dandy
|
mercoledì 22 ottobre 2014
|
fratelli di sangue....pazzo.
|
|
|
|
Discreto e accattivante gangster movie britannico che non ha nulla da invidiare ai prodotti analoghi americani.Ispirato alle gesta dei famigerati gemelli Kray,criminali sullo sfondo della Swinging London anni 60.L'anacronismo stilistico programmato cattura lo spettatore.La violenza è dosata il giusto e i personaggi sono tratteggiati sapientemente.Notevoli i fratelli Kemp(leader degli "Spandau Ballet"),ma Billie Whitelaw,madre possessiva e opprimente,non è da meno.Da riscoprire e rivalutare.
|
|
[+] lascia un commento a dandy »
[ - ] lascia un commento a dandy »
|
|
d'accordo? |
|
gwath
|
domenica 29 dicembre 2013
|
ingiustamente snobbato...
|
|
|
|
Ingiustamente snobbato dalla critica e dal pubblico, questo film ci offre un ritratto della vicenda dei terribili fratelli Krays, e della malavita inglese di quegli anni. Gli aggettivi per descrivere questo film sono: cupo, psicologico e pulp. Ha infatti in sé proprio quegli elementi umoristici e sanguinari proprio del genere pulp, ma che però si mescolano bene alla cupa dimensione psicologica dei fratelli e all'ambiente della malavita in cui erano inseriti. Le interpretazioni sono tutte molto convincenti, in particolare stupiscono molto quelli di Gary e Martin Kemp, alla loro prima impresa cinematografica, sapendo rendere molto bene i profili psicopatici dei fratelli Krays. La tematica dell'omosessualità poi di uno dei fratelli è stata trattata con molto delicatezza, senza troppi appesantimenti nella trama; si è dato invece più spazio alla storia matrimoniale dell'altro fratello, nel suo atteggiamento possessivo e soffocante.
[+]
Ingiustamente snobbato dalla critica e dal pubblico, questo film ci offre un ritratto della vicenda dei terribili fratelli Krays, e della malavita inglese di quegli anni. Gli aggettivi per descrivere questo film sono: cupo, psicologico e pulp. Ha infatti in sé proprio quegli elementi umoristici e sanguinari proprio del genere pulp, ma che però si mescolano bene alla cupa dimensione psicologica dei fratelli e all'ambiente della malavita in cui erano inseriti. Le interpretazioni sono tutte molto convincenti, in particolare stupiscono molto quelli di Gary e Martin Kemp, alla loro prima impresa cinematografica, sapendo rendere molto bene i profili psicopatici dei fratelli Krays. La tematica dell'omosessualità poi di uno dei fratelli è stata trattata con molto delicatezza, senza troppi appesantimenti nella trama; si è dato invece più spazio alla storia matrimoniale dell'altro fratello, nel suo atteggiamento possessivo e soffocante.
Certo alcune scelte potevano essere approfondite meglio, se questo fosse stato fatto ne sarebbe uscito sicuramente un capolavoro. Comunque resta un ottimo film, che consiglio di guardare a tutti quelli che vorrebbero vedere un gangster-pulp diverso dal solito.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a gwath »
[ - ] lascia un commento a gwath »
|
|
d'accordo? |
|
alfarabi
|
giovedì 27 dicembre 2012
|
gangster horror
|
|
|
|
La via alla gangster story del regista di The Ruling Class passa attraverso l’esasperato manierismo e la sensibilità horror che lo contraddistinguono (vedi i gemelli Krays in erba, passivi e inquietanti come i bimbi di Rilla).
False soggettive, zoommate in avanti (sulla suicida Frances stesa sul letto) e indietro (gruppo di famiglia in un night-club, tutti innaturalmente allineati come per fotografia; gusto dell’inquadratura frontale di certo iperrealismo macabro), montaggi alternati (regolamento di conti su vasta scala e documentario sugli orrori della guerra), riprese aeree vertiginose…
Medak in quasi tutti i suoi film racconta per via di tour de force espressivi, quasi a cercare un senso nelle immagini comprimendole, alterandole, deformandole.
[+]
La via alla gangster story del regista di The Ruling Class passa attraverso l’esasperato manierismo e la sensibilità horror che lo contraddistinguono (vedi i gemelli Krays in erba, passivi e inquietanti come i bimbi di Rilla).
False soggettive, zoommate in avanti (sulla suicida Frances stesa sul letto) e indietro (gruppo di famiglia in un night-club, tutti innaturalmente allineati come per fotografia; gusto dell’inquadratura frontale di certo iperrealismo macabro), montaggi alternati (regolamento di conti su vasta scala e documentario sugli orrori della guerra), riprese aeree vertiginose…
Medak in quasi tutti i suoi film racconta per via di tour de force espressivi, quasi a cercare un senso nelle immagini comprimendole, alterandole, deformandole. Come un tennista lezioso, gioca solo palle liftate, eccitando e poi esasperando i sensi dello spettatore. Qui preferisce non allargare sulla società inglese in piena rivoluzione (l’apogeo dei gemelli gangster coincide con gli anni della swinging London, ma focalizzare sugli interni, il morboso, il senso di disfacimento, la persistenza dell’orrore della guerra (come il cattivo odore di cui Violet—la madre dei fratelli gangster--cerca inutilmente per tutta la casa l’origine), i tendaggi rosso sangue le dorature, le ombre e le croci nella nebbia, la qualità gessosa e sepolcrale degli interni domestici…
[-]
|
|
[+] lascia un commento a alfarabi »
[ - ] lascia un commento a alfarabi »
|
|
d'accordo? |
|
|