nel 77, anch'io ero poco più che adolescente.Già seguivo ed apprezzavo l'opera di Polanski; oggi che ho perso l'ingenuità di allora rivedo i suoi film con minor coinvolgimento ma ne rimango una fan accanita. E' con questo spirito che ho visto il documentario di Marina Zenovich; il ritratto che emerge del grande Polanski è profondo e dettagliato nonostante la ritrosia del personaggio. Ho soprattutto apprezzato le analogie tra vita vissuta e finzione che sono state suggerite dalla Zenovich mediante l'accostamento delle interviste ai fotogrammi di alcuni film di Polanski. Il tema della persecuzione è costante; per quanto Polanski neghi di essere autobiografico, emerge chiaramente la similitudine tra la sua vita e quella dei personaggi di molti suoi film, la regista del documentario è stata abilissima nel coglierla.
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nel 77, anch'io ero poco più che adolescente.Già seguivo ed apprezzavo l'opera di Polanski; oggi che ho perso l'ingenuità di allora rivedo i suoi film con minor coinvolgimento ma ne rimango una fan accanita. E' con questo spirito che ho visto il documentario di Marina Zenovich; il ritratto che emerge del grande Polanski è profondo e dettagliato nonostante la ritrosia del personaggio. Ho soprattutto apprezzato le analogie tra vita vissuta e finzione che sono state suggerite dalla Zenovich mediante l'accostamento delle interviste ai fotogrammi di alcuni film di Polanski. Il tema della persecuzione è costante; per quanto Polanski neghi di essere autobiografico, emerge chiaramente la similitudine tra la sua vita e quella dei personaggi di molti suoi film, la regista del documentario è stata abilissima nel coglierla. Voglio ringraziarla anche di averci regalato così tante immagini di un giovane Roman, bello e puro, accoppiata vincente questa per una vita minata dall'invidia altrui. Complimenti Marina Zenovich.
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