The Killer |
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Un film di John Woo.
Con Chow Yun-Fat, Danny Lee (II), Sally Yeh, Kenneth Tsang
Titolo originale Die Xue Shuang Xiong.
Poliziesco,
durata 110 min.
- Hong Kong 1989.
MYMONETRO
The Killer
valutazione media:
3,51
su
-1
recensioni di critica, pubblico e dizionari.
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Leggendario!di jacopo b98Feedback: 37256 | altri commenti e recensioni di jacopo b98 |
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martedì 26 agosto 2014 | |||||||||||||||||||||||||||||||||||||
Il killer Jeffrey (Chow) è incaricato di un ultimo lavoro: uccidere un uomo durante una regata. Chiede 5 milioni di compenso poiché vuole pagare un intervento per la vista ad una cantante (Yeh) che ha accidentalmente ferito sei mesi prima durante un lavoro in un club. Effettuato l’omicidio la polizia si mette sulle sue tracce e il suo migliore amico (Chu), pagato da alcuni mafiosi tenta di ucciderlo. Alla fine l’amico lo risparmierà e si unirà a Jeffrey nella lotta contro i criminali che lo vogliono eliminare, e anche il poliziotto (Lee) che è sulle sue tracce si unirà a lui, diventando suo amico, anche succube del suo fascino. Scritto e diretto dal più grande regista del cinema d’azione hongkonghese, è forse il capolavoro di Woo. È un thriller d’azione, sì, d’accordo, ma è anche qualcosa di più: è un eroico dramma sull’amicizia e sul sacrificio estremo. E nella sua ricca composizione tematica il film di genere diventa qualcosa di superiore, che oltrepassa i generi definiti per entrare nel territorio dell’indefinibile. E infatti è difficile affibbiare un vero genere a questo melodramma infuocato, pieno di sentimento ma mai di sentimentalismo. Woo accetta tutte le regole dei generi che si propone di seguire per poi abbandonarle e lasciarsi andare ad un finale celebrativo ed indimenticabile. È anche un film-omaggio a tutti quei cineasti americani che di Woo sono i maestri, primo fra tutti Peckinpah, ma anche il nostro connazionale Leone. Se quindi è un capolavoro per la sua ricchezza tematica, non lo è meno dal punto di vista visivo: i duelli e le scene d’azione non saranno mai più così spettacolari e straordinarie e anche adesso, dopo oltre 20 anni, restano comunque di grande modernità, nell’uso di tutte le tecnologie del cinema, prima fra tutte il rallenty. Molte le sequenze straordinarie: l’inizio nella chiesa, l’omicidio alla regata, l’inseguimento in motoscafo, il finale e soprattutto la sorprendente scena in cui Jeffrey entra nel suo appartamento con la pistola spianata e vi trova il poliziotto, ai due si aggiunge poi la cantante cieca che, senza accorgersi della situazione tesissima, serve del tè ai due pistoleri mentre essi continuano a minacciarsi. Troppa grazia! Indimenticabile la colonna sonora.
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