luca scialo
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venerdì 24 luglio 2020
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come sarebbe andata tra rocky e jack lamotta?
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In tanti ce lo siamo chiesti: come sarebbe andato un match tra Rocky e Jack LaMotta? Cerca di dare una risposta Peter Segal, autore di diverse commedie brillanti, non del tutto riuscite in realtà. Certo, Segal li riporta sul ring a 70 anni suonati (in tutti i sensi) e con nominativi diversi. La commedia procede in modo scontato fino alla fine. Con qualche momento ironico e qualche momento di riflessione sulla terza età. De Niro e Stallone, consapevoli di essere "leggermente" ridicolizzati dal tutto, cercano comunque di buttarla sull'auto-ironia. Forti della loro esperienza quarantennale sul set.
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critichetti
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venerdì 5 maggio 2017
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l'elogio alla vecchiaia
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Quando si seppe che,a distanza di più di trenta anni,De Niro e Stallone si sarebbero rimessi i guantoni,molti si crearono delle aspettative esagerate.E a cagione di ciò,tutti si aspettavano il film dell'anno;trovando invece un prodotto che certo intrattiene,ma se visto con eccessive attese è destinato a deludere.IN realtà,però,questo film dalla buonissima fotografia riesce appieno nel suo vero intento:immettere nella società di oggi,obnubilata dalle modernità,il tema del riscatto degli anziani.Sotto svariati punti di vista,il film ricorda la commedia "i ragazzi irresistibili":entrambi i film non avevano intezione di arrivare agli Oscar,ma dimostrare le difficoltà che una persona anziana può incontrare quando cerca un riscatto dalle crudeltà influite loro dalla vita dopo la notorietà.
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Quando si seppe che,a distanza di più di trenta anni,De Niro e Stallone si sarebbero rimessi i guantoni,molti si crearono delle aspettative esagerate.E a cagione di ciò,tutti si aspettavano il film dell'anno;trovando invece un prodotto che certo intrattiene,ma se visto con eccessive attese è destinato a deludere.IN realtà,però,questo film dalla buonissima fotografia riesce appieno nel suo vero intento:immettere nella società di oggi,obnubilata dalle modernità,il tema del riscatto degli anziani.Sotto svariati punti di vista,il film ricorda la commedia "i ragazzi irresistibili":entrambi i film non avevano intezione di arrivare agli Oscar,ma dimostrare le difficoltà che una persona anziana può incontrare quando cerca un riscatto dalle crudeltà influite loro dalla vita dopo la notorietà.E bisogna dire che il fatto che gran parte della metacritica lo abbia stroncato è a suo modo una conferma di questa difficoltà.Se volete vedere questo film,è bene ribadire che non troverete un capolavoro,ma un film che a suo modo intrattiene e aiuta a riflettere sulle condizioni di un anziano nella crudele società di oggi
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toty bottalla
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martedì 10 maggio 2016
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un film virtuale, ingenuo?...temo di no!
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Due ex pugili si rincontrano sul ring dopo trent'anni dai loro ritiri per la bella...Sembrano crederci davvero, il film di Segal imbarazza per la finta ingenuità smussata appena dall'ironia che poi si arrende all'interno di un ring, tutto quanto servito a un pubblico probabilmente rassegnato da quel che passa il convento, Stallone e De Niro sono due grandi del cinema mondiale e vederli impegnati in un film così banale con delle fasi d'azione ridicole perchè tutto fa spettacolo e clamore...Mette il magone! Saluti.
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ultimoboyscout
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domenica 17 maggio 2015
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vecchie glorie alla riscossa.
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Commedia a sfondo pugilistico ai tempi dei social network più che film sportivo vero e proprio. E' la storia di due attempati ex pugili ed ex inseparabili amici, che 30 anni dopo si ritrovano sul ring, non per un semplice match, ma per risolvere questioni ben più importanti rimaste per troppo tempo sospese. Film più ironico che commovente che non presenta nulla di nuovo, è un omaggio bello e buono a Rocky Balboa e a Jack LaMotta, con un pizzico di humour e qualche discreta ed efficace scena di pugilato, con due attori in forma più che accettabile, non tanto per Stallone quanto per DeNiro, che nelle sue ultime interpretazioni appariva fin troppo bolso e sembrava recitare in apnea.
