Malgrado molte scelte maldestre più o meno obbligate dal Codice Hayes o dai distributori inglesi, questo film rappresenta la grande affermazione dell'intelligenza di una donna - Florence Nightingale vuole fuggire alla passività limitatezza della vita riservata alle donne del suo ceto sociale. La sua scelta è quasi una vocazione che arriva a sfiorareil fanatismo quando Florence raggiunge l'esasperazione a causa dell'ostruzionismo ottuso di cui è fatta oggetto. La sua lotta è esemplare ed è fatta più nel nome della scienza che in quello della carità. Non si fa forza su principi religiosi ma combatte gli avversari sul piano della logica che i risultati del suo lavoro rendono indiscutibile. Il popolo la adorerà per quanto avrà fatto per salvare feriti ed ammalati, ma il suo trionfo personale avverrà grazie al riconoscimento che la Regina Vittoria (l'unica donna al mondo a fare cose da uomo) le conferirà, consacrandola definitivamente come un grande personaggio della Storia.
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Malgrado molte scelte maldestre più o meno obbligate dal Codice Hayes o dai distributori inglesi, questo film rappresenta la grande affermazione dell'intelligenza di una donna - Florence Nightingale vuole fuggire alla passività limitatezza della vita riservata alle donne del suo ceto sociale. La sua scelta è quasi una vocazione che arriva a sfiorareil fanatismo quando Florence raggiunge l'esasperazione a causa dell'ostruzionismo ottuso di cui è fatta oggetto. La sua lotta è esemplare ed è fatta più nel nome della scienza che in quello della carità. Non si fa forza su principi religiosi ma combatte gli avversari sul piano della logica che i risultati del suo lavoro rendono indiscutibile. Il popolo la adorerà per quanto avrà fatto per salvare feriti ed ammalati, ma il suo trionfo personale avverrà grazie al riconoscimento che la Regina Vittoria (l'unica donna al mondo a fare cose da uomo) le conferirà, consacrandola definitivamente come un grande personaggio della Storia. L'evoluzione del personaggio è ben resa da Kay Francis, la cui bellezza e leggendaria eleganza costituiscono un handycap in questo ruolo (colpa anche dell'eccessivo make up) almeno nella prima parte del film. Nella secoda parte, Kay appare molto provata dal colera : ciò permette all'attrice una perfetta credibilità scenica . L'ultima scena in cui recita fra sè il discorso da pronunciare davanti alla Regina che non vista la sta ascoltando, è molto bello: Florence è ormai pacificata perché finalmente la ragione ha trionfato e potrà dedicarsi alla sua missione senza dover lottare contro i pregiudizi assurdi. Il tono con il quale Kay modula la sua voce vellutata è sereno e determinato al tempo stesso, senza enfasi nè lirismi. Molto moderno come moderno è l'affettuoso distacco con il quale Kay Francis spegne qualsiasi fiamma nel cuore di spasimanti per altro poco seducenti. Comunque un film piuttosto asciutto senza lungaggini nè inutili e furbesche drammatizzazioni alle quali molte situazioni si sarebbero facilmente prestate. Merito di Dieterle?
Orribile Ian Hunter, grasso boyscout nei panni di un avventuroso giornalista (siamo negli anni 5o dell'800!)
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