Trevor campa di sketch da cabaret che scrive e prepara in un anonimo appartamento, dove vive solo e frustrato. Come hobby la piromania e uno walkman per iniezioni di carica metal a tutto volume. A parte queste parentesi di esaltazione, le giornate trascorrono nella fallimentarietà di un quotidiano di piccole vessazioni e insuccessi lavorativi. Le sue battute non fanno ridere e, benché i concorrenti non siano certo più brillanti, rischia costantemente il licenziamento. Finché un giorno una sua storiella non si tramuta in realtà, in un patto col diavolo che, in quanto tale, non potrà essere privo di spiacevoli conseguenze.
Il film di Joel Potrykus ha ricevuto il Premio per il miglior regista emergente a Locarno.
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Trevor campa di sketch da cabaret che scrive e prepara in un anonimo appartamento, dove vive solo e frustrato. Come hobby la piromania e uno walkman per iniezioni di carica metal a tutto volume. A parte queste parentesi di esaltazione, le giornate trascorrono nella fallimentarietà di un quotidiano di piccole vessazioni e insuccessi lavorativi. Le sue battute non fanno ridere e, benché i concorrenti non siano certo più brillanti, rischia costantemente il licenziamento. Finché un giorno una sua storiella non si tramuta in realtà, in un patto col diavolo che, in quanto tale, non potrà essere privo di spiacevoli conseguenze.
Il film di Joel Potrykus ha ricevuto il Premio per il miglior regista emergente a Locarno. Realizzato con un budget bassissimo, è in effetti pieno di potenziale. La colonna sonora 'in soggettiva' (le uniche note che si sentono sono quelle che provengono dalle cuffie del protagonista), l'efficacissima fotografia, la bravura dell'attore Joshua Burge, su cui si regge di fatto la sceneggiatura, lo rendono un esperimento decisamente interessante. Così come la scelta di giocare sull'onda dell'understatement e su un ritmo monotono modulato dalle ripetizioni. Perché niente, nonostante l'espediente mefistofelico plurisecolare, può correre sul filo del titanismo. Anche quando Trevor riesce finalmente a sfogare la rabbia, ad armarsi di coraggio per affrontare direttamente i problemi, l'eroismo è declinato in diminutio, e il successo che ottiene resta comunque nel range di una trattenuta moderazione. Quasi a dire che neanche il surreale, in fin dei conti, riesce a riscattare dalla condanna alla ferialità della vita.
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