luca g
|
domenica 22 dicembre 2024
|
il 1? film di dario argento ...
|
|
|
|
Quando, in settembre del 69, andai a vederlo al Nuovo di Ferrara, ero convinto che si trattasse di un film di guerra,
i giganteschi manifesti di allora mostravano cinque volti, un treno, un'esplosione ... ma non v'era nulla che facesse pensare a un western, soltanto entrando nel cinema vidi le foto che mostravano i miitari messicani in beige, solo quando il film iniziò e sentii le musiche di Morricone mi entusiasmai, era un western!
in realtà è un film di avventura ambientato nella rivoluzione messicana in cui venivano rappresentati elementi plastici che rimandassero al western italiano - la fotografia i costumi le scenografie i paesaggi un pò dell'Almeria un pò dell'Italia (non so come venga in mente a un recensore di citare le foreste della Germania) - senza che vi fossero le situazioni del western - duelli, sparatorie con la colt, cazzotti,
del resto Pontecorvo con Queimada fece lo stesso;
la parte iniziale è quella in cui Casteluovo forma l'esercito su direttiva di Graves, e nella prima sequenza Spencer dà il becchime alle galline mentre Castelnuovo dice 'ehi Mesito ho un lavoro per te' e lui niente 'ah non sei più il Mesito che conosceva l'olandese' Bud lascia cadere il secchio mentre da dentro la baracca si sente 'ehi animaaleee vieni qua' Bud entra 'animaaaaleeee .
[+]
Quando, in settembre del 69, andai a vederlo al Nuovo di Ferrara, ero convinto che si trattasse di un film di guerra,
i giganteschi manifesti di allora mostravano cinque volti, un treno, un'esplosione ... ma non v'era nulla che facesse pensare a un western, soltanto entrando nel cinema vidi le foto che mostravano i miitari messicani in beige, solo quando il film iniziò e sentii le musiche di Morricone mi entusiasmai, era un western!
in realtà è un film di avventura ambientato nella rivoluzione messicana in cui venivano rappresentati elementi plastici che rimandassero al western italiano - la fotografia i costumi le scenografie i paesaggi un pò dell'Almeria un pò dell'Italia (non so come venga in mente a un recensore di citare le foreste della Germania) - senza che vi fossero le situazioni del western - duelli, sparatorie con la colt, cazzotti,
del resto Pontecorvo con Queimada fece lo stesso;
la parte iniziale è quella in cui Casteluovo forma l'esercito su direttiva di Graves, e nella prima sequenza Spencer dà il becchime alle galline mentre Castelnuovo dice 'ehi Mesito ho un lavoro per te' e lui niente 'ah non sei più il Mesito che conosceva l'olandese' Bud lascia cadere il secchio mentre da dentro la baracca si sente 'ehi animaaleee vieni qua' Bud entra 'animaaaaleeee ... ehi no nooooo' tsshhhhh tshhhhh la baracca si muove cade la polvere Bud esce 'ho dato le dimissioni', il western all'italiana era questo, niente più e niente meno di questo, puoi metterci tutta la rivoluzione che vuoi, è questo;
e poi il lanciatore di coltelli Tetsuro Tamba 'guardate' dice l'organizzatore 'come trema per la sua bella, potrebbe ucciderla' primo lancio verso fior_di_loto, poi ...'ehi non mi ricordo il nome ha detto l'olandese ...' e Tamba tira tutti i coltelli ...'non puoi andartene hai un contratto con me' ultimo coltello che inchioda il foglio sulla parete di legno ...
e quindi partono le musiche con la bellissima sequenza dei quattro a cavallo ripresi dal basso mentre avanzano, la medesima che Leone elaborò nel buono il brutto e il cattivo ...