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Commedia a sfondo pugilistico ai tempi dei social network più che film sportivo vero e proprio. E' la storia di due attempati ex pugili ed ex inseparabili amici, che 30 anni dopo si ritrovano sul ring, non per un semplice match, ma per risolvere questioni ben più importanti rimaste per troppo tempo sospese. Film più ironico che commovente che non presenta nulla di nuovo, è un omaggio bello e buono a Rocky Balboa e a Jack LaMotta, con un pizzico di humour e qualche discreta ed efficace scena di pugilato, con due attori in forma più che accettabile, non tanto per Stallone quanto per DeNiro, che nelle sue ultime interpretazioni appariva fin troppo bolso e sembrava recitare in apnea. "Il grande match" è la più classica delle pellicole sulle seconde opportunità che gioca sul tema amici/nemici e dove a farla da padrona è l'età dei protagonisti che non viene mai dichiarata ma si capisce perfettamente che sono entrambi ultrasessantenni. I due personaggi sono le versioni aggiornate e invecchiate di Balboa e LaMotta, una trovata che poteva diventare un disastro, ma che, pur non essendo una gran cosa, non fa danni evidenti. Si evitano soprattutto l'effetto cartoon e il comico involontario, gli attori appaiono credibili in una pellicola, come detto, non memorabile ma che scorre fluida e realistica. La parte nostalgica è assicurata dalle star, quella contemporanea dai social media e dai videogames, la boxe in salsa comedy funzionicchia e non dispiace grazie anche a una protagonista femminile old-school come Kim Basinger e ad un altro vecchietto terribile come Alan Arkin: alla faccia di chi dice che a Hollywood a 30 anni si è già vecchi!
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fabio1957
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lunedì 20 aprile 2015
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ridicolo
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E' un vero peccato sprecare due attori di razza per un film decisamente ridicolo,giocato certamente in un terreno più congeniale a Stallone, che ha fatto degli incontri di boxe il suo valore assoluto e la sua fortuna cinematografica.La figura di De Niro vecchio e avvizzito è patetica.E lo stesso dicasi di un film sterile, che non diverte in alcun modo malgrado la presenza dei mostri sacri, che qui si prestano a fare delle parodie di se stessi.La trama è improbabile,la presenza di Kim Basinger inutile anche se decorativa.
Da dimenticare
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onufrio
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mercoledì 4 marzo 2015
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razor vs the kid
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Da 30 anni si attende lo scontro finale fra due grandi pugili che hanno fatto storia negli anni 80, stiamo parlando di Henry Razor e Billy the kid. Nei precedenti due confronti infatti ottenero una vittoria a testa, adesso più che altro per una campagna pubblicitaria organizzata con cura da Dante Slate, si decide di organizzare la cosidetta "bella" a distanza di 30 anni; con dei fisici da rimettere in piedi e degli acciacchi ormai incurabili, inizia così la sifda fra due arzilli vecchietti in una commedia che diventa piacevole e divertente. Stallone e De Niro stanno al gioco, Arkin recita la parte del bisbetico, poco incisivo invece è il ruolo della Basinger.
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the thin red line
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venerdì 23 gennaio 2015
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boxe e cinema per anziani
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Due ex pugili caduti in disgrazia a causa della crisi si ritrovano ad affrontarsi nuovamente sul ring dopo che uno dei due, per problemi sentimentali, non voleva più avere a che fare con l'altro.
Mettere due storici attori del "ring" insieme per combattere un' ultima stanca battaglia non basta per confezionare un buon film. Ne è la massima prova questo lungometraggio di Peter Segal che prova a sfruttare l'immagine ormai sbiadita di due attori saturi dei successi degli anni passati nelle rispettive pellicole sportive "Rocky" per Stallone e "Toro scatenato" per De Niro, ma il già povero preambolo non è per niente sorretto da una sceneggiatura solida bensi' da un'accozzaglia di ricordi che trascina lo spettatore in un vortice di malinconia insostenibile.
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Due ex pugili caduti in disgrazia a causa della crisi si ritrovano ad affrontarsi nuovamente sul ring dopo che uno dei due, per problemi sentimentali, non voleva più avere a che fare con l'altro.
Mettere due storici attori del "ring" insieme per combattere un' ultima stanca battaglia non basta per confezionare un buon film. Ne è la massima prova questo lungometraggio di Peter Segal che prova a sfruttare l'immagine ormai sbiadita di due attori saturi dei successi degli anni passati nelle rispettive pellicole sportive "Rocky" per Stallone e "Toro scatenato" per De Niro, ma il già povero preambolo non è per niente sorretto da una sceneggiatura solida bensi' da un'accozzaglia di ricordi che trascina lo spettatore in un vortice di malinconia insostenibile. Il film si trascina sciatto e senza idee per tutta la sua durata, non accenna nemmeno per un attimo a spiccare il volo e nemmeno ci prova. Il contesto della crisi è appena appena accennato come concausa del combattimento che non si fa nemmeno aspettare con grande enfasi. La struttura è analoga a i film di genere: lancio della sfida, accettazione a fatica del duellante più riluttante, la donna di mezzo, gli allenamenti coadiuvati da allenatori improbabili e il solito umor anziano-stile che precedono il combattimento finale nemmeno granchè spettacolare. Di questi tempi forse una buona scusa per guadagnarsi il cachè necessario per pagare le bollette ma buon Dio, non me ne vogliano i due protagonisti, non penso abbiano conosciuto la fame durante la crisi. Registicamente avaro di una qualsiasi novità e interpretato al meglio delle loro forze dai protagonisti nonostante personaggi caratterizzati al minimo storico ne esce una sorte di filmetto della domenica pomeriggio piovosa. Inadatto a chi si aspettava un ritorno in grande stile.
