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daniele'80
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domenica 26 dicembre 2004
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ho perso le parole
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Due aggettivi mi vengono in mente per definire l'esordio cinematografico di Luciano Ligabue:finto e superficiale.Finto perchè la ricostruzione della provincia della Bassa Padana nella seconda metà degli anni settanta è degna di una fiction di 'serie-b';è paragonabile per certi versi,anche se in ambito musicale,al gruppo de 'Le Vibrazioni',perfettamente acconciati e vestiti in stile anni '70 anche se non c'è nelle loro canzoni una nota che riecheggi neanche lontanamente le melodie di quegli anni;oppure pensate ad un sedicente comunista che ha per madre una dottoressa e suo padre è un avvocato.Insomma,tutta apparenza e niente sostanza.Dicevo anche superficiale,un pò per gli stessi motivi.Nessuno dei temi proposti viene sufficientemente sviluppato e sviscerato,ammesso e non concesso che una sceneggiatura debole come questa proponga delle tematiche:il disagio giovanile?l'amicizia?la droga?la vita di provincia?la nostalgia per il passato?il conflitto generazionale fra genitori e figli?Purtroppo i personaggi non sono ben caratterizzati,sono piatti,bidimensionali e le loro vicende banali,scontate e poco appassionanti:si assiste più che altro ad una serie di scenette senza nerbo,di quadri piuttosto slegati fra loro,uniti,tutt'al più,da una canzone in sottofondo.
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Due aggettivi mi vengono in mente per definire l'esordio cinematografico di Luciano Ligabue:finto e superficiale.Finto perchè la ricostruzione della provincia della Bassa Padana nella seconda metà degli anni settanta è degna di una fiction di 'serie-b';è paragonabile per certi versi,anche se in ambito musicale,al gruppo de 'Le Vibrazioni',perfettamente acconciati e vestiti in stile anni '70 anche se non c'è nelle loro canzoni una nota che riecheggi neanche lontanamente le melodie di quegli anni;oppure pensate ad un sedicente comunista che ha per madre una dottoressa e suo padre è un avvocato.Insomma,tutta apparenza e niente sostanza.Dicevo anche superficiale,un pò per gli stessi motivi.Nessuno dei temi proposti viene sufficientemente sviluppato e sviscerato,ammesso e non concesso che una sceneggiatura debole come questa proponga delle tematiche:il disagio giovanile?l'amicizia?la droga?la vita di provincia?la nostalgia per il passato?il conflitto generazionale fra genitori e figli?Purtroppo i personaggi non sono ben caratterizzati,sono piatti,bidimensionali e le loro vicende banali,scontate e poco appassionanti:si assiste più che altro ad una serie di scenette senza nerbo,di quadri piuttosto slegati fra loro,uniti,tutt'al più,da una canzone in sottofondo.E veniamo al cast:Stefano Accorsi è senza dubbio uno degli attori più sopravvalutati degli ultimi anni e se alcuni film come 'L'ultimo bacio' e 'Le fate ignoranti'sono stati campioni di incassi,non è certo grazie alla sua recitazione monocorde;Francesco Guccini come attore è improponibile e Roberto Zibetti,l'unico valido degli attori,ormai si sta riciclando troppo spesso nel ruolo del cattivo,dell'antipatico e del viscido('Io ballo da sola' di Bernardo Bertolucci,'Non ho sonno' di Dario Argento e nella fiction 'Incantesimo').Di questo film si salvano solo una nostalgica colonna sonora che annovera successi musicali dell'epoca(ma anche due nuove canzoni del Liga,una delle quali,'Ho perso le parole',scorre sui titoli di coda),anche se i brani scelti non sono valorizzati da scene emotivamente coinvolgenti.Tecnicamente buono l'uso della telecamera in alcune scene(c'è anche un piano-sequenza),ma nel complesso la regia è poco convincente e la pellicola non è certo memorabile.Voto:Cinque+.
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daniele'80
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domenica 26 dicembre 2004
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ho perso le parole
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Due aggettivi mi vengono in mente per definire l'esordio cinematografico di Luciano Ligabue:finto e superficiale.Finto perchè la ricostruzione della provincia della Bassa Padana nella seconda metà degli anni settanta è degna di una fiction di 'serie-b';è paragonabile per certi versi,anche se in ambito musicale,al gruppo de 'Le Vibrazioni',perfettamente acconciati e vestiti in stile anni '70 anche se non c'è nelle loro canzoni una nota che riecheggi neanche lontanamente le melodie di quegli anni;oppure pensate ad un sedicente comunista che ha per madre una dottoressa e suo padre è un avvocato.Insomma,tutta apparenza e niente sostanza.Dicevo anche superficiale,un pò per gli stessi motivi.Nessuno dei temi proposti viene sufficientemente sviluppato e sviscerato,ammesso e non concesso che una sceneggiatura debole come questa proponga delle tematiche:il disagio giovanile?l'amicizia?la droga?la vita di provincia?la nostalgia per il passato?il conflitto generazionale fra genitori e figli?Purtroppo i personaggi non sono ben caratterizzati,sono piatti,bidimensionali e le loro vicende banali,scontate e poco appassionanti:si assiste più che altro ad una serie di scenette senza nerbo,di quadri piuttosto slegati fra loro,uniti,tutt'al più,da una canzone in sottofondo.
