Tutta la bellezza e il dolore |
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Un film di Laura Poitras.
Con Nan Goldin, Alfonse D'amato, Ed Koch, John Mearsheimer.
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Titolo originale All the Beauty and the Bloodshed.
Documentario,
Ratings: Kids+13,
durata 113 min.
- USA 2022.
- I Wonder Pictures
uscita domenica 12 febbraio 2023.
MYMONETRO
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Fabio Ferzetti
L'Espresso
Una testimone, una sopravvissuta, un'artista. È raro che queste tre condizioni convivano in una persona sola. Ma è ciò che succede con Nan Goldin, grande fotografa e protagonista totale del bellissimo "All the Beauty and the Bloodshed", Leone d'oro a Venezia c ora candidato all'Oscar. Che ci avvince e ci scuote proprio perché va avanti e indietro nel tempo fondendo poco a poco questi piani in un'unica, poderosa corrente. Ecco dunque Nancy, la bambina ebrea della middle class che a 11 anni perde l'amata sorella maggiore, suicida, e quel che è peggio vede i genitori nasconderle la verità. Ecco la giovane ribelle espulsa da tutte le scuole e cresciuta in famiglie affidatarie, ribattezzata Nan dall'amico gay David Armstrong, con cui divide casa e vita spericolata nella New York under ground anni 70 e '80. Ecco infine Nan Goldin, la fotografa di fama mondiale che dopo aver vinto una lunga dipendenza da farmaci oppioidi getta il suo nome e il suo corpo in una guerra che sembra persa in partenza. Quella combattuta dal collettivo P.A.I.N. (Prescription Addiction Intervention Now) contro la Sackler, colosso farmaceutico che ha macinato vite e miliardi con un antidolorifico che causa dipendenza e morte. Naturalmente la testimone, la sopravvissuta, l'artista sono la stessa persona. Ma è quel trauma iniziale che farà di Nan Goldin una sonda sensibilissima all'indifferenza, al conformismo, allo stigma che colpisce i "diversi". E l'aver attraversato la stagione dell'Aids, mentre i suoi amici della comunità queer morivano a mazzi (uno dei capitoli più struggenti, benché inascoltati quegli artisti erano grandi comunicatori), a rendere così preziose le magnifiche fotografie di cui è costellato il film, schegge incandescenti di un mondo scomparso. Mentre è la capacità d'ascolto di Laura Poitras (suo "Citizenfour", docu-Oscar su Snowden), la delicatezza con cui ha raccolto i ricordi della Goldin, a rendere questo viaggio così straziante. Oltre che illuminante. Partiti dal Metropolitan di New York, dove gli attivisti del P.A.I.N. inscenano flashmob contro i Sackler, filantropi celebrati nei più grandi musei del mondo, torniamo a casa Goldin, dove il padre e la madre dell'artista, ormai anziani, ricordano la figlia suicida in una scena breve quanto memorabile. Mai forse la follia, l'estraneità e insieme la familiarità dei nostri genitori, hanno prodotto luce più abbagliante e definitiva. Alla fine tutta quella bellezza e il sangue versa- to non saranno stati inutili. Ed è già moltissimo.
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