... è impossibile quindi che il regista potesse essere l'americano Taylor perché un americano una inquadratura così non sa nemmeno come si fa, e inoltre su MYmovies e su wiki nessuno la accredita come regista di questo film, Zingarelli aveva diretto una commedia con Giovanna Ralli, quell'anno, poteva darsi che a dirigere fosse lui, fatto sta che il film, io penso, può essere stato diretto solo da uno che conosceva Sergio molto molto da vicino;
solo che lo snob_Dario Argento, già prefigurandosi il suo luminoso avvenire (e certo, quando si ha un papà produttore si possono piantare gli studi alla seconda scientifico), non voleva sporcare il curriculum con un western;
il film era per me attraente per la fotografia artificiosa di Barboni-Clucher con i colori non naturali ma caricati - il rosso l'azzurro il marron ... - belli da vedere suggestivi, la stessa fotografia del 1° trinità che poi Clucher corresse nel 2° rendendola preziosa più 'fine' ma sbiadita, e poi l'ambientazione del villaggio in cui Zingarelli fissò i teatri di posa, che poteva di volta essere un paese messicano, un villaggio del west o un paese dell'Africa (!) come in 'io sto con gli ippopotami' il film in cui hill-spencer sono in 'africa' (=ex jugoslavia);
per il resto il signorino Argento non dà una gran prova di sé perché il film è abbastanza insulso, a parte la stupenda sequenza in cui Tamba cade dal treno e lo raggiunge correndo e tagliando sul pendìo mentre il convoglio segue la serpentina della strada ferrata - è la stessa location di 'Dio perdona io no' e quindi è sicuramente in Spagna - e la macchina da presa lo inquadra davanti mentre corre alternando con le scene del treno che non può rallentare per non allarmare i soldati messicani;
anche Bud che prepara la deviazione del treno manipolando gli scambi è bella;
lo schema della sceneggiatura è lo stesso di 'oggi a me domani a te' sceneggiatura sempre di Dario, questo è un vero western, non è che Dario si sprecasse più di tanto, una sceneggiatura al prezzo di due;
mancano i duelli, almeno qualche sparatoria, A. voleva fare proprio un film politico - ma quale politico ma qualeeeeee???
a furia di mostrare la rivoluzione, esplosioni ... il 12 dicembre di quell'anno un'esplosione ci fu...;
una delusione di film, dovuta al fatto che gli attori non erano centrati, Graves faceva il bonus pater familias nei telefilm americani, qui ci voleva un duro, un Lee Marvin (il modello era la sporca dozzina) un Jack Palance, Bud andava bene ma forse invece di Castelnuovo ci voleva uno che non facesse tanto il bamboccio,
nell'estate del 69 a Vernazza era al tavolo vicino, da Franzi, assieme a Giancarlo Cobelli e un altro, gli andai a chiedere l'autografo ma non mi ca°° molto, un bel giovanotto mah vorrei proprio sapere che cosa ci trovino;
il western arrivava al capolinea, che tristezza, la povertà connaturata allo schema di Leone non ebbe vita lunga, ma soprattutto il fatto che i registi italiani non mettevano alcuna cura in quel che facevano, perchè era lo spettatore poco evoluto di quei film - sottoscritto incluso ovviamente - a cui non importava niente che la mettessero;
ecco perché il regista di questo film è sicuramente italiano, come dimostra la scena in cui i cinque mangiano nel villaggio messicano, gustando i fagioli,
ci mancava poco che gli portassero i bucatini all'amatriciana.
[-]
|
|
[+] lascia un commento a luca g »
[ - ] lascia un commento a luca g »
|
|
d'accordo? |
|
elgatoloco
|
martedì 12 giugno 2018
|
chi è il regista?taylor o zingarelli?
|
|
|
|
Una vexata quaestio, una domanda aperta su chi sia il regista di questo"Un esercito di cinque uomini"(1969), dove la regia è generalmente attribuita a Italo Zingarelli(nei titolo di testa è così)ma varie fonti danno come regista il"gringo"Don Taylor(anche Bud Spencer in un'intervista, tra l'altro). Senz'altro soggetto e sceneggiatura sono di Dario Argento, che nello stesso anno esordisce come regista con "L'uccello dalle piume di cristallo"e sembra che almeno per un giorno Argento abbia effettivamente diretto il film, poi affidato a Taylor o a Zingarelli. Alcuni elementi: A)Il film è molto politico(tema comune in molti spaghietti-western, come in"Tepepa"di Giulio Petroni, in "Requeiscant"di Lizzani con Pasolini, precedente di un bienno, nonché nelle opere di Sergio Leone, spesso in forma"larvata", ma neppure troppo(Leone era dichiaratamente marxista).
