edo
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lunedì 29 gennaio 2024
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"vedo la gente morta"? già sentito... ma forse no!
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Buon parte della Stampa Specializzata non ha apprezzato il tentativo di giocare con i registri e mescolare commedia, thriller ed elemento soprannaturale (parlare di horror mi sembra davvero eccessivo) e in effetti qua e là il film scivola su qualche ingenuità tecnica e di scrittura. Alcuni passaggi suonano fin troppo prevedibili ma è il prezzo da pagare per una storia fresca e pulita che scorre via in poco più di un'ora e mezza con un ritmo godibile e senza mai annoiare.
Lo stile strizza l'occhio a precedenti illustri (da "Ritrono al Futuro" a "Il Sesto Senso", da "Ghosbusters" a "Men in Black", da "Poltergeist" a "Harry Potter") ma sempre con gusto ed equilibrio.
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Buon parte della Stampa Specializzata non ha apprezzato il tentativo di giocare con i registri e mescolare commedia, thriller ed elemento soprannaturale (parlare di horror mi sembra davvero eccessivo) e in effetti qua e là il film scivola su qualche ingenuità tecnica e di scrittura. Alcuni passaggi suonano fin troppo prevedibili ma è il prezzo da pagare per una storia fresca e pulita che scorre via in poco più di un'ora e mezza con un ritmo godibile e senza mai annoiare.
Lo stile strizza l'occhio a precedenti illustri (da "Ritrono al Futuro" a "Il Sesto Senso", da "Ghosbusters" a "Men in Black", da "Poltergeist" a "Harry Potter") ma sempre con gusto ed equilibrio.
Nell'insieme il risultato di questa commistione di generi funziona piuttosto bene, diverte, sorprende e, quando è necessario, emoziona, soprattutto per merito della buona alchimia tra i personaggi, oltre che della prova maiuscola del protagonista Anton Yelchin.
Sicuramente da vedere!
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eugen
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mercoledì 3 maggio 2023
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anche"cartoon"
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Vorrei aggiungere solo che, nella rapiddita'di ceete sequenze d'azione Sommers usa uno stilie"da cartoon", che pero'maneggia con intelligenza. Eugen
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carloalberto
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martedì 17 agosto 2021
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vietato ad un pubblico adulto
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Fantasy horror stile Scooby-Doo destinato ad un pubblico infantile o tutt’al più adolescenziale, come del resto La Mummia dello stesso regista, Stephen Sommers.
Difficile parlar male di un film il cui protagonista, Anton Yelchin, è scomparso tre anni dopo averlo girato, giovanissimo, per un banale incidente d’auto.
Difficile, tuttavia, dirne bene e non per colpa del cast, in cui figura anche il grande Willem Dafoe. I dialoghi, sopratutto, artificiosi e banali, sono assai fastidiosi, avvertendosi lo sforzo costante dell’autore di inserire in ogni scena una serie di battute che vorrebbero essere comiche o divertenti o almeno spiritose e che, purtroppo, non riescono ad ottenere l’effetto desiderato risultando soltanto imbarazzanti.
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Fantasy horror stile Scooby-Doo destinato ad un pubblico infantile o tutt’al più adolescenziale, come del resto La Mummia dello stesso regista, Stephen Sommers.
Difficile parlar male di un film il cui protagonista, Anton Yelchin, è scomparso tre anni dopo averlo girato, giovanissimo, per un banale incidente d’auto.
Difficile, tuttavia, dirne bene e non per colpa del cast, in cui figura anche il grande Willem Dafoe. I dialoghi, sopratutto, artificiosi e banali, sono assai fastidiosi, avvertendosi lo sforzo costante dell’autore di inserire in ogni scena una serie di battute che vorrebbero essere comiche o divertenti o almeno spiritose e che, purtroppo, non riescono ad ottenere l’effetto desiderato risultando soltanto imbarazzanti.
Il finale a sorpresa, unica trovata intelligente del plot, che avrebbe potuto riscattare in extremis il film, è talmente intriso da una retorica sentimentale e sdolcinata, che si prolunga indefinitamente nell’ultima sequenza in un patetismo compiaciuto e piagnucoloso, da rovinare irrimediabilmente l’ultima possibilità della pellicola di farsi apprezzare anche da un pubblico adulto.