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alexcold83
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mercoledì 31 dicembre 2014
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classico "blockbuster" da banco/paytv
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Il film non è nient'altro che uno "sfizio" dedicato a tutti coloro che hanno vissuto gli anni '80 e si sono sempre chiesti nei loro deliri: chi sarebbe stato il migliore in un ipotetico match fra Rocky Balboa e Jake la Motta? E dato che i due attori seppur decrepiti sono ancora in vita, si è deciso di dare una risposta "fantasiosa" al quesito, impiantando "da zero" il "background" della sfida con tanto di foto e video veri tratti dalla vita "anni '80" degli attori, il motivo dello scontro, il conflitto amoroso e familiare (con una famiglia "allargata" anzi direi "spalancata"), fino al match che è l'apoteosi del "non sense" hollywoodiano visto che due glorie del passato si scontrano scimmiottando altre due glorie del passato che poi sono personaggi di fantasia ma talmente conosciuti da essere ormai popolarmente veri.
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Il film non è nient'altro che uno "sfizio" dedicato a tutti coloro che hanno vissuto gli anni '80 e si sono sempre chiesti nei loro deliri: chi sarebbe stato il migliore in un ipotetico match fra Rocky Balboa e Jake la Motta? E dato che i due attori seppur decrepiti sono ancora in vita, si è deciso di dare una risposta "fantasiosa" al quesito, impiantando "da zero" il "background" della sfida con tanto di foto e video veri tratti dalla vita "anni '80" degli attori, il motivo dello scontro, il conflitto amoroso e familiare (con una famiglia "allargata" anzi direi "spalancata"), fino al match che è l'apoteosi del "non sense" hollywoodiano visto che due glorie del passato si scontrano scimmiottando altre due glorie del passato che poi sono personaggi di fantasia ma talmente conosciuti da essere ormai popolarmente veri. Ne escono fuori un 100 minuti di film abbastanza gradevole, che si dipana fra un palese elogio alla vecchiaia (d'altronde il "target" principale del film è quello) e un richiamo continuo ai due "alter ego", messi palesemente "alla berlina" da una realtà che non è più la loro ("non picchiare i quarti di bue, non è igienico" "i pugili si bevono ancora le uova? è tutto colesterolo" "tu non sei il mio allenatore, al massimo te lo sei mangiato" "uno e mezzo? è tutto quello che sai fare?"). Stallone e De Niro reggono i loro ruoli per come possono e senza pretese, mentre la Kim Basinger (ormai non più "sex symbol" ma comunque attrice di grande fascino) rappresenta l'ennesimo "ripescaggio" attuato da Stallone nel vasto deposito di "mercenari" anni '80. Se non si pretende la luna, ne esce fuori un film discreto, con il solito messaggio alla "volemose bene" nel finale, prevedibile, scontato, buonista. Nulla che faccia gridare all'Oscar o al Grammy, ma qualche minuto di spensieratezza "made in 1980" la regala, a patto di lasciarsi andare a forza in uno stato di "animazione sospesa" ... Paradossalmente, la scena più divertente è nei titoli di coda, con Tyson-Holyfield (che forse hanno anche "dettato" o "ispirato" un pò la trama) messi "a confronto" per fare anche loro un rematch, con risultati prevedibili per il povero malcapitato.
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enzo70
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sabato 22 novembre 2014
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un film che rispetta le aspettative
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Sulla scia degli enne Rocky e mercenari, il grande match è un film la cui principale qualità sono De Niro e Stallone, dite quello che volete, ma per me solo vederli insieme sullo schermo vale in biglietto. Detto questo storia trita e ritrita, due ex campioni ben al di là del viale del tramonto, alle prese con i rancori del passato e con poco futuro davanti, se non altro che per limiti di età. L’ultima occasione di rivincita arriverà da lì a poco, l’intrattenimento ha bisogno di un grande match e questo è il film. Niente di eccezionale, ma un film così, così doveva essere, lo spettatore lo sa già quando acquista il biglietto.
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Sulla scia degli enne Rocky e mercenari, il grande match è un film la cui principale qualità sono De Niro e Stallone, dite quello che volete, ma per me solo vederli insieme sullo schermo vale in biglietto. Detto questo storia trita e ritrita, due ex campioni ben al di là del viale del tramonto, alle prese con i rancori del passato e con poco futuro davanti, se non altro che per limiti di età. L’ultima occasione di rivincita arriverà da lì a poco, l’intrattenimento ha bisogno di un grande match e questo è il film. Niente di eccezionale, ma un film così, così doveva essere, lo spettatore lo sa già quando acquista il biglietto.
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yurigami
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domenica 26 ottobre 2014
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poco impegnativo
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il film mi è piaciuto molto e mi ha fatto ridere, sono parziale perchè adoro i film di Peter Segal, tutti, quindi consiglio questo film per farsi due risate senza impegnarsi
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