paolo
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martedì 7 giugno 2022
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meritava un finale diverso.....
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Il mio finale desiderato sarebbe stato quello in cui la nostra Lara Croft dei poveri imbraccia il fucile e fa fuori il regista......
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toty bottalla
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venerdì 23 settembre 2016
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nostalgia di guerra, allora giochiamo!
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Sotto la premessa di: ispirato a una storia vera o cose del genere, un film d'azione drammatico orrorifica che lascia perplessi, motivazione del male poco plusibile se non quello di punire degli idioti che invece di godersi la vita giocano ai soldatini, c'è impegno, si vede, e in qualche frangente la visione risveglia l'attenzione di spettatori fino a quel punto annoiati, una storia che, al di là della ispirazione realistica più o meno vera, fonda su questo enigma l'effetto pauroso narrante, la sceneggiatura è fatta a periodi per lenire carenze di recitazione che il doppiaggio italiano avrà sicuramente migliorato. Saluti.
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lore64
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venerdì 27 luglio 2012
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schifezza all'americana
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Sulla base di una buona idea il regista realizza un'inguardabile schifezza nella salsa del cinema più stupido (e quindi più apprezzato dai cretini) del mondo: quello statunitense. Recitazione da terza elementare giocata tutta sopra le righe per impedire agli idioti di annoiarsi, reazioni inverosimili, dialoghi in basic Italian ricalcati sulla struttura sintattica dell'inglese, trama labile, salti logici di ogni tipo, scene di crudeltà verso gli animali buoni a stuzzicare gli istinti sadici del pubblico. Senza menzionare che per arrivare alla durata prescritta con il minimo di scene e di trama l'azione comincia quasi a metà film.
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domek71
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lunedì 26 marzo 2012
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pessimo
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regia scarsa, dialoghi pessimi, attori mediocri, sceneggiatura assente
e poi storia vera de che?
inguardabile
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domek71
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lunedì 26 marzo 2012
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mah, l'idea era buona
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girato male, dialoghi scarsi
e poi storia vera.... ma de che????
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gabriele cuzzi
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lunedì 6 febbraio 2012
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realistico davvero ben fatto
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La prima cosa da considerare è che non sembra affatto un film di matrice italiana, proprio per i precedenti che hanno i registi italiani su questo genere. Il film si presenta con un alto grado di intrattenimento, proprio per la sua grande capacità di far tenere il fiato sospeso, dall'inizio fino alla fine, questo non solo perchè esso è ispirato a una storia vera, ma anche e soprattutto per la trama. Il soft air è un gioco amato da tutte le persone a cui piace l'azione, sia nei film ma anche nella vita stessa. Questo gioco, per chi lo osserva e per chi lo pratica, da una vera illusione di trovarsi in guerra, suscitando quindi vere emozioni di paura. il regista è stato bravo proprio in questo, prima nel creare le illusioni del gioco, e poi nel tuffarsi improvvisamente in una cruda realtà, con ucciosioni e speranze di sopravvivenza in un territorio ben circoscritto.
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La prima cosa da considerare è che non sembra affatto un film di matrice italiana, proprio per i precedenti che hanno i registi italiani su questo genere. Il film si presenta con un alto grado di intrattenimento, proprio per la sua grande capacità di far tenere il fiato sospeso, dall'inizio fino alla fine, questo non solo perchè esso è ispirato a una storia vera, ma anche e soprattutto per la trama. Il soft air è un gioco amato da tutte le persone a cui piace l'azione, sia nei film ma anche nella vita stessa. Questo gioco, per chi lo osserva e per chi lo pratica, da una vera illusione di trovarsi in guerra, suscitando quindi vere emozioni di paura. il regista è stato bravo proprio in questo, prima nel creare le illusioni del gioco, e poi nel tuffarsi improvvisamente in una cruda realtà, con ucciosioni e speranze di sopravvivenza in un territorio ben circoscritto. Anche l'ambientazione è stata determinante a creare silenzio e suspance. il finale è quello classico dei film tragici o di quelli d'horror, ed è stato forse l'unica nota negativa, in quanto avrei preferito che almeno la protagonista si salvasse, ma da un punto di vista artistico devo dire che il regista è stato bravo, perchè il finale si riallaccia con le scene principali, ed è il modo più bello per la chiusura di un film.
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vladimir
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sabato 24 dicembre 2011
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per l'adrenalina ci vuole una flebo
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il solito gruppo di bambacioni (manca solo la classica frase "dividiamoci!") va a giocare alla guerra e si trova a diventare oggetto della caccia di tre psicopatici, che credono di essere in servizio in una ex base militare. Nonostante l'allenamento ai giochi di guerra, il gruppo di ragazzotti si abbandona al panico più totale: quando ci sarebbe da nascondersi, ognuno urlacchia a più non posso, se c'è da sparare dritto, si toppa clamorosamente, se si deve coprire l'amico, ci si gira a guardare un cinghiale di passaggio finché il compagno ci lascia la pelle. Di una pistola (unica arma vera inizialmente disponibile) sappiamo da subito quanti colpi ha nel caricatore,e il calcolo di quanti ne restano è fin troppo facile, per il resto si va a fortuna.
