Il biglietto d’acquistare per “Tutto può cambiare” è :5) Sempre
“Tutto può cambiare” è un film del 2013 scritto e diretto da John Carney con :Mark Ruffalo e Keira Knightley e Catherine Keener. Adam Levine
Non ho un orecchio musicale lo confesso. Sono stato solo una volta in vita mia a un concerto. Non ho il senso del ritmo e quando ballo ho l’elasticità di un robot.
Accendo la radio le rare volte ch faccio tapis roulant e la musica di qualsiasi tipo accompagna il mio lento faticare.
L’uomo emette suoni da una vita. Fischia, canticchia, rumoreggia.
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Il biglietto d’acquistare per “Tutto può cambiare” è :5) Sempre
“Tutto può cambiare” è un film del 2013 scritto e diretto da John Carney con :Mark Ruffalo e Keira Knightley e Catherine Keener. Adam Levine
Non ho un orecchio musicale lo confesso. Sono stato solo una volta in vita mia a un concerto. Non ho il senso del ritmo e quando ballo ho l’elasticità di un robot.
Accendo la radio le rare volte ch faccio tapis roulant e la musica di qualsiasi tipo accompagna il mio lento faticare.
L’uomo emette suoni da una vita. Fischia, canticchia, rumoreggia. La nostra vita senza musica è come un film in bianco e nero.
I musical non mi fanno impazzire, ma spesso alla fine mi ritrovo a cantare con i protagonisti.
La musica come la scrittura può essere catartica e darti l’opportunità di cambiare e d’essere diverso.
“Tutto può cambiare” è una ballata sulla vita, sull’amore e su come basti avere un progetto per tornare a essere vivo e magari felice.
Carney ci racconta come New York sia la città dei sogni, delle opportunità e anche delle solitudini, ma dove due persone deluse e triste per motivi diversi si possono incontrare in un pub e trovare insieme a forza per ricominciare.
Questa è la storia di Dan(Ruffal) produttore musicale in declino e con vita familiare complicata e di Greta(Knightley) giovane donna inglese che ha seguito Dave(Levine) il fidanzato musicista a New York sperando di realizzarsi in amore e come autrice musicale, ma rimanendo delusa da entrambi.
Due apparenti “sfigati” uniscono le forze grazie all’amore comune per la musica.
Dan è un produttore geniale e bizzarro che decide di realizzare il disco di Greta per le strade di New York mettendo su una band sui generis. Greta è una musicista idealista e soprattutto con il cuore spezzato. Una coppia che si trova e si forza a vicenda riuscendo a tirare fuori il meglio da ognuno.
La musica e New York sono i veri protagonisti della storia che invadono lo schermo e coinvolgono lo spettatore.
La storia in sé è semplice, delicata anche se già vista in altri contesti. La sceneggiatura e i dialoghi esaltano e delineano la musica come Musa ispiratrice dei protagonisti e scandendo i tempi della storia con un buon ritmo.
Convince la coppia Ruffalo-Knightley. Riescono a essere credibili e appassionati nei rispettivi. Forse Ruffalo con la sua fisicità e sguardo malinconico riesce a dare maggiore peso e intensità alla storia.
La Knightley si rivela una discreta cantante e con la sua voce monocorde comunque emoziona .
La regia è di buona fattura . Esalta con merito e talento la cornice naturale di New York abbinandola alla scelta di buona musica, creando buone suggestioni al pubblico.
Forse nella parte finale il ritmo cale e la storia diventa più compassata, ma restando comunque gradevole.
Una storia d’amore musicale e sulle emozioni che si provano vivendola.
La musica aiuta a cambiare e i protagonisti lo fanno anche in maniera sorprendente rispetto alle attese del pubblico.
Non andate via ai titoli di coda, c’è un secondo finale che vi aspetta, se possibile, meno melò e più divertente, dove emerge forte il messaggio in cui godere della bellezza di ogni forma d’Arte è un diritto del pubblico piuttosto che un guadagno da ottenere da parte ad ogni costo dei produttori.
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