Il classico horroretto da quattro soldi con i soliti clichè triti e ritriti e coi soliti personaggi stupidi e insopportabili che speri schiantino tutti dal primo all'ultimo, il tutto riproposto in una maniera che più banale non si può. Il come tutto inizia a muoversi è di un forzato impossibile: è morta una nostra amica, andiamo a casa sua di notte e giochiamo con la sua tavoletta Ouija al buio. Così. A caso. "Ma cos'è questo rumore che viene da piano di sopra" "Vado a vedere". Rigorosamente da solo e senza accendere le luci. Non si era mai vista una scena del genere in un film horror proprio. E questo è solo un assaggio.
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Il classico horroretto da quattro soldi con i soliti clichè triti e ritriti e coi soliti personaggi stupidi e insopportabili che speri schiantino tutti dal primo all'ultimo, il tutto riproposto in una maniera che più banale non si può. Il come tutto inizia a muoversi è di un forzato impossibile: è morta una nostra amica, andiamo a casa sua di notte e giochiamo con la sua tavoletta Ouija al buio. Così. A caso. "Ma cos'è questo rumore che viene da piano di sopra" "Vado a vedere". Rigorosamente da solo e senza accendere le luci. Non si era mai vista una scena del genere in un film horror proprio. E questo è solo un assaggio. Hanno provato anche a metterci dei colpi di scena, ma nulla da fare: tutto stratelefonato.
Complimenti vivissimi, a chi ha avuto questa brillante idea e a chi gliela ha pure prodotta (tra i produttori c'è pure Michael Bay, chissà perchè la cosa non mi ha stupito quando l'ho saputa). La fiera della banalità, fatta e finita.
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