Un thriller che si presta ad interpretazioni psicoanalitiche suggerite da subito dall?ambientazione della scena iniziale nello studio di una psicoterapeuta infantile, un preludio rivelatore delle intenzioni dello sceneggiatore con funzioni simili a quelle del prologo nella tragedia greca. La psicologa interrogando il bambino sul suo stato d?animo alla vigilia della vacanza che far? dal padre tenta di sollecitare una sua risposta emotiva da analizzare. Tuttavia soltanto arrivato in Svezia con il fratello pi? grande, dove il padre vive e lavora da quando si ? separato, emergeranno le paure pi? profonde dal suo inconscio prendendo forma nel fantasma di un uomo dal volto deturpato che il bambino identifica con il diavolo, ossia il padre mostrificato dal senso di abbandono sofferto, probabilmente amplificato da una narrazione colpevolizzante della figura paterna da parte della madre.
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Un thriller che si presta ad interpretazioni psicoanalitiche suggerite da subito dall?ambientazione della scena iniziale nello studio di una psicoterapeuta infantile, un preludio rivelatore delle intenzioni dello sceneggiatore con funzioni simili a quelle del prologo nella tragedia greca. La psicologa interrogando il bambino sul suo stato d?animo alla vigilia della vacanza che far? dal padre tenta di sollecitare una sua risposta emotiva da analizzare. Tuttavia soltanto arrivato in Svezia con il fratello pi? grande, dove il padre vive e lavora da quando si ? separato, emergeranno le paure pi? profonde dal suo inconscio prendendo forma nel fantasma di un uomo dal volto deturpato che il bambino identifica con il diavolo, ossia il padre mostrificato dal senso di abbandono sofferto, probabilmente amplificato da una narrazione colpevolizzante della figura paterna da parte della madre. Pi? che il plot, consistente in un dramma a carattere familiare travisato in horror paranormale dalle visioni allucinatorie del ragazzino, colpisce soprattutto l?attenzione maniacale del regista, Gilles Marchand, per la composizione cromatica della fotografia e per l?uso dei colori primari saturati, rosso, blu e giallo, che fanno somigliare esteticamente l?opera ad un fantasy di animazione.
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