ragthai
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venerdì 28 aprile 2017
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gradevole
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Questo e' il classico film-commedia leggero che se fosse stato americano verrebbe visto con occhio piu' benevolo, ma in Italia abbiamo sempre il vizio di fare gli sbob e far finta di apprezzare solo i mattoni. Gradevole
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renatoc.
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sabato 25 febbraio 2017
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simpatico!
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Nonostante la maggioranza di recensioni e commenti parla malissimo di questo film, io l'ho trovato piacevole! Niente di speciale ma che si vede con lo stesso piacere con cui si vedevano i films Disney per famiglie! Questo ovviamente è per adulti ma sembra più un film hollywoodiano che non italiano. Ed anche gli insegnamenti morali non sono male: innanzitutto un avvertimento alle ragazze che non si devono lasciare affascinare dal primo che capita senza conoscerlo bene, e poi scoprire che è già sposato e padre di famiglia! Poi ai giovani che si buttano in un'avventura con una donna sposata più matura di loro, ma col solo scopo di avere rapporti sessuali e che poi se la vedono capitare in casa dicendo loro: "Ho lasciato mio marito per te!"
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Nonostante la maggioranza di recensioni e commenti parla malissimo di questo film, io l'ho trovato piacevole! Niente di speciale ma che si vede con lo stesso piacere con cui si vedevano i films Disney per famiglie! Questo ovviamente è per adulti ma sembra più un film hollywoodiano che non italiano. Ed anche gli insegnamenti morali non sono male: innanzitutto un avvertimento alle ragazze che non si devono lasciare affascinare dal primo che capita senza conoscerlo bene, e poi scoprire che è già sposato e padre di famiglia! Poi ai giovani che si buttano in un'avventura con una donna sposata più matura di loro, ma col solo scopo di avere rapporti sessuali e che poi se la vedono capitare in casa dicendo loro: "Ho lasciato mio marito per te!" Al giovane gli è andata anche bene che dal marito si sia preso solo un cazzotto!!
E poi l'happy-end che tra le sei coppie due rimangono accoppiate dimenticando i loro tristi passati e riuscendo a raggiungere le loro aspirazioni! Sarà un film lontano dalla realtà, specialmente di questi tempi, ma non si può dire che non tiri su di morale e come quando si vedevano i film di Frank Capra o i Disney per famiglie poter dire alla fine: "Peccato che la relatà non sia così!"
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fabio1957
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venerdì 7 agosto 2015
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flop
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Moccia che ragazzo non è più da un pezzo crede ,di conoscere la psicologia dei giovani d'oggi,commettendo svariati errori di valutazione e confezionando un film ridicolo,che vorrebbe essere giovanilistico e invece finisce con l'essere una parodia del mondo universitario.o cambia registro o cambia tema , o è meglio che cambia mestiere. Flop
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enzo70
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domenica 9 febbraio 2014
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vale solo come un'occasione per i giovani
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Federico Moccia è uno che va preso per quello che è, un produttore di sentimenti e banalità a valori da hard discount. Dopo tre metri sopra il cielo e roba del genere punta dritto al cuore degli universitari fuori sede ed ecco un film sdolcinato sui valori, amicizia, genitori figli, amori difficili e, un po’ di sociale fa sempre bene, l’integrazione razziale. L’unico merito da attribuire a questo film è che consente a dei giovani di avere una passerella, che per quanto modesta possa essere, è sempre meglio di niente.
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lorbrush
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lunedì 21 ottobre 2013
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mocciao.
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Moccia conferma grandemente la capacità del suo sguardo registico di appiattire l'essere umano fino a trasformarlo in un burattino svuotato d'ogni impulso vitale, vittima di clichè, luoghi comuni e battute di quart'ordine, cornice d'un disegno comico che si ripete immutato. L'incapacità di sondare l'animo umano in modo originale non sarebbe così grave se il prodotto si presentasse per essere squisitamente e godibilmente comico; così però non è: Tutto il film è anumato dall'imperdonabile pretesa d'essere un compiuto ritratto generazionale, nel quale, spiace dirlo, può veramente riconoscersi solo chi, come lui, si ferma all'apparenza senza sforzarsi di andare oltre.
