neverhood
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sabato 3 agosto 2024
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cocente delusione.
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Ho sempre ritenuto Zampaglione uno dei registri italiani horror più interessanti e promettenti...purtroppo fin'ora.
Non nego le grandi aspettative che avevo rispetto a questa nuova opera, ma devo dire che sono state tutte disattese, amaramente.
L'idea è abbastanza interessante, ambientazione, fotografia e coreografia pure...tutto il resto è imbarazzo puro. Dialoghi veramente assurdi (tra l'altro un doppiaggio da far accapponare la pelle), recitazione scarsissima, dove neppure l'ottima Gerini si salva. E poi vabbè...la violenza e gli effetti...sicuramente nell'intento la violenza è ad un livello molto alto, con litri di sangue.
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Ho sempre ritenuto Zampaglione uno dei registri italiani horror più interessanti e promettenti...purtroppo fin'ora.
Non nego le grandi aspettative che avevo rispetto a questa nuova opera, ma devo dire che sono state tutte disattese, amaramente.
L'idea è abbastanza interessante, ambientazione, fotografia e coreografia pure...tutto il resto è imbarazzo puro. Dialoghi veramente assurdi (tra l'altro un doppiaggio da far accapponare la pelle), recitazione scarsissima, dove neppure l'ottima Gerini si salva. E poi vabbè...la violenza e gli effetti...sicuramente nell'intento la violenza è ad un livello molto alto, con litri di sangue...ma tutto appare così eccessivo e artificiale che risulta in molti tratti addirittura divertente (involontariamente). Non sono mancate risatine in sala, anche nelle scene che, nell'intendo, avrebbero duvuto essere scioccanti.
Mi verrebbe da dire un mix fra l'ultimo Argento (tipo Dracula 3D e La Terza Madre), che guardi per divertirti, e l'eccellente scuola di Sergio Stivaletti, che era geniale in quel contestoe in quegli anni, ma qui fa veramente sorridere.
Peccato, dalle prime battute e dalla fotografia sembrava di vedere un degno successore del maestro Pupi Avati; poi purtroppo il lavoro si rivela amaramente per quello che è...un pessimo successore dell'ultimo Argento.
Sinceramente non mi capacito su come sia possibile leggere quasi tutte recenioni positive da parte della critica "ufficiale"...un dubbio mi sotviene...
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dandy
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venerdì 1 novembre 2024
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accettabile se non si hanno pretese di sorta.
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Il ritorno all'horror di Zampaglione dopo un decennio è ben lungi dall'essere un capolavoro e ben lungi dall'essere indispensabile.Ma non è nemmeno così atroce come molta gente asserisce.Certo ancora una volta ci si limita a propinare una trama inconsistente senza guizzi nè sorprese(ed ovviamente senza logica)dove tutto è ovvio fin da subito,e i clichè imperano.E questo col solito stra-usurato pretesto di omaggiare l'horror nostrano che fu(Avati,Argento,Fulci e un pò Mario Bava)mixato con quello all'americana.Posto che scimmiottare meccanicamente il passato svarioni compresi non significa omaggiarlo e sembra che proprio nessuno voglia capirlo,se preso come mero intrattenimento fine a se stesso ci può stare.
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Il ritorno all'horror di Zampaglione dopo un decennio è ben lungi dall'essere un capolavoro e ben lungi dall'essere indispensabile.Ma non è nemmeno così atroce come molta gente asserisce.Certo ancora una volta ci si limita a propinare una trama inconsistente senza guizzi nè sorprese(ed ovviamente senza logica)dove tutto è ovvio fin da subito,e i clichè imperano.E questo col solito stra-usurato pretesto di omaggiare l'horror nostrano che fu(Avati,Argento,Fulci e un pò Mario Bava)mixato con quello all'americana.Posto che scimmiottare meccanicamente il passato svarioni compresi non significa omaggiarlo e sembra che proprio nessuno voglia capirlo,se preso come mero intrattenimento fine a se stesso ci può stare.Regia e confezione professionali,cast accettabile almeno nell'edizione originale(in quella nostrana non è tanto il doppiaggio il problema[escludendo Madison e Giulia]quanto i dialoghi perlopiù tirati via)creatura mostruosa discreta e uccisioni abbastanza buone grazie agli effetti di Carlo Diamantini(anche se in generale potevano far schizzare più sangue, il VM 18 non aveva alcun senso).Non manca di ridicolo involontario(il finale e il twist seguente sono davvero pessimi)ma onestamente è molto più spigliato e sostanzioso di film come "L'orafo",che sta a zero praticamente su tutta la linea eppure è alquanto blasonato.Per me da confrontare con "Antropophagus 2" di Dario Germani.Il regista è co-autore di soggetto e sceneggiatura e in parte delle musiche col fratello Francesco.Sua figlia Lidia interpreta Giulia.Giovanni Lombardo Radice,all'ultima apparizione,è il padre di Lisa.Renzi,ex Sergio Buffoni della serie "Romanzo criminale",è il servo-bestione- panciuto.Prevedibilmente ignorato in sala da noi,sembra sia andato meglio all'estero.
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imperior max
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lunedì 5 agosto 2024
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the ring, sia nipponico che americano, hanno un degno avversario...!
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Posso dire con tranquillità di essermi goduto, finalmente, un film horror fatto coi controcazzi. Immersivo, sanguinoso, violento, teso, pauroso in alcuni punti, suggestivo, crudo, interessante e internazionale. E indovinate un po’, è italiano. Di Federico Zampaglione ne avevo sentito parlare come di uno che sa’ mettere in scena bene, ma che purtroppo aveva spesso tra le mani delle sceneggiature così così. Stavolta con THE WELL non è così.
