asdrubale
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giovedì 25 aprile 2013
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consigliato
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Film interessante, nel quale Benigni alterna, in maniera a volte misurata, a volte meno, tutto il suo repertorio di autore comico/drammatico, frazionandolo nettamente tramite la suddivisione a episodi della trama, i quali condividono solamente il tema di fondo, Dio e l'uomo. Nel primo episodio gioca "facilmente" sui suoi soliti riferimenti biblici (chi ha amato i suoi "tutto Benigni" sa di cosa parlo) per poi dare una inaspettata virata finale molto sentimentale (ma anche molto riuscita). Il secondo è meno divertente e più "sperimentale", personalmente il meno riuscito dei quattro. Il terzo è un vero spasso, un Benigni divertente e divertito che impersona il fanciullo che è in tutti noi, che vorrebbe ribellarsi di fronte alle tante apparenti ingiustizie dell'età moderna.
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Film interessante, nel quale Benigni alterna, in maniera a volte misurata, a volte meno, tutto il suo repertorio di autore comico/drammatico, frazionandolo nettamente tramite la suddivisione a episodi della trama, i quali condividono solamente il tema di fondo, Dio e l'uomo. Nel primo episodio gioca "facilmente" sui suoi soliti riferimenti biblici (chi ha amato i suoi "tutto Benigni" sa di cosa parlo) per poi dare una inaspettata virata finale molto sentimentale (ma anche molto riuscita). Il secondo è meno divertente e più "sperimentale", personalmente il meno riuscito dei quattro. Il terzo è un vero spasso, un Benigni divertente e divertito che impersona il fanciullo che è in tutti noi, che vorrebbe ribellarsi di fronte alle tante apparenti ingiustizie dell'età moderna. Il quarto episodio è il vero gioiello del film: un misto di leggerezza e profondità nel quale si rivela tutta la poetica del miglior Benigni. Tirando le somme, un film sicuramente diverso, divertente, con diversi momenti riuscitissimi che mettono in ombra tutti i limiti di regia e sceneggiatura presenti. Insomma, decisamente consigliato.
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iasc085
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venerdì 21 ottobre 2011
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tu mi turbi (1983)
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TU MI TURBI(1983) di Roberto Benigni (***)
Con Roberto Benigni, Carlo Monni, Nicoletta Braschi
Esordio alla Regia per Roberto Benigni che sfoggia una comicità molto buffa e divertente. E’ un film composto da 4 episodi, tutti ben fatti e ricchi di ilarità benigniane… su tutti padroneggia il secondo episodio – L’angelo – dove il nostro protagonista dapprima ha uno strano incubo: ha perso il suo angelo custode.
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TU MI TURBI(1983) di Roberto Benigni (***)
Con Roberto Benigni, Carlo Monni, Nicoletta Braschi
Esordio alla Regia per Roberto Benigni che sfoggia una comicità molto buffa e divertente. E’ un film composto da 4 episodi, tutti ben fatti e ricchi di ilarità benigniane… su tutti padroneggia il secondo episodio – L’angelo – dove il nostro protagonista dapprima ha uno strano incubo: ha perso il suo angelo custode. Nelle strade notturne ed isolate, chiede in giro informazioni (le scene sono accompagnate dalle note di Vieni via con me\Paolo Conte… ma cantate dallo stesso Benigni) e riesce finalmente a trovare nell’ hotel Paradiso, il suo angelo di cui è perdutamente innamorato, ma che non ricambia affatto il suo amore per via della sua noiosità, banalità ecc. Distrutto dal dolore tenta la disperata carta del suicidio per farla cadere in ripensamenti, ma senza successo. Destato dal suo sogno, si capisce che davvero Benigni sta con un angelo, dal fatto che i suoi amici sono invitati a casa sua esclusivamente in feste mascherate per non tradire la vera identità di lei, aggiungere aggettivi su questo grande piccolo corto sarebbe superfluo. Non sono da meno neanche gli altri 3 sketch, tutti da gustare per un film delizioso.
