Pur non seguendo schematicamente i codici del western all’italiana il film riesce a essere originale nonostante la classica trama del pistolero professionista deciso ad appendere al chiodo la pistola e costretto a tornare sulla sua decisione. Diretto con mano felice da Gianni Grimaldi è considerato uno dei migliori western all’italiana del primo periodo. Oltre all’emozionante prologo e alla spettacolare resa dei conti finale la narrazione filmica si regge su una solida ed efficace maestria artigianale. I titoli di testa dipinti a mano e la canzone di Nico Fidenco che fa da tema alla colonna sonora sono considerati un cult dagli appassionati. Una bella fotografia completa i pregi di questa pellicole.
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Pur non seguendo schematicamente i codici del western all’italiana il film riesce a essere originale nonostante la classica trama del pistolero professionista deciso ad appendere al chiodo la pistola e costretto a tornare sulla sua decisione. Diretto con mano felice da Gianni Grimaldi è considerato uno dei migliori western all’italiana del primo periodo. Oltre all’emozionante prologo e alla spettacolare resa dei conti finale la narrazione filmica si regge su una solida ed efficace maestria artigianale. I titoli di testa dipinti a mano e la canzone di Nico Fidenco che fa da tema alla colonna sonora sono considerati un cult dagli appassionati. Una bella fotografia completa i pregi di questa pellicole. Qualche pecca si nota nella recitazione degli attori, un po’ troppo statici e nella mancanza di quell’ironia che è un po’ la caratteristica dei Western all’italiana.
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