soljaris
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martedì 28 marzo 2017
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i ragazzi italiani non sono questi!!!
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Non è un paese per giovani è un film mediocre che racconta in modo superficiale e stereotipato i giovani italiani e il tema della loro fuga all'estero in cerca di un lavoro. I due protagonisti non possiedono nessuna delle qualità che contraddistinguono tanti ragazzi di oggi; non c'è traccia in essi di quel coraggio e determinazione che caratterizzano coloro che decidono di emigrare in cerca di un futuro. Sono degli sbandati privi di ideali e di progetti che ad un certo punto della loro vita decidono, con la complicità e i soldi dei loro genitori, di partire per Cuba per realizzare non si sa cosa. L'aggressività che il regista fa esprimere, in alcune scene, ai personaggi di Sandro e Luciano è stridente, spiazzante , in netto contrasto con la pulizia dei loro volti e sguardi.
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Non è un paese per giovani è un film mediocre che racconta in modo superficiale e stereotipato i giovani italiani e il tema della loro fuga all'estero in cerca di un lavoro. I due protagonisti non possiedono nessuna delle qualità che contraddistinguono tanti ragazzi di oggi; non c'è traccia in essi di quel coraggio e determinazione che caratterizzano coloro che decidono di emigrare in cerca di un futuro. Sono degli sbandati privi di ideali e di progetti che ad un certo punto della loro vita decidono, con la complicità e i soldi dei loro genitori, di partire per Cuba per realizzare non si sa cosa. L'aggressività che il regista fa esprimere, in alcune scene, ai personaggi di Sandro e Luciano è stridente, spiazzante , in netto contrasto con la pulizia dei loro volti e sguardi. Veronesi ha sposato, in modo acritico, la falsa ideologia secondo la quale la violenza è connaturata all'essere umano e può emergere in qualsiasi momento. Il film, insomma, non rende giustizia alle nuove generazioni e sembra condividere appieno l'idea che i ragazzi italiani sono dei bamboccioni.
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gifelt
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lunedì 27 marzo 2017
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coinvolgente
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A me il film è piaciuto. Le mie aspettative erano molto alte poichè ho imparato ad apprezzare il regista soprattutto ascoltandolo alla radio e, poichè gli riconosco una sensibilità non comune, immaginavo che avrebbe trattato il tema con tutte le sue doti di delicatezza e lucidità. E così è stato,almeno per me. Ho trovato particolarmente indovinato il personaggio della ragazza e del giovane scrittore, un pò meno quello del lottatore sul quale, a mio pareere, Veronesi ha indugiato un pò troppo in scene di violenza. Nel film ho ritovata tutto il Veronesi, con il suo sguardo lucido che non rinuncia, però, alla poesia.
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flyanto
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lunedì 27 marzo 2017
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un futuro possible in terre lontane
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Il titolo dell'ultimo film di Giovanni Veronesi, "Non è un Paese per Giovani", esplicitamente denuncia la difficile situazione dal punto di vista professionale che si trova in Italia in questi ultimi tempi: e, cioè, la mancanza di lavoro o la difficoltà a trovarne uno stabile e consono al proprio iter scolastico.
La storia prende inizio dal desiderio di affermazione e di trovare una giusta collocazione, professionalmente parlando, di due giovani di estrazione sociale completamente differente i quali, però, lavorano entrambi come camerieri presso un ristorante.
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Il titolo dell'ultimo film di Giovanni Veronesi, "Non è un Paese per Giovani", esplicitamente denuncia la difficile situazione dal punto di vista professionale che si trova in Italia in questi ultimi tempi: e, cioè, la mancanza di lavoro o la difficoltà a trovarne uno stabile e consono al proprio iter scolastico.
La storia prende inizio dal desiderio di affermazione e di trovare una giusta collocazione, professionalmente parlando, di due giovani di estrazione sociale completamente differente i quali, però, lavorano entrambi come camerieri presso un ristorante. Uno, con aspirazioni di diventare uno scrittore, è figlio di un edicolante pugliese che vende anche della frutta clandestinamente, l'altro, invece, con idee meno chiare sul proprio futuro, è figlio di un giornalista. Entrambi decidono, sul'esempio di loro coetanei che hanno trovato la propria strada all'estero, di costruirsene una a Cuba, accarezzando il sogno di aprire in una spiaggia fantastica un chiosco di bibite e vivande varie con in più la connessione Wi-Fi. Qui, nel frattempo, essi faranno la conoscenza di una ragazza molto particolare e con una storia personale drammatica alle spalle e verranno a contatto con una realtà del tutto nuova e molto diversa da quella che si immaginavano. Non a tutti si prospetterà il futuro roseo tanto sperato .....
Giovanni Veronesi, ben consapevole della situazione drammatica purtroppo vigente ora in Italia dal punto di vista occupazionale ed in seguito anche alle numerose interviste da lui fatte nel corso di una propria ricerca ad alcuni ragazzi appena laureati emigrati all'estero, ha proposto una realtà molto sentita e riguardante i giovani contemporanei del nostro Paese, attraverso una storia che si rivela avvincente, in alcune parti addirittura divertente, ma alquanto amara nel suo insieme. I tre giovani protagonisti, infatti, cercano, ognuno come può, di reagire e di lasciarsi alle spalle le proprie situazioni personali non del tutto felici, per non dire addirittura drammatiche. Veronesi non suggerisce (nè lo vuole) una soluzione alla problematica concernete il futuro personale delle nuove generazioni dal momento che il destino riservato ai tre personaggi non si verifica per tutti a lieto fine, ma presenta solo come possa avvenire la dinamica di determinati eventi e quanto il futuro di ogni singolo individuo sia determinato dalle azioni e dalle scelte di ciascuno. Pertanto, pur essendo una pellicola giovanile e, dunque, a tratti spensierata, in realtà essa possiede una malinconia di fondo che la rende credibile e, pertanto, accettabile in quanto vera. Ciò, poi, che contribuisce notevolmente alla sua riuscita viene determinato anche dalla scelta azzeccata dei protagonisti giovani (Filippo Schicchitano, Giovanni Anzaldo e Sara Serraiocco) e dalle riprese cinematografiche in locations del territorio cubano alquanto suggestive e quasi irreali per la loro bellezza inusuale.
Insomma, nel complesso, sicuramente un film consigliabile.
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flavio1234
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domenica 26 marzo 2017
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non decolla
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Argomento di attualità, tema accattivante, attori in parte: tutto sembrava far presagire un film piacevole e divertente. ma il tutto non funziona. non si sviluppa la chimica giusta e rimane un' opera piuttosto fredda, con una seconda parte sicuramente migliore, ma che non porta mai ad un assoluto coinvolgimento. Peccato! un' occasione sprecata per il cinema italiano.
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