Il titolo italiano di quest'ottimo classico di Sternberg è già tutto un programma e,pur essendo diverso da quello originale,si avvale del seguente significato:i presunti"dannati dell'oceano"sono proprio i fuochisti della nave che passano le loro giornate a spalare il carbone sudando e faticando come animali per poi andare a recuperare le forze in una locanda di New York.
Essi sono"dannati"in quanto non rappresentano nient'altro che l'elemento umano teso al funzionamento dell'imbarcazione e la cui esistenza in giro per il mare è scandita unicamente dalle fiamme e dalla"brutalizzazionea sotterranea"fisica e psicologica cui sono portati alcuni di loro e il protagonista Bill(l'attore è George Bancroft)è un fulgido esempio rappresentativo di questo tipo di personaggi sebbene,come sarà difficilmente in grado di dimostrare,si rivela,nel bene o nel male,capace di amare e di farsi amare.
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Il titolo italiano di quest'ottimo classico di Sternberg è già tutto un programma e,pur essendo diverso da quello originale,si avvale del seguente significato:i presunti"dannati dell'oceano"sono proprio i fuochisti della nave che passano le loro giornate a spalare il carbone sudando e faticando come animali per poi andare a recuperare le forze in una locanda di New York.
Essi sono"dannati"in quanto non rappresentano nient'altro che l'elemento umano teso al funzionamento dell'imbarcazione e la cui esistenza in giro per il mare è scandita unicamente dalle fiamme e dalla"brutalizzazionea sotterranea"fisica e psicologica cui sono portati alcuni di loro e il protagonista Bill(l'attore è George Bancroft)è un fulgido esempio rappresentativo di questo tipo di personaggi sebbene,come sarà difficilmente in grado di dimostrare,si rivela,nel bene o nel male,capace di amare e di farsi amare.
Quasi tre quarti della vicenda si svolgono esclusivamente all'interno di una locanda popolata unicamente dal cosiddetto"ceto proletario"della società e in cui fanno la loro importante comparsa altri"dannati"quali la"tenera"prostituta Mae(Betty Compson)e il laido capitano della nave che tenta di adescarla salvo poi essere assassinato dalla moglie(interpretata da Olga Baclanova)non prima di un lungo confronto-scontro con il simpatico ma violento Bill.
In questo film ci sono almeno due brevi fotogrammi che meritano,da soli,di potersi considerare dei piccoli"capolavori artistici e visivi"(soprattutto per il 1928)quali l'immagine riflessa sull'acqua del tentato suicidio di Mae(drammaticamente stupenda)e quella in cui lo spaccone Bill espone alla sua amata i tatuaggi che ha sul braccio oltre,ovviamente,alle ultime parole che si scambiano l'uomo e la donna prima della fine del film...mentre invece mi ha emozionato meno di quanto ragionevolmente mi aspettassi la sequenza dello strambo matrimonio tra i due protagonisti la cui unione avviene sotto i"lumi"dell'ubriachezza dei clienti del posto poco prima della consacrazione operata dal prete.
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