1993. Lisa Gray, una giovane restauratrice d’arte americana, si reca verso Sambuci nel Lazio per sistemare un quadro di una duchessa. Nel pulmino incontra tre biologi forestali con i quali stringe amicizia. Una volta giunti a destinazione Lisa fa’ conoscenza con il proprietario di un pub davanti alla villa e con la duchessa Emma Malvisi e la figlia Giulia che soffre di una sindrome particolare.
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Posso dire con tranquillità di essermi goduto, finalmente, un film horror fatto coi controcazzi. Immersivo, sanguinoso, violento, teso, pauroso in alcuni punti, suggestivo, crudo, interessante e internazionale. E indovinate un po’, è italiano. Di Federico Zampaglione ne avevo sentito parlare come di uno che sa’ mettere in scena bene, ma che purtroppo aveva spesso tra le mani delle sceneggiature così così. Stavolta con THE WELL non è così.
1993. Lisa Gray, una giovane restauratrice d’arte americana, si reca verso Sambuci nel Lazio per sistemare un quadro di una duchessa. Nel pulmino incontra tre biologi forestali con i quali stringe amicizia. Una volta giunti a destinazione Lisa fa’ conoscenza con il proprietario di un pub davanti alla villa e con la duchessa Emma Malvisi e la figlia Giulia che soffre di una sindrome particolare. Mentre sistema il quadro, con due settimane di tempo contate, Lisa andrà incontro a visioni e incubi causati dalle soggezioni del quadro stesso che sembrerebbe avere qualcosa di molto oscuro dietro. Nel frattempo i tre biologi accampati nel bosco del paese vengono storditi, rapiti e rinchiusi in una prigione con celle circolari e un pozzo al centro. Da lì in poi inizierà l’incubo.
Qui si ritorna all’horror vecchio stampo italiano, ma di quando andava a bomba, visti i richiami a Dario Argento, Mario Bava, Lucio Fulci e persino Pupi Avati guardando le atmosfere, le inquadrature e l’ambientazione. La regia è precisa, lenta in alcune riprese e con un buon montaggio. Si alternano le sequenze oniriche con quelle surreali in maniera buona. La violenza è crudelissima, splatterosissima e sporchissima, mai trash e quasi alla Martyrs in alcuni punti. La fotografia giustamente cambia dal caldo al freddo tra la villa e il pozzo, i jumpscare non ci sono e i personaggi, anche se approfonditi quanto basta, sono perfettamente coerenti e ben interpretati. Dall’attrice protagonista che ha fatto Terrifier 2 alla figlia del regista e Claudia Gerini. Uno ha dovuto ingrassare 30 kili per interpretare una sorta di Leatherface micidiale e la pelata è formidabile. Gli effetti speciali analogici molto ben credibili. La storia prende dei risvolti sempre più alla Suspiria con un colpo di scena rivelatorio non male e ben costruito fino ad un finale meraviglioso che mette in risalto la crudeltà umana sopra a qualunque male, sia ultraterreno che non.
Purtroppo i difetti si vedono in alcune soluzioni di doppiaggio e presa diretta non proprio eccelsi, i primi venti minuti sono così così e faciloni e una scelta fatta da un personaggio è un po’ forzata.
Dura 91 minuti, ma sono comunque ben spesi. Speriamo che con la distribuzione internazionale il film si faccia sentire ed incassi bene perché proprio teniamo testa ai migliori film horror del XXI secolo e non sto’ esagerando.
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dr.lamb666
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domenica 11 agosto 2024
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as above so below
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L'incipit ispirato La casa dalle finestre che ridono è un omaggio gradito così come l'atmosfera da gotico d'antan ci accoglie in un territorio che pensiamo di conoscere: codificato da centinaia di film, ma Zampaglione decide di andare oltre e scardinare le regole, un po' come succedeva nel migliore cinema di Hong Kong (anni 80-90).
Ed improvvisamente ci troviamo in un incubo che per certi versi mi ha ricordato Baskin (2015) anche grazie alla scelta di un cast davvero azzeccato, su tutti la strega Dorka e il boia Arruda!
Quindi che tipo di film dovete aspettarvi?
È in sintesi un horror Italiano al 100% che va ibridandosi persino con il torture porn, almeno all'apparenza, non lesinando sulle scene gore davvero ben realizzate ed insistite, tanto da ricordare per efferatezza Terrifier e il movimento splatter!
Finale "politico" davvero azzeccato e non banale che sovverte quanto narrato senza negarlo, avvicinandosi a certe ricerche della fisica quantistica dove l'esoterismo viaggia di pari passo con la scienza.
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L'incipit ispirato La casa dalle finestre che ridono è un omaggio gradito così come l'atmosfera da gotico d'antan ci accoglie in un territorio che pensiamo di conoscere: codificato da centinaia di film, ma Zampaglione decide di andare oltre e scardinare le regole, un po' come succedeva nel migliore cinema di Hong Kong (anni 80-90).
Ed improvvisamente ci troviamo in un incubo che per certi versi mi ha ricordato Baskin (2015) anche grazie alla scelta di un cast davvero azzeccato, su tutti la strega Dorka e il boia Arruda!
Quindi che tipo di film dovete aspettarvi?
È in sintesi un horror Italiano al 100% che va ibridandosi persino con il torture porn, almeno all'apparenza, non lesinando sulle scene gore davvero ben realizzate ed insistite, tanto da ricordare per efferatezza Terrifier e il movimento splatter!
Finale "politico" davvero azzeccato e non banale che sovverte quanto narrato senza negarlo, avvicinandosi a certe ricerche della fisica quantistica dove l'esoterismo viaggia di pari passo con la scienza.
As Above so below, così recita la chiave misterica della "magia", e The well accoglie in pieno il concetto divulgandolo nello splendido finale.
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