anche se risolta con ricchezza inventiva e con il consueto istinto visionario, resta soprattutto ha il valore dell'intervento diretto, certo di grande dignità formale, compatibile con le di un artista che non si contenta di lanciare messaggi attraverso un cinema piattamente politico. Gli attori che mettono in scena la testimonianza resa da una donna scampata alle torture, diventano a loro volta vittime, attraverso un processo di progressiva identificazione, di una mostruosa e occulta macchinazione. Per cadere, infine, mentre sono sul palcoscenico sotto il .