wolvie
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mercoledì 19 agosto 2020
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vichinghi con pochi soldi
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Ci sono stati un paio d anni che hanno visto un proliferare di film con protagonisti i vichinghi, sulla scia del successo della serie "Vikings". Questi film spesso sono stati realizzati con pochi soldi, in fretta e furia e i risultati virano verso il mediocre con frequenza.
Questo "Hammer of the Gods" trasla un protagonista della serie "Vikings", l' attore Clive Standen "Rollo", in un ruolo similare e addirittura reinterpreta il personaggio storico di Ivar Senz' Ossa con una rappresentazione cinematografica più simile all' iconografia del personaggio Barbanera dell anime "One Piece" .
Principino vichingo deve trovare il fratello maggiore andato "fuori di testa" esiliato in Sassonia (come Kurtz in "Apocalypse Now"), con una "tribù " di reietti dediti alla violenza e al cannibalismo.
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Ci sono stati un paio d anni che hanno visto un proliferare di film con protagonisti i vichinghi, sulla scia del successo della serie "Vikings". Questi film spesso sono stati realizzati con pochi soldi, in fretta e furia e i risultati virano verso il mediocre con frequenza.
Questo "Hammer of the Gods" trasla un protagonista della serie "Vikings", l' attore Clive Standen "Rollo", in un ruolo similare e addirittura reinterpreta il personaggio storico di Ivar Senz' Ossa con una rappresentazione cinematografica più simile all' iconografia del personaggio Barbanera dell anime "One Piece" .
Principino vichingo deve trovare il fratello maggiore andato "fuori di testa" esiliato in Sassonia (come Kurtz in "Apocalypse Now"), con una "tribù " di reietti dediti alla violenza e al cannibalismo.
Il principe e i suoi compagni d arme (che faranno tutti una brutta fine) attraversato il suo percorso di formazione sarà pronto a diventare re e affrontare i Sassoni.
Produzione appena vedibile che narra le vicende per schemi, in quattro location e che eccede spesso nella violenza per riempire buchi di sceneggiatura, molto succede fuori schermo.
Niente di memorabile
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khaleb83
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giovedì 15 gennaio 2015
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non un capolavoro
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Non un capolavoro, ma da vedere. Come molti film del genere (o di genere?) certi passaggi diventano troppo sofisticati, inutilmente sofisticati, nel tentativo di scongiurare il massacro gratuito. La regia non è perfetta, la recitazione neanche, danno l'idea di qualcosa di costantemente incompiuto, che vorrebbe fare il grande salto senza riuscirci; il riciclare pezzi del cast di Vikings fa un po' sorridere, così come infilare James Cosmo in qualsiasi film con popolazioni barbariche inizia ormai ad essere curioso.
Tuttavia, nonostante questi difetti enormi, alla fine in qualche modo il film riesce sul serio a comunicare un'esaltazione della barbarie e in maniera anche piuttosto forte. Nascosto sotto degli errori imperdonabili, ci dev'essere del vero talento.
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Non un capolavoro, ma da vedere. Come molti film del genere (o di genere?) certi passaggi diventano troppo sofisticati, inutilmente sofisticati, nel tentativo di scongiurare il massacro gratuito. La regia non è perfetta, la recitazione neanche, danno l'idea di qualcosa di costantemente incompiuto, che vorrebbe fare il grande salto senza riuscirci; il riciclare pezzi del cast di Vikings fa un po' sorridere, così come infilare James Cosmo in qualsiasi film con popolazioni barbariche inizia ormai ad essere curioso.
Tuttavia, nonostante questi difetti enormi, alla fine in qualche modo il film riesce sul serio a comunicare un'esaltazione della barbarie e in maniera anche piuttosto forte. Nascosto sotto degli errori imperdonabili, ci dev'essere del vero talento.
Consiglio di vedere il film in inglese, al più con i sottotitoli, perché le voci italiane (e solitamente io sono un estimatore del doppiaggio) sono decisamente troppo "dolci".
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