gabriella
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domenica 26 maggio 2024
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come sigillo sul cuore
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Nell' ormai lontano 1983, era uscito un film che parlava di una ragazza ebrea, Yentl, assetata di sapere, che, assecondata dal padre rabbino, studia il Talmud e poi si traveste da uomo per andare a studiare in una scuola riservata agli uomini , rinuncerà all'amore per la sua libertà. Il film di Paolo Zucca racconta la storia di Maria, si proprio lei, la madre di Gesù, consegnata nell'iconografia classica come una figura femminile, devota e paziente che accetta il disegno divino e si mette totalmente al suo servizio, obbedendo.solo che in questo caso conosciamo una giovane Maria ribelle, desiderosa di conoscenza, perchè l'ignoranza è la peggiore delle prigionie, e si rivolta alla costrizione di un matrimonio combinato.
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Nell' ormai lontano 1983, era uscito un film che parlava di una ragazza ebrea, Yentl, assetata di sapere, che, assecondata dal padre rabbino, studia il Talmud e poi si traveste da uomo per andare a studiare in una scuola riservata agli uomini , rinuncerà all'amore per la sua libertà. Il film di Paolo Zucca racconta la storia di Maria, si proprio lei, la madre di Gesù, consegnata nell'iconografia classica come una figura femminile, devota e paziente che accetta il disegno divino e si mette totalmente al suo servizio, obbedendo.solo che in questo caso conosciamo una giovane Maria ribelle, desiderosa di conoscenza, perchè l'ignoranza è la peggiore delle prigionie, e si rivolta alla costrizione di un matrimonio combinato. Fortuna vuole che sia proprio Giuseppe a chiederla in sposa, uomo non più giovane , che ha viaggiato, è buono, comprensivo, rispettoso, chi meglio di lui può istruire Maria, aiutarla nella sua crescita attraverso la consapevolezza e l'autodeterminazione e le prospetti un sogno al quale andare incontro, le apra la strada verso la libertà? Solo che l'intervento dell'angelo scompiglia i piani, non solo l'imminente fuga di Maria, ma anche la scoperta dell'amore, svelandole che è in attesa del figlio di Dio e che tutto è scrittoe che deve accettare il suo destino senza fare domande, Sconcertata, arrabbiata all'idea di essere considerata una rappresentazione e ignorata come persona, umiliata come donna, disperatamente urla domande che non trovano risposta, costretta a mortificare mente e corpo per qualcosa che non ha scelto. Tratto da un romanzo di Barbara Alberti, scritto nei ruggenti anni 70, in cui l'urgenza fi un cambiamento era rompere gli schemi attraverso l'insubordazione, andando contro qualsiasi forma di sopruso e l'importanza di essere protagoniste della propria vita, il film di Zucca sceglie l'imprevedibile forza dell'amore a dare un senso e un significato a tanta rinuncia, quello pronto a infrangere ogni regola, impossibile da descrivere, da spiegare, che rifugge ogni logica e nemmeno la cerca, quello terreno tra Maria e Giuseppe. Da segnalare gli interpreti, una giovane e indomabile e irriverente Benedetta Porcaroli, e un misurato e umanissimo Alessandro Gassman, due figure lontane per età, per esperienza, il gigante e la bambina che si completano e si riconoscono in un abbraccio capace di donarsi l'uno all'altra in un reciproco sostegno, unica vera sfida all' incomprensibile destino.
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enzo70
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domenica 26 maggio 2024
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un''altra versione di maria, un film coraggioso
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Paolo Zucca propone ad oltre 40 anni dall’uscita del libro la storia di Maria narrata da Barbara Alberti. In una vita piena di dubbi una delle poche certezze è proprio nel valore della Madonna, scelta da Dio per mettere al mondo suo figlio. E proprio sotto questo profilo si deve dar merito al regista di essere riuscito a proporre un film coraggioso in cui vengono esaltati i valori umani della giovane ragazza di Nazareth, curiosa, vogliosa di apprendere e, a suo modo ribelle. La famiglia di origine è povera e il padre pretende che Maria prenda in sposa suo figlio. Ma Maria non vuole quest’uomo, non vuole le ricchezze, lei desidera andare in Egitto per vedere la biblioteca di Alessandria.
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Paolo Zucca propone ad oltre 40 anni dall’uscita del libro la storia di Maria narrata da Barbara Alberti. In una vita piena di dubbi una delle poche certezze è proprio nel valore della Madonna, scelta da Dio per mettere al mondo suo figlio. E proprio sotto questo profilo si deve dar merito al regista di essere riuscito a proporre un film coraggioso in cui vengono esaltati i valori umani della giovane ragazza di Nazareth, curiosa, vogliosa di apprendere e, a suo modo ribelle. La famiglia di origine è povera e il padre pretende che Maria prenda in sposa suo figlio. Ma Maria non vuole quest’uomo, non vuole le ricchezze, lei desidera andare in Egitto per vedere la biblioteca di Alessandria. Il rifiuto dell’uomo da parte di Maria fa infuriare il padre che chiede ad un sensale di trovargli marito e così esce fuori Giuseppe, un anziano falegname, buono di animo, che decide di trattare la sposa come un’allieva, garantendole la castità. E proprio quando l’amore tra i due prende forza e Giuseppe e Marie potrebbero effettivamente diventare sposi appare l’Angelo di Dio che annuncia la gravidanza del figlio di Dio. Brava Benedetta Porcaroli, molto ispirato Alessandro Gassman, il film funziona bene sia nei ritmi narrativi che nella fotografia, con un film che trova nelle tradizioni del cinema italiano solide radici. Ma è un film coraggioso che , a mio avviso, gli amanti del bel cinema non possono perdere.
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