momilla
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lunedì 18 aprile 2011
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film sui giovani ma senza giovanilismi banali
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Finalmente un film con protagonista un liceale ma senza giovanilismi, senza primi o ultimi baci. Senza gaglioffi visti con benevolenza e crisi ormonali assurte a centro della vicenda. In Toscana, con andamento un pò disordinato e rapsodico, si snoda un'estate agra dopo gli esami. Teo fa i conti con i primi tradimenti e le prime rinunce, con l'assurdità dei lavori interinali e con i lavori improvvisati che sono ancora più grotteschi, con l'amore che senza tempo da dedicargli diventa un lusso che non ti puoi permettere. Un bel gruppo di attori che parla un toscano credibile, riferimenti letterari suggestivi (anche se solo accennati) una colonna musicale senza hit del momento ma con delle belle scoperte.
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Finalmente un film con protagonista un liceale ma senza giovanilismi, senza primi o ultimi baci. Senza gaglioffi visti con benevolenza e crisi ormonali assurte a centro della vicenda. In Toscana, con andamento un pò disordinato e rapsodico, si snoda un'estate agra dopo gli esami. Teo fa i conti con i primi tradimenti e le prime rinunce, con l'assurdità dei lavori interinali e con i lavori improvvisati che sono ancora più grotteschi, con l'amore che senza tempo da dedicargli diventa un lusso che non ti puoi permettere. Un bel gruppo di attori che parla un toscano credibile, riferimenti letterari suggestivi (anche se solo accennati) una colonna musicale senza hit del momento ma con delle belle scoperte.
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momilla
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lunedì 18 aprile 2011
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giovani e precarietà nel terzo film di falaschi
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Quattro amici dopo l'esame di maturità di fronte ad un futuro già in parte prefigurato. Ma uno di loro, Teo, viene travolto dalle sventure della sua fragile famiglia: un padre (Paolo Sassanelli, ennesima prova di attore vero) immaturamente colpito da un male incurabile e una madre-peter pan (Cecilia Dazzi, all'altezza del ruolo) in perenne fuga da tutto.
Teo (lo sconosciuto ma talentuoso Matteo Petrini), comincia in salita la sua strada, sospeso tra la tenacia dei suoi sogni e la rassegnazione al principio di realtà .
Francesco Falaschi al suo terzo lungometraggio (Emma sono io, Last minute Marocco) ci porta in una Toscana dove ovviamente c'è il vino e c'è il mare ma non ci sono il compiacimento del paesaggio o le indulgenze al vernacolare.
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Quattro amici dopo l'esame di maturità di fronte ad un futuro già in parte prefigurato. Ma uno di loro, Teo, viene travolto dalle sventure della sua fragile famiglia: un padre (Paolo Sassanelli, ennesima prova di attore vero) immaturamente colpito da un male incurabile e una madre-peter pan (Cecilia Dazzi, all'altezza del ruolo) in perenne fuga da tutto.
Teo (lo sconosciuto ma talentuoso Matteo Petrini), comincia in salita la sua strada, sospeso tra la tenacia dei suoi sogni e la rassegnazione al principio di realtà .
Francesco Falaschi al suo terzo lungometraggio (Emma sono io, Last minute Marocco) ci porta in una Toscana dove ovviamente c'è il vino e c'è il mare ma non ci sono il compiacimento del paesaggio o le indulgenze al vernacolare. Non mancano le idee e la dolcezza mai zuccherosa della voce off ci accompagna fino alle tiepide acque del finale. Confortante.
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marinad
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sabato 16 aprile 2011
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la precarietà intelligente
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Progetto di cinema indipendente decisamente interessante! L'interpretazione è fresca e spontanea ma, allo stesso tempo, si percepisce lo studio meticoloso dei minimi dettagli. Nulla è lasciato al caso. Impalpabili sfumature introspettive sorprendono lo spettatore, che vive l'evoluzione della trama piacevolmente in prima persona. Da vedere!
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chicco73r
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venerdì 15 aprile 2011
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ventenni in provincia
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"Questo mondo è per te" è un film a low budget - ma non si vede - che si avventura con naturalezza nei terreni scivolosi del precariato e del disagio sociale e esistenziale, e ne esce vincitore attraverso un racconto a volte toccante e quasi sempre divertente. Il ritmo presenta le variazioni necessarie a costruire il racconto di formazione di Teo, il cast è formato anche da attori conosciuti, che attorniano il bravo esordiente Matteo Petrini, in ruoli sempre adeguati.