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elgatoloco
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venerdì 10 aprile 2020
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film bello, da un testo discreto
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"Odd Thomas"(2013, di Stephen Sommers, anche per la sceneggiautra, ricavata da un romanzo di Dean Ro-Koontz)è, come si pyò affermare senza problemi, un"bel film", senza essere un capolavoro: tratto, prima di tutto, da un romanzo di Koontz che, nel genere fantastico, è un autore di un certo rilievo ma decisamente inferiore alla tradizione di autori come Stepjen King. Il tema è comunque interessante, ossia quello di un giovane "sensitivo", che non solo vede i morti ma sa comunicare con loro, ma intuisce anche certi misteriosi segnali che provengono da esseri preannuncianti sciagure, i bodachs, che solo lui vede(peraltro rremininscena di credenze antiche, che nel volo di determinati uccelli e in altri segni naturali identificavano sciagure).
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"Odd Thomas"(2013, di Stephen Sommers, anche per la sceneggiautra, ricavata da un romanzo di Dean Ro-Koontz)è, come si pyò affermare senza problemi, un"bel film", senza essere un capolavoro: tratto, prima di tutto, da un romanzo di Koontz che, nel genere fantastico, è un autore di un certo rilievo ma decisamente inferiore alla tradizione di autori come Stepjen King. Il tema è comunque interessante, ossia quello di un giovane "sensitivo", che non solo vede i morti ma sa comunicare con loro, ma intuisce anche certi misteriosi segnali che provengono da esseri preannuncianti sciagure, i bodachs, che solo lui vede(peraltro rremininscena di credenze antiche, che nel volo di determinati uccelli e in altri segni naturali identificavano sciagure). Come tale, egli è yfficialmente cameriere in un bar-ristorante in una cittadina della Calfornia meridionale, vicina significativamente al deserto, in realtà al serivizio del locale sceriffo(Willem Dafoe che, con l'espressione del viso cge gli è connaturata, con crimini, anche"soprannaturali"è quasi"condannato"ad avere a che fare). Presto si accorge che la storia della sua piccola città è destinata a subire una vera e propria strage, dunque non può fare altro che accertarsi di tutti i"segni"che le creature particolari gli inviano(senza ovviamente volerlo)e che intravede anche in un curioso"Fungus Man", un essere mostruooso che, quasi ricordando teorie fisiognomiche di Robinet o di Lavater, ricordano decisamente un fungo enome quanto mostruoso. Con un ritmo talora"indiavolato"(termine anche complessivamente adeguato alla narrazione)Sommers ci mostra quanto avviene in termini"dromologici", ma anche quanto potrebbe avvenire e quanto si prepara, dove il giovane Odd Thomas è sempre in costante rapporto con la sua"girl friend" che appare decisamnte solare al suo cofronto. Il film, che si svolge decisamente in termini di accelerazione, riserva poi nel finale una sorpresa assolutamente inattesa, pur se non nuovissima nel panroama del cinema fantastico, soprattuto dell'ultimo ventennio. Anton Yechin e Addison Timmy sono ciò che si dice una"bella coppia", di Dafoe si è detto, notevole è la partecipazione di Gugu Moatha-Raw, la bellissima mulatta già protagonista di opere anche di importanza e produzione di senso più notevoli. In complesso un film che non delude, pur se dal livello di alcuni fim tratti da King siamo decisamente lontani, intendendo soprattutto "Shining"di Kubrick. Ma complessivamente"ci siamo". El Gato
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toty bottalla
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mercoledì 25 gennaio 2017
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thriller fantastico leggero e sentimentale!
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Odd è un ragazzo che ha poteri soprannaturali, riesce a vedere i morti e a prevedere il male che riescono a fare i vivi...Una storia che ha i colori di commedia, avventura, thriller poliziesco con fase sentimentale alla "Ghost" un racconto ben spianato e piacevole che, seppure poco originale simpatizza col pubblico fino a commuoverlo nel finale un pò a sorpresa, più che sufficiente l'interpretazione corale. Saluti.