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cambiof
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lunedì 12 luglio 2010
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bel film
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Da vedere, film a episodi, molto bello quello delle guardie...
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lalli
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martedì 6 ottobre 2009
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da vedere
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forse in alcune parti leggermente noioso, ma nel complesso carinissimo!
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stefano84
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domenica 4 gennaio 2009
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l'arte di "esprimere"
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Tu mi turbi è un film che ha bisogno di un accurata riflessione per stabilire se colui che lo ha creato è un pazzo scatenato, oppure uno che ha insita in sè una sublime genialità.Bè con Benigni si puo' dire che entrambe queste caratteristiche si fondono e danno all'opera concepita un sapore del tutto inconsueto quasi mistico che lascia sbigottiti di fronte all'espressione di tanta fantasia.Certo è, che tutto questo scaturisce dalla straordinaria capacità del regista-attore di "esprimere".Nn è necessario aggiungere niente altro a questo verbo per inquadrare(anche se inquadrare quando si parla di Benigni è un verbo sempre da evitare) le doti di di Benigni..."esprimere sensazioni, turbinii vorticosi dell'animo" con quella tonalità di voce cosi' chiaramente giusta per ogni frase che comunica cio' che esattamente si vuol far percepire, incertezza, paura,gioia o stupore(bellissmio anche quel toh dell'episodio dell'angelo) .
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Tu mi turbi è un film che ha bisogno di un accurata riflessione per stabilire se colui che lo ha creato è un pazzo scatenato, oppure uno che ha insita in sè una sublime genialità.Bè con Benigni si puo' dire che entrambe queste caratteristiche si fondono e danno all'opera concepita un sapore del tutto inconsueto quasi mistico che lascia sbigottiti di fronte all'espressione di tanta fantasia.Certo è, che tutto questo scaturisce dalla straordinaria capacità del regista-attore di "esprimere".Nn è necessario aggiungere niente altro a questo verbo per inquadrare(anche se inquadrare quando si parla di Benigni è un verbo sempre da evitare) le doti di di Benigni..."esprimere sensazioni, turbinii vorticosi dell'animo" con quella tonalità di voce cosi' chiaramente giusta per ogni frase che comunica cio' che esattamente si vuol far percepire, incertezza, paura,gioia o stupore(bellissmio anche quel toh dell'episodio dell'angelo) .Evidentemente il film è fondato sulla capacità di Beningni di reggere egregiamente la scena con monologhi mai scontati e mai noiosi e di riuscire a integrare nelle scene anche personaggi che pur non avendo la sua stessa capacità riescono a seguirlo e a dare il loro apporto al racconto(molto interessante l'interpretazione del bersagliere che fa da spalla a benigni).I quattro racconti nn hanno una trama particolarmente ricercata ma sono solo un semplice canovaccio che fa da sfodo alla interpretazione .Un film da vedere per riuscire ad entrare un po' meglio nel mondo tutto colori e fantasia di Roberto Benigni.
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sixoclock
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domenica 23 dicembre 2007
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lui ci turba
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Film molto gradevole diviso in 4 capitoli(come si usava 20 anni fa in nelle commedie italiane). Primo capitolo:Benigni ci fa sorridere con i doppi sensi tra lui ed un Gesù bambino muto. Secondo capitolo:Benigni(dall'alto della sua "modestia" si pone come Dio in una storia d'amore con un angelo. Terzo capitolo:Irritanti battibecchi con il direttore di una banca, ma divertenti doppi sensi. Quarto capitolo:Fastidioso tentativo di un milite di far muovere il suo compagno. Ad ogni modo un buon inizio sia di film che di filmografia per Benigni. Cameo di Nicoletta Braschi(finalmente brava) e Serena Grandi(irriconoscibile)
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alex
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sabato 7 luglio 2007
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