Si sorride amaro con questa pellicola diretta da Giuseppe Lipartiti, un solido artigiano del cinema italiano la cui carriera inizia con nel 1959 con Avventura a Capri e si chiude nel 1983 con Eleonora: si e no. Gli uomini delle stelle che si aggirano in Via Veneto sono truffatori che lucrano sulle illusioni e le ambizioni di ragazzotte arrivate a Roma per cercare fortuna nel cinema. Il mondo descritto da Lipartiti non dà spazio a romanticismi. La pietà non alberga in una capitale dove il sogno del successo è il motore di un’economia sommersa fatta di cambiali, assegni a vuoto e nostalgie del Ventennio. Tra gli interpreti spiccano un Gérard Blain in grande forma nel ruolo del faccendiere Renato e una Michéle Mercier insolitamente castigata nella parte della ragazza di provincia finita nella rete degli avidi profittatori.
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Si sorride amaro con questa pellicola diretta da Giuseppe Lipartiti, un solido artigiano del cinema italiano la cui carriera inizia con nel 1959 con Avventura a Capri e si chiude nel 1983 con Eleonora: si e no. Gli uomini delle stelle che si aggirano in Via Veneto sono truffatori che lucrano sulle illusioni e le ambizioni di ragazzotte arrivate a Roma per cercare fortuna nel cinema. Il mondo descritto da Lipartiti non dà spazio a romanticismi. La pietà non alberga in una capitale dove il sogno del successo è il motore di un’economia sommersa fatta di cambiali, assegni a vuoto e nostalgie del Ventennio. Tra gli interpreti spiccano un Gérard Blain in grande forma nel ruolo del faccendiere Renato e una Michéle Mercier insolitamente castigata nella parte della ragazza di provincia finita nella rete degli avidi profittatori. Frank Wolff presta efficacemente volto e fisico al personaggio più positivo della storia. Interessante anche la presenza della bionda Cristina Gajoni destinata a diventare una presenza fissa nei film di genere del periodo e della futura star Margareth Lee in un piccolo cameo.
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