Re Granchio

Una fiaba epica e contadina

Presentato alla Quinzaine des Réalisateurs di Cannes, un film dalle forti radici locali ma rivolto a un pubblico internazionale d' élite, coi toni della leggenda e uno stile sicuro, che può ricordare all' inizio certe cose di Alice Rohrwacher (l' attrice Maria Alexandra Lungu era nel suo Le meraviglie ) e poi guarda addirittura ai titoli "esotici" di Werner Herzog. Un ubriacone misantropo, sorta di intellettuale fuori posto in un borgo della Tuscia alla fine dell' 800, si innamora di una contadina, ma lei andrà in sposa a un principe e la vicenda prende la forma di una ricerca quasi simbolica fino all' altra parte del mondo. Il film respira un' aria dapprima fiabesca e contadina, poi epica, e la sua forza visiva si apprezza soprattutto sul grande schermo.
Da La Repubblica, 2 dicembre 2021


di Emiliano Morreale, 2 dicembre 2021