[+]
Una vexata quaestio, una domanda aperta su chi sia il regista di questo"Un esercito di cinque uomini"(1969), dove la regia è generalmente attribuita a Italo Zingarelli(nei titolo di testa è così)ma varie fonti danno come regista il"gringo"Don Taylor(anche Bud Spencer in un'intervista, tra l'altro). Senz'altro soggetto e sceneggiatura sono di Dario Argento, che nello stesso anno esordisce come regista con "L'uccello dalle piume di cristallo"e sembra che almeno per un giorno Argento abbia effettivamente diretto il film, poi affidato a Taylor o a Zingarelli. Alcuni elementi: A)Il film è molto politico(tema comune in molti spaghietti-western, come in"Tepepa"di Giulio Petroni, in "Requeiscant"di Lizzani con Pasolini, precedente di un bienno, nonché nelle opere di Sergio Leone, spesso in forma"larvata", ma neppure troppo(Leone era dichiaratamente marxista). I cinque "desperados", banditi anche in senso letterale, mai fortunati, decidono di assaltare un treno superblindato,, originariamente per spartirsi il gruzzolo o meglio il bottino, ma poi, seguendo chi li ha ingaggiati, "L?Olandese(Péter Graves), rinunciano a favore della rivoluzione messicana, venendone acclamati. Grandi scene di massa e il tripudio"all revolution"finale. Del resto, all'epoca, il cinéphile Argento era critico cinematografico di "Paese Sera", notoriamente schierato a sinistra, quando sinistra era comunque=PCI; B)La suspense percorre il fim, nei vari cambi di situazione e soprattutto(ma non solo, certo)quando"Il samurai"deve correre a piedi raggiungengo il treno(era rimasto appiedato). Un altro"tratto"più che tipico di Dario Argento, diremmo; C)Lo humor e a tratti anche proprio la comicità percorrono il film: i cinque si mettono in discussione da sé, scherzano su di sé o c'è uno humor interpersonale, dunque tutto in qualche modo può esser visto anche in una prospettiva"metafilmica", di riflessione sul film e presa di distanza dallo stesso. Interpreti: Bud Spencer, che è nel ruolo consueto del forzuto, Nino Castelnuovo, l'acrobata(allora era famoso per essere stato"Renzo"nei "Promessi Sposi"in TV), Graves, come si è detto,,Jaems Daly è il"capitano Augustus" , Tetsuro Tamba è il"samurai", Cluadio Gora è Esteban, ma tra gli altri c'é anche Giacomo Rossi Stewart. El Gato
[-]
|
|
[+] lascia un commento a elgatoloco »
[ - ] lascia un commento a elgatoloco »
|
|
d'accordo? |
|
opidum
|
domenica 3 novembre 2013
|
fantastico il finale
|
|
|
|
onesto spaghetti western con un finale magari troppo buonista ma è fantastica la faccia ch fa il samurai"chi se ne frega se non divento ricco. stanotte mi faccio miss italia!!!"
solo quella scena vale l'intero film
|
|
[+] lascia un commento a opidum »
[ - ] lascia un commento a opidum »
|
|
d'accordo? |
|
pasolini85
|
domenica 7 febbraio 2010
|
200° in graduatoria del suo genere
|
|
|
|
Uno spaghetti western che pretende poco, con una trama lineare e stracotta, girato in Germania le cui foreste bavaresi non c'entrano nulla con il west. Da sottolineare l'ombra di Argento e la parte di Bud Spencer che malgrado tutto è sempre piacevole apprezzare.
|
|
[+] lascia un commento a pasolini85 »
[ - ] lascia un commento a pasolini85 »
|
|
d'accordo? |
|
store
|
mercoledì 6 febbraio 2008
|
son perfettamente d'accordo con te
|
|
|
|
Bellissimo film uno dei migliori western di quel periodo. Splendida la colonna sonora di morricone e grande bud spencer nel ruolo di mesito
|
|
[+] lascia un commento a store »
[ - ] lascia un commento a store »
|
|
d'accordo? |
|
antoscibetta
|
sabato 14 luglio 2007
|
western all'italiana
|
|
|
|
FILM WESTERN TRA I MIGLIORI DEL PERIODO ANNI 70 DEL GENERE IN PARTICOLARE WESTERN ALL'ITALIANA. RILASSANTE E DIVERTEVOLE ANCORA UN FILM PER LA FAMIGLIA.
|
|
[+] lascia un commento a antoscibetta »
[ - ] lascia un commento a antoscibetta »
|
|
d'accordo? |
|
|