Michele Anselmi
L'Unità
Anche i serial-killer hanno un'anima. E magari, come il monsieur Verdoux di Chaplin, sono gentili, soavi, prodighi di attenzioni. Finché non cominciano a uccidere. A due anni Da Il dolce domani, il regista armeno-canadese Atom Egoyan è tornato con un film denso e inquietante tratto dal bel romanzo di William Trevor (edito da Guanda) Il viaggio di Felicia. A Cannes 1999 tutto lo davano per candidato alla Palma d'oro: non vinse, ma di sicuro è un film da vedere, pur non possedendo forse l'irrequietezza struggente e insinuante del precedente. [...]
di Michele Anselmi, articolo completo (2552 caratteri spazi inclusi) su L'Unità 17 ottobre 1999