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"Questo mondo è per te" è un film a low budget - ma non si vede - che si avventura con naturalezza nei terreni scivolosi del precariato e del disagio sociale e esistenziale, e ne esce vincitore attraverso un racconto a volte toccante e quasi sempre divertente. Il ritmo presenta le variazioni necessarie a costruire il racconto di formazione di Teo, il cast è formato anche da attori conosciuti, che attorniano il bravo esordiente Matteo Petrini, in ruoli sempre adeguati. Particolarmente convincenti Cecilia Dazzi madre svampita e Paolo Sassanelli padre burbero che mescola pugliese e toscano, Edoardo Natoli con una performance di rara naturalezza. Una commedia italiana che devia in maniera sostanziale dai film mainstream del genere. Per ricordarsi chi eravamo a diciott'anni e per parlare di una specie sconosciuta nel cinema italiano: i ragazzi normali.
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momilla
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venerdì 15 aprile 2011
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basso budget grande risultato
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E' una commedia un po' particolare, la storia d'amore c'è ma atipica, non assorbe tutto il flusso della narrazione. Il personaggio attorno al quale ruota tutto è Teo, antieroe per caso, che non ci guida verso un happy end, magari forse dimostra di non essersi arreso. E' un film che all'inizio sembra più comico, poi si scava nell'amarezza delle rinunce e delle occasioni perse. Qualche scena lievemente meno riuscita, a volte si nota il dislivello tra il protagonista e i principali attori (bravissimi, Sassanelli e Dazzi in testa) e il resto del cast, ma la commedia scorre senza cadute passando anche attraverso momenti toccanti.
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E' una commedia un po' particolare, la storia d'amore c'è ma atipica, non assorbe tutto il flusso della narrazione. Il personaggio attorno al quale ruota tutto è Teo, antieroe per caso, che non ci guida verso un happy end, magari forse dimostra di non essersi arreso. E' un film che all'inizio sembra più comico, poi si scava nell'amarezza delle rinunce e delle occasioni perse. Qualche scena lievemente meno riuscita, a volte si nota il dislivello tra il protagonista e i principali attori (bravissimi, Sassanelli e Dazzi in testa) e il resto del cast, ma la commedia scorre senza cadute passando anche attraverso momenti toccanti. Ennesima dimostrazione che il basso budget non significa risultato inferiore, anzi. Bellissima e inconsueta colonna sonora.
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momilla
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venerdì 15 aprile 2011
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basso budget grande risultato
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E' una commedia un po' particolare, la storia d'amore c'è ma è atipica, non assorbe tutto il flusso della narrazione. Il personaggio attorno al quale ruota tutto è Teo, antieroe per caso, che non ci guida verso un happy end, magari forse dimostra di non essersi arreso. E' un film che all'inizio sembra più comico, poi si scava nell'amarezza delle rinunce e delle occasioni perse. Qualche scena lievemente meno riuscita, a volte si nota il dislivello tra il protagonista e i principali attori (bravissimi, Sassanelli e Dazzi in testa) e il resto del cast, ma la commedia scorre senza cadute passando anche attraverso momenti toccanti. Ennesima dimostrazione che il basso budget non significa risultato inferiore, anzi.
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E' una commedia un po' particolare, la storia d'amore c'è ma è atipica, non assorbe tutto il flusso della narrazione. Il personaggio attorno al quale ruota tutto è Teo, antieroe per caso, che non ci guida verso un happy end, magari forse dimostra di non essersi arreso. E' un film che all'inizio sembra più comico, poi si scava nell'amarezza delle rinunce e delle occasioni perse. Qualche scena lievemente meno riuscita, a volte si nota il dislivello tra il protagonista e i principali attori (bravissimi, Sassanelli e Dazzi in testa) e il resto del cast, ma la commedia scorre senza cadute passando anche attraverso momenti toccanti. Ennesima dimostrazione che il basso budget non significa risultato inferiore, anzi. Bellissima e inconsueta colonna sonora.
Valutazione ****
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