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elgatoloco
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giovedì 25 agosto 2016
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un curioso horror, impastato con altro
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Stephen Sommers, regista ormai affermato da tempo, trae questo"Odd Thomas"(dove Odd ha a che fare anche con"God", diremmo, vista l'acclamazione del subfinale; un po'il gioco di parole segnalato giustamente da vari interpreti per"En attendant Godot"di Samuel Beckett-"God not"e vari altri"giochi")da Dean Koontz, che, come scrittore(è decisamente questo e solo questo)possiamo considerare quasi l'anti-Stephen King, con un ritmo assolutamente frenetico, soprattutto nelle parti narrate(narrazione in prima persona, dunque decisamente autobiografica, ossia qualcosa che è relativamente raro, preferendo molti autori la terza persona, ossia facendo raccontare le vicende da chi non è protagonista), dove stilisticamente abbiamo tratti anche comico-grotteschi, quasi da"cartoon"-e l'ispirazione tratta dal fumetto, testo letterario di partenza a parte, è praticamente certa-ma poi la vena"dark"riprende slancio, legandosi alla storia romantica di Odd(che a tratti ci fa rammentare il classico"Ghost"), innamorato e riamato da Stormy, interpretata dalla brava Addison Timlin(mentre il protagonista Odd è Anton Yelchin, decisamente"in parte" e lo sceriffo, personaggio buono ma anche inquietante per qualche verso, è Willem Dafoe, da sempre quasi un'icona dark).
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Stephen Sommers, regista ormai affermato da tempo, trae questo"Odd Thomas"(dove Odd ha a che fare anche con"God", diremmo, vista l'acclamazione del subfinale; un po'il gioco di parole segnalato giustamente da vari interpreti per"En attendant Godot"di Samuel Beckett-"God not"e vari altri"giochi")da Dean Koontz, che, come scrittore(è decisamente questo e solo questo)possiamo considerare quasi l'anti-Stephen King, con un ritmo assolutamente frenetico, soprattutto nelle parti narrate(narrazione in prima persona, dunque decisamente autobiografica, ossia qualcosa che è relativamente raro, preferendo molti autori la terza persona, ossia facendo raccontare le vicende da chi non è protagonista), dove stilisticamente abbiamo tratti anche comico-grotteschi, quasi da"cartoon"-e l'ispirazione tratta dal fumetto, testo letterario di partenza a parte, è praticamente certa-ma poi la vena"dark"riprende slancio, legandosi alla storia romantica di Odd(che a tratti ci fa rammentare il classico"Ghost"), innamorato e riamato da Stormy, interpretata dalla brava Addison Timlin(mentre il protagonista Odd è Anton Yelchin, decisamente"in parte" e lo sceriffo, personaggio buono ma anche inquietante per qualche verso, è Willem Dafoe, da sempre quasi un'icona dark). Fortissima componente di effettistica speciale(e l'elemento sorpresa prevale sulla suspense, che pure non è assente, ma spesso è prevedbile), in particolare quando il regista-.autore Sommers, mago di effetti speciali, appunto, caratterizza i"Bodach", quasi grotteschi-enormi"ragni"che prevedono-anticipano eventi tragici che coinvolgono la piccola comunità di Pico Mundo, dove certo anche le tecniche di recente acquisizione e in continua-costante evoluzione(computergrafica e quanto vi si lega)hanno un gran peso. L'incontro con i morti, che a Odd appaiono, non è particolarmente traumatico(niente "fantasmi"nell'accezione classica del lemma), ma al protagonista comunica la conoscenza di segreti, legati alla tragica fine dei personaggi in questione(l'elemento"thrilling", diciamo così, che però viene presto lasciato da parte, dopo una notevole accentuazione iniziale). Concludendo, possiamo parlare di una contaminatio di stili ed elmenti, felice ma non sempre- El Gato
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liuk!
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venerdì 1 gennaio 2016
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gran ritmo
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Action/horror che sacrifica la narrazione per accellerare il ritmo, fin quasi alla frenesia. Non un capolavoro ma un buon film. Yelchin è bravo.
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kyotrix
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lunedì 23 novembre 2015
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bello!
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A me è piaciuto. Commedia horror investigativa. Simpatica, d'azione, alcuni momenti di suspense, finale leggermente commovente e con colpo di scena ( che si intuisce in anticipo, mi ero accorto subito che non parlava...)
Consigliato!
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