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“Dramma della disperazione … tutti i particolari in cronaca”. E’ un film “minore” La Demora, che mymovies ha offerto online e free, ma che descrive un passo apparentemente piccolo delle dinamiche familiari, le generazioni che passano, lasciano il posto ai piccoli o ai più giovani, che dovrebbero attendere ai doveri di solidarietà verso chi una volta li ha cresciuti. Film molto cupo, anche le riprese lo sono, che suscita compassione, molto "pesar" (in spagnolo tristezza afflizione rincrescimento).
Così succede nella famiglia di Brenda, che vive con tre bambini e con il vecchio padre, preda di deficit cognitivi. Viene il momento in cui la figlia prospetta al padre il ricovero in una casa di riposo, il padre indifeso le risponde che ciò che lei decide va bene: i soldi non bastano, in casa si è in troppi. Un momento di imbarazzo per chiunque abbia vissuto queste fasi.
Una sorella di Brenda non vuol saperne di assumersi una parte del peso di assistere il padre, tutti in questi casi hanno le loro sante ragioni e di solito è una figlia sola ad accollarsi questi compiti. Brenda disperata ha l’idea di abbandonare il padre in città ma lontano da casa, spera che un’istituzione lo raccolga e accolga. In realtà il povero vecchio – il dolce Agustìn - rimane quasi un giorno intero nel giardino dove la figlia gli ha detto di aspettarlo, non vorrebbe non farsi trovare quando la figlia tornerà. E’ solo la solidarietà di qualche passante che gli dà una briciola di assistenza, una coperta, del cibo. Non concepisce nemmeno, Agustìn, che la figlia abbia voluto lasciarlo per strada da solo, come potrebbe del resto un genitore che si è sempre curato della famiglia?
“Non ricordarsi dove sia la propria casa è come non avere una casa” dice Agustìn a un passante. Brenda ritroverà il papà, quando capisce che non è finito in alcuna casa di riposo e il dolce vecchio non la biasima, le dice solo “demoraste mucho”, hai tardato tanto.
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