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Moccia conferma grandemente la capacità del suo sguardo registico di appiattire l'essere umano fino a trasformarlo in un burattino svuotato d'ogni impulso vitale, vittima di clichè, luoghi comuni e battute di quart'ordine, cornice d'un disegno comico che si ripete immutato. L'incapacità di sondare l'animo umano in modo originale non sarebbe così grave se il prodotto si presentasse per essere squisitamente e godibilmente comico; così però non è: Tutto il film è anumato dall'imperdonabile pretesa d'essere un compiuto ritratto generazionale, nel quale, spiace dirlo, può veramente riconoscersi solo chi, come lui, si ferma all'apparenza senza sforzarsi di andare oltre.
La forumla è vincente perchè ammicca sonorionamente ad un pubblico di massa che da questa balaità trae esattamente ciò di cui ha bisogno: una qualche risata (che scapperà a chi ride sempre delle stesse cose) e una qualche storiella d'amore inspida, insulsa e comune nella quale proiettare il riconoscimento della propria esperienza.
A proposito, io il film non l'ho visto.
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lapianista
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sabato 5 ottobre 2013
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mi e' piaciuto molto
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Davvero simpatico come sempre Moccia non finisce mai di stupirmi , Tratta il mondo dei giovani,adolescenti ,primi amori e batticuori in un modo dolcissimo.Ho letto tutti i suoi libri ,ho i dvd dei suoi film,penso prendero' il dvd .
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mickey97
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martedì 1 ottobre 2013
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perfetto connubio di emozioni e giuste atmosfere
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Federico Moccia scive e dirige un film dedicato agli universitari e crea un mondo in cui sono concentrate le emotività dei protagonisti supportate dalle giuste ed opportune atmosfere, Moccia, non punta sulla commedia ma su alcuni valori fondamentali quali l'amore, l'amicizia e la solidiarità, i quali attribuiscono alla pellicola anche toni drammatici. Il film alla fine, è pure commuovente, ogni personaggio si ritrova nei panni di un soggetto fortemente analizzato, le sofferenze vengono messe brillantemente a nudo sotto gli occhi dello spettatore. Universitari - molto più che amici all'inizio può non convincere ed è per questo che esegue un grandioso recupero facendo sì che lo spettatore non stacchi gli occhi dallo schermo, si rimane incollati alla poltrona e si assiste all'evoluzione di una pellicola apparentemente banale quando in realtà risulta ricca di bellissimi valori.
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Federico Moccia scive e dirige un film dedicato agli universitari e crea un mondo in cui sono concentrate le emotività dei protagonisti supportate dalle giuste ed opportune atmosfere, Moccia, non punta sulla commedia ma su alcuni valori fondamentali quali l'amore, l'amicizia e la solidiarità, i quali attribuiscono alla pellicola anche toni drammatici. Il film alla fine, è pure commuovente, ogni personaggio si ritrova nei panni di un soggetto fortemente analizzato, le sofferenze vengono messe brillantemente a nudo sotto gli occhi dello spettatore. Universitari - molto più che amici all'inizio può non convincere ed è per questo che esegue un grandioso recupero facendo sì che lo spettatore non stacchi gli occhi dallo schermo, si rimane incollati alla poltrona e si assiste all'evoluzione di una pellicola apparentemente banale quando in realtà risulta ricca di bellissimi valori. Un perfetto connubio di emozioni e giuste atmosfere che rende speciale il film scritto e diretto da Moccia, il quale si supera consapevole del fatto che la sua pellicola non sarebbe stata apprezzata da chi si aspettava una commedia vera e propria. La critica condanna Moccia e parla per giunta di un mondo di finzione lontano dalla realtà senza nemmeno rendersi conto di quanto il film risulti reale e sincero nell'esternare tutte le emozioni che ne scaturiscono. Il film non fa ridere, è vero, sa solo strappare qualche sorriso ma sa commuovere e centra in pieno il bersaglio grazie anche agli attori che sanno immedesimarsi anche in parti decisamente più drammatiche. Primo Reggiani e Maria Chiara Centorami risultano una spanna sopra tutti gli altri, il primo studia medicina per tradizione familiare e non per passione, in realtà vuole fare il comico mentre la seconda ha perso il padre ed ora deve recuperare il rapporto con la madre. La pelicola comprende un sentimentalismo a dir poco inaspettato ma alquanto toccante, le musiche sottolineano lo stato d'animo dei protagonisti come ad esempio Stupida di Alessandra Amoroso e Bene se ti sta bene di Arisa. Un film davvero sorprendente che alla fine si rivela un perfetto connubio di emozioni e giuste atmosfere.
