dandy
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venerdì 2 giugno 2017
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asesino...
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Un documentario insolito,tanto breve e spartano nella messa in scena composta quasi esclusivamente di piani fissi,quanto efficace ed scioccante su una vita vissuta in modo estremo,oltre i limiti dell'immaginabile.Il protagonista è l'unico a parlare,il volto prennemente coperto da un velo nero,quasi sempre aiutandosi con disegni su un quadernone,elementari ma fin troppo eloquenti.Impassibile e quasi stoico nel narrare o mimare le atrocità commesse durante i suoi incarichi,il funzionamento di tali incarichi o la dilagazione della corruzione nonchè la struttura del narcotraffico correlata alle forze dell'ordine(sia in Messico che negli USA),diventa invece concitato e frenetico quando racconta la propria conversione,(iniziata dopo una notte in cui in prenda agli incubi quasi strangolò la moglie nel sonno,realizzando di essersi spinto troppo oltre)l'abbandono del suo lavoro e l'accettazione di Dio.
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Un documentario insolito,tanto breve e spartano nella messa in scena composta quasi esclusivamente di piani fissi,quanto efficace ed scioccante su una vita vissuta in modo estremo,oltre i limiti dell'immaginabile.Il protagonista è l'unico a parlare,il volto prennemente coperto da un velo nero,quasi sempre aiutandosi con disegni su un quadernone,elementari ma fin troppo eloquenti.Impassibile e quasi stoico nel narrare o mimare le atrocità commesse durante i suoi incarichi,il funzionamento di tali incarichi o la dilagazione della corruzione nonchè la struttura del narcotraffico correlata alle forze dell'ordine(sia in Messico che negli USA),diventa invece concitato e frenetico quando racconta la propria conversione,(iniziata dopo una notte in cui in prenda agli incubi quasi strangolò la moglie nel sonno,realizzando di essersi spinto troppo oltre)l'abbandono del suo lavoro e l'accettazione di Dio.La veridicità di quest'ultima parte,un pò come di tutto il resto,può non sembrare assoluta.Ma trattandosi di ex-criminale fuggiasco,mai condannato per i suoi crimini,e braccato dai suoi ex-capi(con tanto di taglia sulla testa),sta allo spettatore decidere quanto di vero c'è nelle sue parole.Di certo è una visione raggelante,uno sguardo "di sfuggita" su un mondo infernale e inimmaginabile,dove se arrivano nuovi ordini dal capo,si può come ostaggi essere salvati in extremis,rianimati e rimessi in sesto per poi essere ammazzati se in seguito il capo da altri nuovi ordini.Il regista ha preso spunto da un articolo su "Harper's Magazine" di Charles Bowden.
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gionni47
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giovedì 8 marzo 2012
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nuovo tipo di documentario
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Il tipo realistico del documento e i temi trattati lasciano a volte senza fiato. Ci rivelano come il Messico, e naturalmente i vicini USA, siano in realtà non tanto il paradiso della democrazia ma, al contrario, della sopraffazione, del liberismo più selvaggio tollerato dalle istituzioni. L'intreccio tra i "cartelli" e le istituzioni in quei luoghi viene a galla nel racconto dell'unico protagonista che rivela le atrocità cui porta l'adorazione del denaro e del potere. "Arancia meccanica" diventa un film di secondo piano al confronto di questi tipi di crudeltà ai danni di questa sfortunata regione del Messico.
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