luca scial�
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giovedì 24 settembre 2015
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joy, tra amori sbagliati e il figlioletto
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Il giovane Ken Loach è al suo terzo film, il quale risulterà tra i pochi della sua filmografia a raccontare di storie difficili dando però una più ampia dimensione al lato sentimentale. Scarno, essenziale, è scandito dalla musica falk inglese di fine anni '60. Ci restituisce un'Inghilterra lontana dagli stereotipi della superpotenza che domina l'Europa. Una costante nella sua carriera, sempre tesa a svelare qualche lato critico del Regno Unito.
La bella e giovane protagonista Joy è sposata con un ladro, dal quale ha anche un figlio: il piccolo Johnny. Ma lui, oltre alla vita sbagliata, la maltratta, trattandola come una pezza da piedi.
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Il giovane Ken Loach è al suo terzo film, il quale risulterà tra i pochi della sua filmografia a raccontare di storie difficili dando però una più ampia dimensione al lato sentimentale. Scarno, essenziale, è scandito dalla musica falk inglese di fine anni '60. Ci restituisce un'Inghilterra lontana dagli stereotipi della superpotenza che domina l'Europa. Una costante nella sua carriera, sempre tesa a svelare qualche lato critico del Regno Unito.
La bella e giovane protagonista Joy è sposata con un ladro, dal quale ha anche un figlio: il piccolo Johnny. Ma lui, oltre alla vita sbagliata, la maltratta, trattandola come una pezza da piedi. Quando finisce in galera, lei nel frattempo si consola con un suo amico, Dave. Anch'egli ladro, vivendo sei mesi di amore e ottimismo per il futuro. Ma quando anche lui finisce dentro e pure per lungo tempo, 12 anni, la sua vita riprende una brutta piega.
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stefano capasso
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martedì 14 luglio 2020
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emancipazione femminile
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Joy è una giovane madre della low class inglese, sempre alle prese con difficolta economiche e con un marito che finisce in prigione dopo una tentata rapina. Per Joy la solitudine è molto pesante e comincia a frequentare diversi uomini, in cerca di protezione e compagnia, ma anche del piacere che ha scoperto di provare. Dopo l’ennesimo uomo che finisce in prigione dopo un furto, Joy riprova a costruirsi una vita col marito che nel frattempo è uscito dal carcere.
Ken Loach nel suo primo lungometraggio affronta i temi che non abbandonerà più: il proletariato, il disagio sociale di una classe operaia che in Inghilterra sembra non cambiare mai. In questo caso Loach racconta la traiettoria di una giovane donna, che sogno di scalare posizioni sociali, di uscire da una vita che non offre possibilità.
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Joy è una giovane madre della low class inglese, sempre alle prese con difficolta economiche e con un marito che finisce in prigione dopo una tentata rapina. Per Joy la solitudine è molto pesante e comincia a frequentare diversi uomini, in cerca di protezione e compagnia, ma anche del piacere che ha scoperto di provare. Dopo l’ennesimo uomo che finisce in prigione dopo un furto, Joy riprova a costruirsi una vita col marito che nel frattempo è uscito dal carcere.
Ken Loach nel suo primo lungometraggio affronta i temi che non abbandonerà più: il proletariato, il disagio sociale di una classe operaia che in Inghilterra sembra non cambiare mai. In questo caso Loach racconta la traiettoria di una giovane donna, che sogno di scalare posizioni sociali, di uscire da una vita che non offre possibilità. Se questo percorso le sarà precluso, la donna riuscirà a emanciparsi da vecchi copioni e a costruire una sua identità coerente con le sue necessità.
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