The Teacher

Film militante tra le rovine della Palestina

Farah Nabulsi, regista di The teacher, ha un curriculum a dir poco anomalo. È nata a Londra nel 1978 da genitori egiziani e palestinesi (la madre era riparata in Inghilterra dal Kuwait). È laureata in economia e ha fatto la broker per JPMorgan. Ha fondato la casa di produzione Native Liberty dopo un viaggio in Palestina nel 2013. Nel 2020 ha girato a Betlemme, in Cisgiordania, un corto intitolato The present che ha vinto una quantità industriale di premi (inclusa candidatura agli Oscar). The teacher è il suo primo lungometraggio ma definire Nabulsi una "debuttante" è assai restrittivo: è un'artista militante con le idee molto chiare, che nel film mette in scena una denuncia durissima delle violenze dei coloni israeliani in Cisgiordania senza cadere in visioni manichee (nessun rischio di accuse per antisemitismo). Il professore del titolo insegna inglese in una scuola di Nablus, e quando un suo allievo viene ucciso da un colono riscopre l'impegno che anni prima gli è costato anche il carcere. Nabulsi racconta un mondo dove la violenza è dolorosa ma appare inevitabile, sgorga dalla quotidianità, dalla vita assurda che le persone sono costrette ad affrontare. Il protagonista, Saleh Bakri, è un palestinese che vive a Haifa ed è famoso in Israele e nel mondo arabo sia come attore sia come attivista politico. Ha lavorato anche in Italia in Salvo, film sulla mafia di Fabio Grassadonia e Antonio Piazza.
Da La Repubblica, 11 dicembre 2025


di Alberto Crespi, 11 dicembre 2025