elgatoloco
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sabato 4 giugno 2022
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buono, non travolgente
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"The Jewel of the Nile"(Lewis Teague, soggetto di Diane THomas, seceneggitura di LArecne Konner, Mark Rosenthal, 1985). Seguito di"Romancing The Stone", che ´precedente di un anno e diretto da Robert Zemeckis, a diffrenenza di Teague, buon regista ma non"creatore", il film e'comunque ben diretto,ben realizzato,certamente pieno di sequenze d'azione e di situazioni comiche(legate in particolare a Danny de Vito, nie panni di un truffatore amcio-nemico del protagonista Jack Colton, reso da Michael Douglas , ma anche da altro, ovviamente), il film racconta di Colton e della sua"eterna fidanzata" JOan Wilder, interpretata da Kathleen Turner, dove l'avventuriero e la scrittrice che ha bisogno di forti emozioni per scrivere decidono di andare alla ricerca del"gioiello del Nilo", leggenda popolare, veicolata ma negata da un misterioso re di un immaginario paese del Medio Oriente(fosse reale, immaginarsi le reazioni dei paesi arabi, come e'chiaro e comprensibile, visti anche i pregiudizi dominanti e radicati).
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"The Jewel of the Nile"(Lewis Teague, soggetto di Diane THomas, seceneggitura di LArecne Konner, Mark Rosenthal, 1985). Seguito di"Romancing The Stone", che ´precedente di un anno e diretto da Robert Zemeckis, a diffrenenza di Teague, buon regista ma non"creatore", il film e'comunque ben diretto,ben realizzato,certamente pieno di sequenze d'azione e di situazioni comiche(legate in particolare a Danny de Vito, nie panni di un truffatore amcio-nemico del protagonista Jack Colton, reso da Michael Douglas , ma anche da altro, ovviamente), il film racconta di Colton e della sua"eterna fidanzata" JOan Wilder, interpretata da Kathleen Turner, dove l'avventuriero e la scrittrice che ha bisogno di forti emozioni per scrivere decidono di andare alla ricerca del"gioiello del Nilo", leggenda popolare, veicolata ma negata da un misterioso re di un immaginario paese del Medio Oriente(fosse reale, immaginarsi le reazioni dei paesi arabi, come e'chiaro e comprensibile, visti anche i pregiudizi dominanti e radicati). Decisamente il re misterioso e'un dittatore sanguinario che imprigiona JOan, che riesce a liberarsi anche senza l'aiuto di Jack, tutto il resto segue "a ruota"tra misteriosi terroiristi, ladri, tuaregh e visioni desertiche(Sahara, credo), con alcune sorprese come quella relativa alJewel of the Nile"che si rivela essere non un"tesoro"o un oggetto materiale, ma una persona. Douglas e la Turner, che sembra abbiano interpretato il film solo per fedelta'a un obbligo contrattuale, "funzionano"comeunque bene, decisamente, ma ancora meglio va De Vito, come anche Spiros Focas, evidentemente di origini greche, nella parte del malvagio re. Tutto e' lussuoso, avventuroso, colorato, come nei classici film d'avventure(si dice che gli Eighties riproducessero i Fifties e in parte puo'esser vero. Avventura, anzione, ritmo sostenuto, balli e fughe.inseguimenti.siamo lontano dlala riflessione e dall0intellettuali, come vuole la definzione sociologoca generale di quegli anni{da non accettare in toto, certo, ma neppure totalmente sbagliata o peregrina) El Gato
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marco poggi
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lunedì 2 luglio 2001
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"okay, se usciamo vivi da questa situazione, giuro che ti ammazzo!"
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Seguito di "All'inseguimento della pietra verde" con gli stessi tre protagonisti, il film sulla carta sembrerebbe destinato a sbancare senza problemi i botteghini. Purtroppo, non è così, visto che il regista è cambiato. La trama è molto movimentata, dal "rapimento" di Joan Wilder da parte di un bieco sceicco, alla scoperta della vera natura del gioello (un santone). Se la Turner e Douglas continuano a "beccarsi" come nel primo film, è da registrare la trasformazione da malfattore da quattro soldi a personaggio positivo di Denny De Vito, che alla fine del film, non potendo "sgraffignare" il gioiello perchè umano, si "accontenta" di un coltello tempestato di preziosi regalatogli dai beduini che combattevano contro il tiranno.
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Seguito di "All'inseguimento della pietra verde" con gli stessi tre protagonisti, il film sulla carta sembrerebbe destinato a sbancare senza problemi i botteghini. Purtroppo, non è così, visto che il regista è cambiato. La trama è molto movimentata, dal "rapimento" di Joan Wilder da parte di un bieco sceicco, alla scoperta della vera natura del gioello (un santone). Se la Turner e Douglas continuano a "beccarsi" come nel primo film, è da registrare la trasformazione da malfattore da quattro soldi a personaggio positivo di Denny De Vito, che alla fine del film, non potendo "sgraffignare" il gioiello perchè umano, si "accontenta" di un coltello tempestato di preziosi regalatogli dai beduini che combattevano contro il tiranno. Il film è carino, ma l'originale risultava più scorrevole e meno scontato (finisce con il matrimonio dei due eroi).
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