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Due aggettivi mi vengono in mente per definire l'esordio cinematografico di Luciano Ligabue:finto e superficiale.Finto perchè la ricostruzione della provincia della Bassa Padana nella seconda metà degli anni settanta è degna di una fiction di 'serie-b';è paragonabile per certi versi,anche se in ambito musicale,al gruppo de 'Le Vibrazioni',perfettamente acconciati e vestiti in stile anni '70 anche se non c'è nelle loro canzoni una nota che riecheggi neanche lontanamente le melodie di quegli anni;oppure pensate ad un sedicente comunista che ha per madre una dottoressa e suo padre è un avvocato.Insomma,tutta apparenza e niente sostanza.Dicevo anche superficiale,un pò per gli stessi motivi.Nessuno dei temi proposti viene sufficientemente sviluppato e sviscerato,ammesso e non concesso che una sceneggiatura debole come questa proponga delle tematiche:il disagio giovanile?l'amicizia?la droga?la vita di provincia?la nostalgia per il passato?il conflitto generazionale fra genitori e figli?Purtroppo i personaggi non sono ben caratterizzati,sono piatti,bidimensionali e le loro vicende banali,scontate e poco appassionanti:si assiste più che altro ad una serie di scenette senza nerbo,di quadri piuttosto slegati fra loro,uniti,tutt'al più,da una canzone in sottofondo.E veniamo al cast:Stefano Accorsi è senza dubbio uno degli attori più sopravvalutati degli ultimi anni e se alcuni film come 'L'ultimo bacio' e 'Le fate ignoranti'sono stati campioni di incassi,non è certo grazie alla sua recitazione monocorde;Francesco Guccini come attore è improponibile e Roberto Zibetti,l'unico valido degli attori,ormai si sta riciclando troppo spesso nel ruolo del cattivo,dell'antipatico e del viscido('Io ballo da sola' di Bernardo Bertolucci,'Non ho sonno' di Dario Argento e nella fiction 'Incantesimo').Di questo film si salvano solo una nostalgica colonna sonora che annovera successi musicali dell'epoca(ma anche due nuove canzoni del Liga,una delle quali,'Ho perso le parole',scorre sui titoli di coda),anche se i brani scelti non sono valorizzati da scene emotivamente coinvolgenti.Tecnicamente buono l'uso della telecamera in alcune scene(c'è anche un piano-sequenza),ma nel complesso la regia è poco convincente e la pellicola non è certo memorabile.Voto:Cinque+.
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(di liganelcuore)
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(di ely93)
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[+] ho perso le parole...leggendo daniele'80, alrtochè
(di flavia'91**lucianina*)
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matteo
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lunedì 16 febbraio 2004
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esordio impeccabile
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Una cittadina, quattro amici, le ragazze, la famiglia, la droga. Ligabue dipinge il suo borgo e non manca nulla alla sua descrizione (come quei mitici personaggi eccentrici che si possono incontrare soltanto inqueste cittadine di 20'000 abitanti). la colonna sonora è davvero ammievole. Comunque c'è ancora molto da lavorare.
[+] d'altronde è il suo primo film...
(di ely93)
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matteo
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sabato 10 gennaio 2004
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un esordio impeccabile
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Come Fellini in "amarcord" (non per paragone) anche il cantautore italiano dipinge il suo borgo: personaggi quasi felliniani, famiglie devastate e piene di segreti, la droga e le donne che struggono più dell'eroina. Un film godibile con una grande colonna sonora. Sincero
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(di le tre scimmie)
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matteo
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venerdì 9 gennaio 2004
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un esordio impeccabile
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Un ritratto del borgo: personaggi quasi felliniani, famiglie devastate e piene di segreti, la droga e le donne che uccidono quasi più dell'eroina. Un ottimo film, con una grande colonna sonora. Ligabue sa di cosa parla. Sincero
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matteo
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venerdì 9 gennaio 2004
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un esordio impeccabile
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Un ritratto del borgo: personaggi quasi felliniani, famiglie devastate e piene di segreti, la droga e le donne che uccidono quasi più dell'eroina. Un ottimo film, con una grande colonna sonora. Ligabue sa di cosa parla. Sincero
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matteo di carlo
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giovedì 8 gennaio 2004
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un buon esordio
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Come Fellini (ma non per paragone) con "Amarcord" dipingeva il suo borgo, anche il noto cantautore italiano racconta di personaggi strani e ragazzi come tanti alle prese con i problemi che si ritrovano un pò in tutti i borghi e le città: famiglia, droga... e le donne che possono far male più dell'eroina. Suggestiva la scena finale del protagonista tra i due fuochi che rappresentano appunto il gentilsesso e la sostanza, che bruciano così la vita di Freccia. Per Ligabue un esordio impeccabile.
[+] bravo!!
(di ely93)
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lorenzo
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martedì 21 ottobre 2003
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liga, cuore grande
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Epperò merita RISPETTO, lo fa con passione, vuole interagire con la gente, un po' come Panariello. Meno di Panariello, che non si sceglie la forma espressiva "più alta" e parla alle famiglie il sabato sera
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cristina
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giovedì 4 aprile 2002
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una stella?!?!?
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ma chi c.... ha scritto questa recensione?! uno che non ha visto questo film oppure che non ha capito una parola?
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