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il solito gruppo di bambacioni (manca solo la classica frase "dividiamoci!") va a giocare alla guerra e si trova a diventare oggetto della caccia di tre psicopatici, che credono di essere in servizio in una ex base militare. Nonostante l'allenamento ai giochi di guerra, il gruppo di ragazzotti si abbandona al panico più totale: quando ci sarebbe da nascondersi, ognuno urlacchia a più non posso, se c'è da sparare dritto, si toppa clamorosamente, se si deve coprire l'amico, ci si gira a guardare un cinghiale di passaggio finché il compagno ci lascia la pelle. Di una pistola (unica arma vera inizialmente disponibile) sappiamo da subito quanti colpi ha nel caricatore,e il calcolo di quanti ne restano è fin troppo facile, per il resto si va a fortuna. Il film non riesce a comunicare nè ansia nè tensione: molte scene sono scontate, in molti intervalli si passa il tempo ad abbracciarsi e piagnucolare. La ragazza pacifista si trasforma in guerriera, tutti gli altri fanno la fine che meritano. Perché i tre dementi si divertano a torturare e scannare cani, dove prendano la benzina per l'auto, armi e proiettili (la base è chiaramente sgomberata da anni), cibo e quant'altro, non è dato sapere. L'adrenalina latita, mentre l'interesse comincia a scemare da subito, data anche la lunghezza dell'iniziale gioco di guerra.
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tiamaster
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giovedì 1 dicembre 2011
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solo violenza gratuita.
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Il film lascia subito orripilato lo spettatore oltre che per un gruppo di attori (chi saranno???mai visti prima),per la sceneggiatura inesistente e per i dialoghi ridicoli (un ragazzo con una freccia nel fianco,la ragazza che prova a sfilarla:"ho paura di combinare un GUAIO").Durante la durata del film vedi il trionfo della violenza fine a se stessa,un umo che salta per aria,un altro fucilato,una massacrata ad accettate,un altra sgozzata (tra l'altro un cattivo svanisce nel nulla e non si sà che fine fà).L'unico fattore che salva il film dalla sufficienza è il fatto che ha usato bene uno dei budget più bassi che abbia mai visto,infine la morale che doveva dare si dimentica di darla...da non vedere assolutamente.
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molenga
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lunedì 21 novembre 2011
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tecnicamente valido
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Un gruppo di Ragazzi si dirigono in una foresta per giocare a guerra simulata: le cose filano tranquillamente ma ad attenderli c'è una squadra di assassini...si salverà solo una ragazza.
Fotogradfia e regia sono di buonissimo livello, gli attori risultano all'altezza e l'ambientazione è quella giusta...La sceneggiatura, ricordandoci che si tratta di un horror, è sufficiente- certo, la storia è vista e rivista e pesca nei classici del genere- e il film fa paura: ottimo il finale
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thenoces
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sabato 3 settembre 2011
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italiano ma non sembra!
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Finalmente (dopo l'ottima esperienza di Shadow di Federico Zampaglione) un altro film italiano che non tratta solo di mafia, scorte, carabinieri, poliziotti o notti prima e dopo degli esami! Ben girato, attori assolutamente accettabili e una trama tutto sommato carina e interessante. E' evidente che non è il film horror/trhiller della storia del Cinema ma è assolutamente apprezzabile l'ennesimo tentativo di esplorare nuovi generi, fino a poco tempo fa quasi sconosciuti al cinema italiano (o di cui aveva perso le tracce da diversi anni).
Uno dei meriti principali è quello di non sembrare assolutamente un film italiano e questo è soprattutto merito del regista e del taglio delle inquadrature.
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Finalmente (dopo l'ottima esperienza di Shadow di Federico Zampaglione) un altro film italiano che non tratta solo di mafia, scorte, carabinieri, poliziotti o notti prima e dopo degli esami! Ben girato, attori assolutamente accettabili e una trama tutto sommato carina e interessante. E' evidente che non è il film horror/trhiller della storia del Cinema ma è assolutamente apprezzabile l'ennesimo tentativo di esplorare nuovi generi, fino a poco tempo fa quasi sconosciuti al cinema italiano (o di cui aveva perso le tracce da diversi anni).
Uno dei meriti principali è quello di non sembrare assolutamente un film italiano e questo è soprattutto merito del regista e del taglio delle inquadrature.
In conclusione un film decisamente gradevole da vedere. Promosso!
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