rega83
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martedì 13 settembre 2011
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dopo libro e film di hoston, pessimo...
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Purtroppo mi trovo d’accordo con TaxiDriver soltanto per quanto riguarda le valutazioni negative su inquadrature, effetti speciali, e doppiaggio. Ma non mi sono piaciuti molti altri aspetti, e ne cito alcuni. Moby Dick, la famosa balena bianca, viene nominata immediatamente da Ismaele e mostrata poco dopo la messa in mare del Pequod, senza creare la dovuta aspettativa nello spettatore. La raffigurazione grafica della balena è eccellente, ma viene quasi sempre inquadrata sott’acqua, e mai emergere dall’acqua sfiatando, caratteristica fondamentale di ogni balena. Ismaele e Queequeg sono eccessivamente protagonisti, ed in molte situazioni sostituiscono uno dei veri protagonisti del romanzo di Melville, il primo ufficiale Starbuck.
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Purtroppo mi trovo d’accordo con TaxiDriver soltanto per quanto riguarda le valutazioni negative su inquadrature, effetti speciali, e doppiaggio. Ma non mi sono piaciuti molti altri aspetti, e ne cito alcuni. Moby Dick, la famosa balena bianca, viene nominata immediatamente da Ismaele e mostrata poco dopo la messa in mare del Pequod, senza creare la dovuta aspettativa nello spettatore. La raffigurazione grafica della balena è eccellente, ma viene quasi sempre inquadrata sott’acqua, e mai emergere dall’acqua sfiatando, caratteristica fondamentale di ogni balena. Ismaele e Queequeg sono eccessivamente protagonisti, ed in molte situazioni sostituiscono uno dei veri protagonisti del romanzo di Melville, il primo ufficiale Starbuck. Inoltre la figura di Achab è molto sminuita, e non solo dalle scadenti inquadrature; ha troppa confidenza con i marinai comuni, e si lascia andare a manifestazioni di follia quasi ridicole, mentre nel romanzo di Melville e nel film di Huston viene presentato come una figura troneggiante e inavvicinabile, cui soltanto Starbuck ha il coraggio di confrontarsi e opporsi solo timidamente. Manca una scena fondamentale: il primo avvistamento di Moby Dick e, di conseguenza, l’ottenimento del doblone, che invece in questo film viene inchiodato all’albero e là viene dimenticato. Pessime le scene della caccia finale. Le lance baleniere scendono in mare prima che la balena venga avvistata, vi è pochissima suspence ed un brevissimo inseguimento. Uomini e barche scompaiono letteralmente senza neanche capire come e Achab celebra il funerale di Subb e i suoi uomini ancor prima che il telespettatore abbia capito che sono morti, inghiottiti dal mare. Inguardabile la scena della coda che spunta dal mare e si abbatte sulla lancia di Flask, e quella di Achab che, dopo aver gridato “Ismaele, la profezia!” viene trascinato sott’acqua attaccato alla lenza. Stupenda solo la scena in cui Moby Dick finalmente emerge dall’acqua come fa una vera balena e mostra Achab legato dalle lenze al suo fianco. Mille volte un film di quasi 60 anni fa.
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taxidriver
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giovedì 4 agosto 2011
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buon film tv per un must della letteratura
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Portare sul piccolo schermo un capolavoro della letteratura mondiale come Moby Dick di Melville è sempre un'impresa difficile, una scommessa coraggiosa. Per quanto ciò possa sembrare una semplice ruffianata, da intendersi come una ricerca del successo di pubblico, ha comunque il merito di rischiare la stroncatura di quanti hanno letto il romanzo di Melville, quindi la sfida ha sempre un certo interesse. Il film, fatto appositamente per la TV, è suddiviso in due parti, e dura in tutto poco più di tre ore. Tre ore tuttavia piacevoli, specialmente verso la fine, in un crescendo emotivo che riesce a coinvolgere lo spettatore nell'avventura del Capitano Achab e della sua ciurma di marinai.
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Portare sul piccolo schermo un capolavoro della letteratura mondiale come Moby Dick di Melville è sempre un'impresa difficile, una scommessa coraggiosa. Per quanto ciò possa sembrare una semplice ruffianata, da intendersi come una ricerca del successo di pubblico, ha comunque il merito di rischiare la stroncatura di quanti hanno letto il romanzo di Melville, quindi la sfida ha sempre un certo interesse. Il film, fatto appositamente per la TV, è suddiviso in due parti, e dura in tutto poco più di tre ore. Tre ore tuttavia piacevoli, specialmente verso la fine, in un crescendo emotivo che riesce a coinvolgere lo spettatore nell'avventura del Capitano Achab e della sua ciurma di marinai. Il merito, oltre naturalmente alla storia in sè, va in buona parte alla performance di William Hurt, perfetto nella parte del folle Capitano Achab, capace di portare lo spettatore a vedere le cose dal suo paranoico punto di vista, una follia che tuttavia ha il fascino arcaico della sfida tra l'uomo e la natura. Dopo una prima parte non proprio esaltante, il film prende coraggio quando avviene l'imbarco a caccia della famigerata Moby Dick, fino alla catastrofe finale. Il film purtroppo pecca di una fotografia pessima, e di effetti speciali non proprio di grande qualità, oltre a un doppiaggio in italiano non sempre all'altezza, d'altra parte molti attori non sono esattamente la crema del cinema. Da segnalare un cameo di Donald Sutherland nella parte di un prete. La scena finale però resta impressa nella memoria, con il Capitano Achab avvolto alla balena con la corda dell'arpione.
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