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epidemic
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domenica 29 settembre 2013
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bleah
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Federico Moccia...povera Italia
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angelo bottiroli - giornalista
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sabato 28 settembre 2013
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l'arte solo italiana di far ridere e piangere
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Credo che “Universitari – Molto più che amici” sia l’esempio classico del film all’italiana, quello che nessun’altro Stato al mondo riesce a fare e cioè realizzare un’opera che al tempo è stesso è comica e triste.
Un film che alterna quasi uno dopo l’altro scene comiche e scene di una drammatica estrema, in certi casi una immediatamente successiva all’altra, così non sai mai se devi ridere o piangere, in un turbinio di emozioni contrastanti che solo il cinema italiano sa realizzare.
Siamo in presenza di una commedia agro dolce, dai toni a volte drammatici a volte incredibilmente comici: si ride e si piange, insomma passando dalle lacrime di gioia a quelle di dolore.
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Credo che “Universitari – Molto più che amici” sia l’esempio classico del film all’italiana, quello che nessun’altro Stato al mondo riesce a fare e cioè realizzare un’opera che al tempo è stesso è comica e triste.
Un film che alterna quasi uno dopo l’altro scene comiche e scene di una drammatica estrema, in certi casi una immediatamente successiva all’altra, così non sai mai se devi ridere o piangere, in un turbinio di emozioni contrastanti che solo il cinema italiano sa realizzare.
Siamo in presenza di una commedia agro dolce, dai toni a volte drammatici a volte incredibilmente comici: si ride e si piange, insomma passando dalle lacrime di gioia a quelle di dolore.
Non sono ovviamente d’accordo con i tanti critici cinematografici che stroncano questo film, che invece è il tipo esempio di cosa sanno fare i registi e soprattutto gli attori italiani che anche quasi sconosciuti come sono i 6 ragazzi protagonisti del film che riescono ad interpretare parti comiche e drammatiche.
Forse i tanti miei colleghi giornalisti che amano recensire i film e che hanno stroncato quest’opera si aspettavano qualcosa di diverso: un film sugli universitari di oggi, ma credo che sia questo l’errore che fanno certi miei colleghi: aspettarsi qualcosa da un film. Io vado a vedere un film senza neppure quasi leggere la trama e non mi aspetto nulla e vedo cosa mi offre e alla fine tiro le somme.
Per questo dico che “Universitari – Molto più che amici” è un bel film. Certo non attuale come avrebbero preteso i miei colleghi critici che lo hanno stroncato, ma ricco di grandi valori, come l’amore , l’amicizia, la solidarietà,
E poi mette in risalto l’inevitabile attrito tra genitori e figli grandi, le diversità e le divergenze.
Gli attori sono tutti all’altezza perché anche se non sono chiamati ad un impegno particolare come detto riescono ad alternare scene comiche ad altre drammatiche. Fra i sei protagonisti, però credo che una menzione particolare la meriti Maria Chiara Centorami nel ruolo di Emma al suo esordio come attrice in una parte non facile da ragazza apparentemente stupida.
Il regista Federico Moccia si trova perfettamente a suo agio nel descrivere questo ambiente strano e un po’ avventuroso dei 6 giovani universitari girato in una Roma inedita dove non si vedono monumenti famosi, ma riesce a crea un film bello e godibile, sicuramente da vedere.
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[+] ma sei serio?
(di f.martini)
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[+] ma veramente serio..
(di alex99)
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(di gikkio)
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francesca50
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sabato 28 settembre 2013
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film semplice, ma da vedere
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A me pur nella sua ripetitività e superficialità è sembrato un film da vedere perché fa riflettere su come la scuola e le famiglie sfasciate non sappiano educare i figli. In fondo la banda è vittima di suggestioni che se avessero avuto una famiglia e una scuola in grado di educare non avrebbero subito. Ho notato però che la sala era piena di adolescenti senza genitori e l'unica adulta ero io. Speriamo sia dipeso dall'ora...era pomeriggio.
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