Il titolo è ispirato a quello del romanzo "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie, rovescianto in un gioco di parole. Il soggetto è interessante ma rischioso per un film di questa natura, cioè a basso costo. Quando non si dispone di troppe risorse diventa difficile soddisfare la necessità di caratterizzare un numero rilevante di personaggi indispensabili alla struttura narrativa. La sceneggiatura di Mario Damiani e la regia di Gianfranco Baldanello fanno del loro meglio. Il risultato è accettabile nonostante in qualche passaggio la narrazione filmica tenda a farsi un po' dispersiva. Uscito nel periodo terminale dell'epopea del western all'italiana lascia comunque un segno tanto che qualche anno dopo ispira una storia a fumetti di "Zagor", il personaggio che insieme a Tex è uno dei personaggi di punta della casa editrice di Sergio Bonelli.
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Il titolo è ispirato a quello del romanzo "Dieci piccoli indiani" di Agatha Christie, rovescianto in un gioco di parole. Il soggetto è interessante ma rischioso per un film di questa natura, cioè a basso costo. Quando non si dispone di troppe risorse diventa difficile soddisfare la necessità di caratterizzare un numero rilevante di personaggi indispensabili alla struttura narrativa. La sceneggiatura di Mario Damiani e la regia di Gianfranco Baldanello fanno del loro meglio. Il risultato è accettabile nonostante in qualche passaggio la narrazione filmica tenda a farsi un po' dispersiva. Uscito nel periodo terminale dell'epopea del western all'italiana lascia comunque un segno tanto che qualche anno dopo ispira una storia a fumetti di "Zagor", il personaggio che insieme a Tex è uno dei personaggi di punta della casa editrice di Sergio Bonelli. La storia si intitola "Le cinque piume" e viene pubblicata negli albi in edicola in agosto, settembre e ottobre 1984.
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