Troppo facile dire che di cartoni così non se ne fanno più, per celebrarlo penso basti dire che a distanza di oltre trent'anni dall'uscita ancora ricordo nitidamente le immagini di alcuni episodi, la meraviglia dei vari misteri svelati, l'eleganza dei personaggi. Memorabile poi il doppiaggio italiano, con la fantastica trovata dell'accento piemontese per Moriarty. Un altro elemento di rimpianto è che una produzione del genere - con la regia di quel Miyazaki che nel frattempo è diventato il mito dell'animazione - vedesse anche nel ruolo di protagonista la nostra tivù pubblica.