lu pichi
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domenica 7 luglio 2024
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troppo bello. per me è neorealismo.
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Ogni volta che vedo questo film mi assorbe, mi piace troppo, ci rivedo un pezzo della mia vita gente e situazioni che ho visto e ho incontrato in passato, Gassmann è straordinario, brava Nadia Rinaldi qui in una veste drammatica. Roman è un rumeno che vive da 30 anni in Italia, nella vita non è riuscito a far nulla se non lo spacciatore, è stato in galera per omicidio ma grazie ad un bravo avvocato è uscito (Michele Placido), ha una moglie che lo ha abbandonato e un figlio ormai grande a cui vorrebbe dare un'esistenza migliore, probabilmente vede nel successo di Nicu il proprio riscatto sociale. (DA QUI SPOILERO) Il ragazzo influenzato dal Talebano, un amico tossico più grande di lui, si fa convincere ad acquistare una grande quantità di eroina da spacciare, per trovare i soldi li ruba al padre mettendolo nei guai ma a sua volta verrà ingannato e derubato dal Talebano.
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Ogni volta che vedo questo film mi assorbe, mi piace troppo, ci rivedo un pezzo della mia vita gente e situazioni che ho visto e ho incontrato in passato, Gassmann è straordinario, brava Nadia Rinaldi qui in una veste drammatica. Roman è un rumeno che vive da 30 anni in Italia, nella vita non è riuscito a far nulla se non lo spacciatore, è stato in galera per omicidio ma grazie ad un bravo avvocato è uscito (Michele Placido), ha una moglie che lo ha abbandonato e un figlio ormai grande a cui vorrebbe dare un'esistenza migliore, probabilmente vede nel successo di Nicu il proprio riscatto sociale. (DA QUI SPOILERO) Il ragazzo influenzato dal Talebano, un amico tossico più grande di lui, si fa convincere ad acquistare una grande quantità di eroina da spacciare, per trovare i soldi li ruba al padre mettendolo nei guai ma a sua volta verrà ingannato e derubato dal Talebano. Per il dispiacere si inniettera eroina, Roman vedendo il figlio drogato impazzirà dal dolore. Il finale è aperto è come in Birdman gli si può dare due interpretazioni diverse, la mia è tragica poi ognuno e libero di vederla come vuole.
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giovedì 28 settembre 2023
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gli sceneggiatori sono importanti.
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Neanche un cenno a Moroni? O la mia vista mi ha abbandonato..
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pisiran
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mercoledì 11 giugno 2014
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attori di razza............
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Ho visto il film per caso e ringrazio il caso per la visione e lo stupore assegnatomi. Non solo trovo che l'esordio alla regia di Alessandro Gassman sia di tutto rispetto, ma trovo che l'interpretazione del personaggio ( a mio parere non facile ) sia stata all'altezza. Razza bastarda è un film un pò fuori dagli schemi per un esordiente alla regia, e anche un pò impegnativo sia dal punto di vista narrativo che della visione. L'uso del bianco e nero è certamente in sintonia sia con l'ambiente (squallido, buio, nero che più nero non si può), sia con l'intento, se tale fosse, di scuotere gli animi di chi a quell'ambiente si avvicina.
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Ho visto il film per caso e ringrazio il caso per la visione e lo stupore assegnatomi. Non solo trovo che l'esordio alla regia di Alessandro Gassman sia di tutto rispetto, ma trovo che l'interpretazione del personaggio ( a mio parere non facile ) sia stata all'altezza. Razza bastarda è un film un pò fuori dagli schemi per un esordiente alla regia, e anche un pò impegnativo sia dal punto di vista narrativo che della visione. L'uso del bianco e nero è certamente in sintonia sia con l'ambiente (squallido, buio, nero che più nero non si può), sia con l'intento, se tale fosse, di scuotere gli animi di chi a quell'ambiente si avvicina. E' una storia che di reale purtroppo ha tutto e illustra fatti, personaggi ed ambienti a volte troppo vicini a noi e altrettanto spesso ignorati. Che un regista per altro esordiente si prenda la briga e l'onere di descrivere una storia del genere, significa non solo che è di razza buona (vedi il cognome) ma che dentro di lui c'è la voglia di fare cose nuove ed importanti. Certamente Alessandro Gassman non ha bisogno del mio augurio, ma se mi è permesso io comunque gli auguro di proseguire per questa strada che senza dubbio potrà diventare una autostrada. Complimenti all'opera prima. Pisiran-Vr.
