Uomini uomini uomini

Malvagio non è perché in fondo racconta una grande amicizia tra quattro omosessuali che in fondo "conosciamo bene".
Bravi Gullotta,Ghini,De Sica e Haber nonostante qualche birbanteria di troppo.
C'è una certa originalità ed i personaggi fanno simpatia.
Purtroppo non si va oltre.
Non si arriva mai a quella delicatezza non etero che registi come Ozpetek, per esempio, riescono a mostrarci.
Comunque con molta,forse troppo,leggerezza non si scade nella pagliacciata e qualche risata e qualche spunto di riflessione,il film ce li regala.

 Film maltrattato dalla critica ma che, a mio avviso, meritava maggiore attenzione. Certo non siamo di fronte ad un capolavoro che resterà nella storia e sicuramente stiamo parlando di un film molto leggero, ma De Sica dirige egregiamente 4 attori, forse i migliori in circolazione, raccontando una storia di amicizia fra quattro amici omosessuali. Esilarante la scena di Haber quando va a ritirare le analisi del sangue e la dottoressa sbaglia il cognome e gli consegna i risultati di un'altra persona, aimè, sieropositiva.

 film maltrattato dalla critica ma secondo me meritava miglior sorte. De Sica si autodirige e risulta molto più gradevole di quando è sotto le grinfie dell'associazione vanzina-de laurentiis. Le vicende di quattro amici omosessuali raccontate con graffiante ironia senza mai scadere nel volgare o nel pecoreccio dove spiccano Haber e Gullota, bravi ed intensi come sempre, mentre più fiacco Ghini che non pare convinto del ruolo assegnatogli. De Sica si limita all'essenziale risultando più gradevole di quando scimmiotta nei cinepanettoni.

Molto divertente, peccato non sia ancora uscito in dvd.

La regia di Cristian de Sica non è mai una buona referenza per un film, ma stavolta il prodotto non è riuscito male. Niente di speciale o di particolarmente brillante, si intenda; un prodotto medio, decoroso, un ritratto in chiave agrodolce e spruzzato di cinica goliardia di quattro quarantenni gay, un pò cattivello, qualche volta bozzettistico, con un buon ritmo (anche se nell'alternanza commedia-dramma, è la parte drammatica che riesce più pesante), dialoghi abbastanza vivaci (anche se a tratti un pò teatrali), ma soprattutto una squadra di attori in gran forma e affiatatissima. Un piccolo miracolo, De Sica che non riesce gigione come al solito, non eccelso, ma credibile. [+]

La regia di Cristian de Sica non è mai una buona referenza per un film, ma stavolta il prodotto non è riuscito male. Niente di speciale o di particolarmente brillante, si intenda; un prodotto medio, decoroso, un ritratto in chiave agrodolce e spruzzato di cinica goliardia di quattro quarantenni gay, un pò cattivello, qualche volta bozzettistico, con un buon ritmo (anche se nell'alternanza commedia-dramma, è la parte drammatica che riesce più pesante), dialoghi abbastanza vivaci (anche se a tratti un pò teatrali), ma soprattutto una squadra di attori in gran forma e affiatatissima. Un piccolo miracolo, De Sica che non riesce gigione come al solito, non eccelso, ma credibile. Un film che a quasi 20 anni di distanza non entusiasma, ma si lascia guardare.
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L'homossessulità vista da punto di vista giusto per capire di non avere pregiudizzi, trama avvincente, che si svolge con comicità che induce a pensare e drammma vissuto da un gruppo di 4 amici gay che  affrontano la vita ridendo davanti a ogni probelema.... De sica , il meglio,  con Ghini e Haber il massimo, ma come dimenticare Gullota.... buon film.....

Questo film vorrebbe essere un "Amici miei" in chiave omosessuale, ma il risultato è di gran lunga inferiore. Sul versante comico si scade molto spesso nel pecoreccio e nei più beceri stereotipi sui gay, su quello drammatico, invece, non c'è un'analisi davvero significativa.
Si intravedono, tuttavia, delle buone intenzioni da parte di Christian De Sica sulla volontà di raccontare seriamente la vita di questi quattro personaggi omosessuali, e soprattutto sul volerlo fare senza scadere nel patetico. [+]

Questo film vorrebbe essere un "Amici miei" in chiave omosessuale, ma il risultato è di gran lunga inferiore. Sul versante comico si scade molto spesso nel pecoreccio e nei più beceri stereotipi sui gay, su quello drammatico, invece, non c'è un'analisi davvero significativa.
Si intravedono, tuttavia, delle buone intenzioni da parte di Christian De Sica sulla volontà di raccontare seriamente la vita di questi quattro personaggi omosessuali, e soprattutto sul volerlo fare senza scadere nel patetico. Si prende troppo sul serio quando, però, sceglie proprio il nome "Vittorio" - l'indimenticato padre per il suo ruolo.
Finale demenziale. [-]

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Ho visto questo film molti anni fa appena uscito, mi piaque lo trovai un film divertente con un lessico non sbroccato ,equilibrato, e tutt'ora di grande attualità, mi piacerebbe acquistarlo in DVD da mesi ne faccio la ricerca senza successo. Ricordo con piacere le eccellenti interpretazioni di Leo Gullotta ,Alessandro Haber e Massimo Ghini.

E' un film a mio modo di vedere sul temo "omosessualità" molto interessante,invita alla riflessione seria soprattutto sulla società e non sull'omosessualità,un film diverso dai fil a tema,ma un film che provoca e non è poco.Chiedo,siccome da anni cerco questo film in dvd ma non lo trovo,mi sapete indicare se esiste in commercio e come potrei averlo? grazie