del film, capace di rendere ogni scenario un paesaggio onirico, quasi magico, che si svela in modo nuovo ad ogni tappa del viaggio. Le scene che mescolano l'elemento realistico con quello surreale sono particolarmente potenti, e lasciano lo spettatore incerto su dove finisca la realtà e inizi l'allucinazione.
Il duo di protagonisti, Daniele e Martina, funziona grazie a un’alchimia autentica. Lui, timido e tormentato, è un piccolo Ulisse urbano, mentre Martina, con la sua voglia di apparire, rappresenta l’ossessione contemporanea per la visibilità. La loro relazione evolve durante il viaggio, passando da una complicità quasi infantile a una consapevolezza più matura dei pericoli e delle responsabilità che li circondano.
"A' Muzzzarell" è un film che sfida lo spettatore a lasciarsi andare alle sue atmosfere visionarie, alle sue svolte narrative imprevedibili e ai suoi personaggi sopra le righe. Non è un film che offre risposte facili, né una visione confortante della realtà: al contrario, mostra come l'adolescenza possa essere un periodo in cui sogno e incubo si mescolano, e in cui i confini tra ciò che è giusto e sbagliato si fanno sfumati. È un viaggio che non tutti potrebbero trovare di facile fruizione, ma che riesce a restare impresso per la sua originalità e il coraggio di esplorare territori narrativi inesplorati.
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