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cantodiluna
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giovedì 5 giugno 2014
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disturbante, duro, amarissimo
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Storia disturbante, nuda e cruda. Un bianco e nero incisivo che non consente sfumature, rappresentato come un fumetto tragico. Forse un po' sopra le righe il padre-Gassmann, ma è difficile stabilire quanto possa essere, o non essere, grottesco sopravvivere in fondo ad un barile sporco, che non offre risalite. Non potrebbe concludersi diversamente ma non si resta delusi, bensì, appunto, disturbati. Secondo me, obiettivo raggiunto.
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ginger snaps
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lunedì 24 marzo 2014
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semplicemente stupendo
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altro che" La grande bellezza" Gasman meritava davvero un Oscar. Bravissimo nell'interpretare uno zingaro rumeno da sembrare quasi vero. Bravi tutti, una grande genialata italiana. Ma comè che non sono riuscita a vederlo al cinema?
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catvirgilio
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giovedì 20 marzo 2014
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piu' coraggio per diffondere i buoni film
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Attori bravissimi
Ecco come l'arte aiuta, con leggerezza, ad affrontare la dura realtà ed a prenderne consapevolezza.
Complimenti ad Alessandro Gassman.
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loisthreepwood
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lunedì 5 agosto 2013
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ben studiato
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Bellissima fotografia, interpretazioni interessanti ma alcune scene un po' troppo cariche. Non mi è piaciuto per nulla la scena iniziale, l'interpretazione della donna e la reazione di Romanov con la motosega e, in generale, il film è poco scorrevole. Ma ddevo ammettere che il finale mi ha quasi commosso!
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ilpareredelpubblico
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venerdì 26 aprile 2013
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un film veritiero
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Razzabastarda è uno di quei film che dovrebbero vedere i ragazzi nelle scuole.Un film che ci mostra che siamo tutti uguali, non importa se zingaro romeno o italiano siamo in grado di provare tutti le stesse emozioni.Emozioni che prova Roman, padre di un figlio italo/romeno di cui vuole essere amico e genitore e non fargli mancare nulla.Non fargli mancare nulla perchè consapevole che ci pensa il mondo a fargli mancare tutto quello di cui un ragazzo di 16 anni ha bisogno:degli amici una fidanzata e qualcuno che gli voglia bene anzichè evitarlo perchè diverso.Un film sugli affetti e soprattutto sulla malavita che regna incontrastata in una roma lontana da quella che siamo abituati a vedere in tv,una città in cui la droga scorre a fiumi e non risparmia nessuno senza tetto o avvocati,la rovina di tanti e la ricchezza di pochi.
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Razzabastarda è uno di quei film che dovrebbero vedere i ragazzi nelle scuole.Un film che ci mostra che siamo tutti uguali, non importa se zingaro romeno o italiano siamo in grado di provare tutti le stesse emozioni.Emozioni che prova Roman, padre di un figlio italo/romeno di cui vuole essere amico e genitore e non fargli mancare nulla.Non fargli mancare nulla perchè consapevole che ci pensa il mondo a fargli mancare tutto quello di cui un ragazzo di 16 anni ha bisogno:degli amici una fidanzata e qualcuno che gli voglia bene anzichè evitarlo perchè diverso.Un film sugli affetti e soprattutto sulla malavita che regna incontrastata in una roma lontana da quella che siamo abituati a vedere in tv,una città in cui la droga scorre a fiumi e non risparmia nessuno senza tetto o avvocati,la rovina di tanti e la ricchezza di pochi.
Riuscirà Roman a regalare una vita migliore alla sua famiglia senza sporcarsi le mani?
