Riuscire a trarre un buon film per il cinema da un tragico evento di cronaca che ha commosso e scosso milioni di spettatori in tutto il mondo è piuttosto difficile. Si pensi a cosa è successo a chi ha provato a trarre una storia per il grande schermo dalla tragedia delle torri gemelle! Molto più semplice che, con questi presupposti, riesca asciutto e decente un film per la TV. Questo film invece, coprodotto da RAI cinema per il grande schermo, non fa eccezione e, al di là di alcune scene di tensione gestite discretamente, non ha altro da offrire. Inverosimile in molti momenti, imbarazzante in altri (tutto il personaggio dell'italiana in luna di miele, interpretato da Alba Rohrwacher, è un inutile riempitivo già visto mille volte), calato sulle spalle ancora fragili di una giovane attrice (Stacy Martin) che da sola regge quasi tutto il film, senza riuscire a convincere del tutto, il film di Saada fallisce anche per il tentativo di risolvere il film d'azione in un finale di introspezione psicologica, per insegnarci che, da una simile esperienza, se ne esce definitivamente cambiati.
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Riuscire a trarre un buon film per il cinema da un tragico evento di cronaca che ha commosso e scosso milioni di spettatori in tutto il mondo è piuttosto difficile. Si pensi a cosa è successo a chi ha provato a trarre una storia per il grande schermo dalla tragedia delle torri gemelle! Molto più semplice che, con questi presupposti, riesca asciutto e decente un film per la TV. Questo film invece, coprodotto da RAI cinema per il grande schermo, non fa eccezione e, al di là di alcune scene di tensione gestite discretamente, non ha altro da offrire. Inverosimile in molti momenti, imbarazzante in altri (tutto il personaggio dell'italiana in luna di miele, interpretato da Alba Rohrwacher, è un inutile riempitivo già visto mille volte), calato sulle spalle ancora fragili di una giovane attrice (Stacy Martin) che da sola regge quasi tutto il film, senza riuscire a convincere del tutto, il film di Saada fallisce anche per il tentativo di risolvere il film d'azione in un finale di introspezione psicologica, per insegnarci che, da una simile esperienza, se ne esce definitivamente cambiati. Sicuramente è così, ma ci sarebbe voluta ben altra sceneggiatura perché questo concetto si trasmettesse allo spettatore. Che se ne esce dal cinema un po' infastidito da un film che non sembra avere una mèta precisa.
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[+] non capisco....
(di danimani)
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