Direttamente da un soggetto di Mario Cecchio Gori, il film sfrutta le ottima capacità comico-svagate di Pozzetto, un storia quasi fantasy ma risulta davvero mal riuscito. Poche le trovate, nulle o giù di li le innovazioni e le idee, compresa quella ampiamente già rivista del cane parlante. Qualche risata la strappano i dispetti del fantasma e la suocera Lia Zoppelli, il resto è tuto desolatamente ordinario. Parodia del cinema horror, di cui la casa infestata è elemento cardine, con una serie di gag sia verbali che visive datate e una Gloria Guida (più donna rispetto ai tempi da liceale cinematografica) decisamente sottotono, forse perchè sempre (troppo) vestita. Uno dei peggiori film tra le commedie all'italiana del periodo.