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flyanto
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martedì 23 aprile 2013
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quando il riscatto è pressoché impossibile
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Film tratto dalla pièce teatrale dello scrittore cubano Reinaldo Podov dove si racconta il rapporto esistente tra un padre ed un figlio rumeni che vivono le proprie giornate in un campo nomadi alla periferia della città di Latina. Quelle del padre, che ha scontato vari anni in galera a causa di un omicidio, sono caratterizzate da trattative di spaccio di droga e losche amicizie, quelle del figlio sono divise tra la scuola con scarso risultato, la giovane fidanzatina e soprattutto la frequentazione di un figuro tossicodipendente, chiamato "Il Talebano", più grande di lui e fortemente influente sulla sua persona tale da indurlo e condurlo in traffici loschi di eroina.
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Film tratto dalla pièce teatrale dello scrittore cubano Reinaldo Podov dove si racconta il rapporto esistente tra un padre ed un figlio rumeni che vivono le proprie giornate in un campo nomadi alla periferia della città di Latina. Quelle del padre, che ha scontato vari anni in galera a causa di un omicidio, sono caratterizzate da trattative di spaccio di droga e losche amicizie, quelle del figlio sono divise tra la scuola con scarso risultato, la giovane fidanzatina e soprattutto la frequentazione di un figuro tossicodipendente, chiamato "Il Talebano", più grande di lui e fortemente influente sulla sua persona tale da indurlo e condurlo in traffici loschi di eroina. Il padre molto idealisticamente sogna per il figlio un futuro migliore del suo, provvisto di un titolo di studio e, magari, anche di un lavoro onesto, mentre il figlio, si ribella all'ingerenza pressante del padre seguendone di pari passo le orme e scegliendo di condurre la propria esistenza verso un epilogo certamente drammatico, se non tragico. Questo film costituisce la prima opera come regista dell'attore Alessandro Gassman, che qui compare anche come protagonista interpretando la figura del padre del ragazzo, ed è girato in bianco e nero come quasi fosse un documentario verità su certe orripilanti realtà e con uno stile crudo ed asciutto come, del resto, si confà alla tematica afrontata. Una rappresentazione di un mondo e di individui che trascorono la propria esistenza ai margini della società, seguendo principi e regole di vita del tutto lontane dalla buona condotta sociale e secondo le leggi oneste della Costituzione di un paese e da cui non si e non vogliono nemmeno distaccarsi. Chi tenta di farlo, come qui il padre Alessandro Gassman che si adopera in tutto e per tutto per "riscattare" il figlio da un infame destino, non ce la fa perchè è troppo radicata la propria mancanza di principi morali ed un qualsiasi barlume di buona condotta e perchè anche circondati in maniera troppo serrata da tutto un ambiente dove la criminalità è all'ordine del giorno, anzi l'unica forma di "legge" riconosiuta e rispettata. Alessandro Gassman interpreta in maniera estremamente efficace il suo ruolo di Rom emigrato e trapiantato in Italia, presentandosi allo spettatore in maniera altamente realistica sia dal punto di vista dell'aspetto fisico, agghindato come uno effettivamente appartenente alla razza rumena, sia dal punto di vista della parlata italiana che viene riprodotta con l' incancellabile inflessione straniera. Anche il resto degli attori intorno a lui, in particolare il giovane Giovanni Anzaldo che interpreta la parte del figlio, sono altamente credibili nella rappresentazione dei propri personaggi. Insomma da non sottovalutare assolutamente.
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aleandrafi
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martedì 23 aprile 2013
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un capolavoro ! (ma non per tutti ?!)
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Non vado mai a vedere film con sole due stelle!!
Per fortuna che questa è stata un eccezione, per questo ci tengo a dare la mia impressione, visto il basso punteggio e lo scarsa promozione che ha avuto..
E' un film che aggredisce allo stomaco con la forza brutale, di un bianco e nero che non indugia in sfumature di grigi patinati ( in cerca di facili consensi) ma che mette in risalto la crudezza della storia, con la forza della luce di un temporale notturno, che esalta e rafforza la grottesca vicenda, di quotidiano degrado,interpretata stupefacentemente da Gasman.
Niente lieto fine.. se non hai le fegato ..meglio stare a casa !
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